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Quando si può dire di riuscire ad avere un buon risparmio mensile in base a guadagni e uscite?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Il panorama del risparmio in Italia

Stabilire la cifra da accantonare ogni mese dipende da molte variabili, tra cui il reddito, le spese fisse e variabili, e le priorità individuali.

Un buon risparmio mensile non è un numero fisso, ma una percentuale del reddito che permette di vivere serenamente oggi e di costruire un futuro stabile. Analizzare entrate e uscite, stabilire obiettivi chiari e adottare strategie di risparmio mirate sono i passi da fare per ottenere risultati. Mentre la media del risparmio italiano è un buon punto di riferimento, la chiave del successo sta nell’adattare queste linee guida alle proprie esigenze personali. Capiamo allora:

  • Il panorama del risparmio in Italia, i dati più recenti
  • Quanto risparmiare ogni mese per un bilancio sano

Il panorama del risparmio in Italia, i dati più recenti

Il risparmio è un pilastro fondamentale dell’economia familiare, ma quanto riescono davvero a mettere da parte gli italiani ogni mese? Secondo gli ultimi dati forniti da Istat e Banca d’Italia, la capacità di risparmio si attesta mediamente intorno al 12-14% del reddito disponibile. Questo valore nasconde grandi differenze regionali e sociali. Nel Nord Italia, dove il reddito medio è più alto, le famiglie riescono a risparmiare di più rispetto al Sud, dove i consumi essenziali assorbono una fetta maggiore del bilancio.

Negli ultimi anni, l’inflazione e l’aumento del costo della vita hanno reso più difficile accumulare risparmi, ma il comportamento dei cittadini dimostra una crescente attenzione verso la pianificazione finanziaria. Nonostante le difficoltà, molti riescono a costruire una riserva economica e sfruttare strategie più consapevoli per ottimizzare le entrate e ridurre le uscite.

Quanto risparmiare ogni mese per un bilancio sano

Stabilire una cifra ottimale da risparmiare ogni mese non è semplice, poiché dipende da molte variabili. Una delle regole più utilizzate è quella del 50/30/20, che suggerisce di destinare il 50% del reddito alle necessità, il 30% ai desideri e il 20% al risparmio. Questa suddivisione, seppur flessibile, è un punto di partenza per pianificare le finanze in modo equilibrato.

Chi guadagna 1.500 euro al mese, ad esempio, potrebbe puntare a risparmiare almeno 300 euro, destinandoli a obiettivi diversi. Per chi ha redditi più alti, come 3.000 euro mensili, la percentuale di risparmio può facilmente salire fino a 600 euro o più. L’importante non è solo quanto si risparmia, ma come. Allocare i risparmi in un fondo d’emergenza, piani di investimento o conti dedicati può fare una grande differenza nel lungo periodo.

Ottimizzare il risparmio mensile richiede una gestione oculata delle entrate e delle uscite. Analizzare il proprio bilancio familiare, individuare spese superflue e adottare strumenti digitali di gestione delle finanze sono passaggi per migliorare la capacità di risparmio. Anche piccole abitudini, come fare una spesa più consapevole o ridurre gli abbonamenti inutilizzati, possono portare a risultati nel tempo.

Investire una parte del risparmio è un’altra strategia consigliata dagli esperti. Optare per strumenti finanziari sicuri e diversificati, come fondi comuni o ETF, può garantire rendimenti interessanti nel medio e lungo termine. Per chi invece desidera maggiore liquidità, i conti di risparmio a breve termine sono una soluzione pratica.

Un risparmio ben pianificato porta verso nuove opportunità. Creare un fondo d’emergenza equivalente a tre-sei mesi di spese essenziali è il primo passo per vivere con maggiore tranquillità. Questo fondo può servire per affrontare situazioni impreviste, come la perdita di un lavoro o una spesa medica improvvisa.

In parallelo un risparmio costante apre le porte a investimenti più ambiziosi, come l’acquisto di una casa o il finanziamento degli studi universitari per i figli. Pianificare con obiettivi permette di mantenere alta la motivazione e di rendere il processo più gratificante.

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