La stagione turistica 2025 vedrà l'Italia al centro delle preferenze di milioni di viaggiatori provenienti da tutta Europa e non solo.
In Italia e in molti Paesi europei cresce la domanda di figure operative, professionisti del settore ricettivo e addetti ai servizi legati all'intrattenimento e alla ristorazione nel contesto del lavoro stagionale. Con il contributo delle più recenti rilevazioni fornite da enti come Assolavoro Datalab, Monster e i portali europei per l'impiego, emerge un quadro ricco di opportunità, differenze retributive, condizioni di ingaggio e tendenze occupazionali da non sottovalutare:
In parallelo, aumenta la richiesta di lavoratori nei comparti legati alla ristorazione e all'animazione turistica. Le figure più richieste sono camerieri, baristi, cuochi e aiutocuochi, insieme ad animatori sportivi e per bambini, dj, tecnici audio-luci e responsabili miniclub. In molte strutture, soprattutto quelle all inclusive, il lavoro è garantito sette giorni su sette, con turni e contratti che vanno da uno a tre mesi, ma che possono estendersi fino a ottobre.
Un'altra area per il lavoro estivo in Italia è la raccolta agricola. In particolare, tra giugno e agosto, frutteti, vigneti e coltivazioni ortofrutticole concentrano una massiccia domanda di braccianti e operai agricoli, soprattutto nel Nord e nel Sud Italia.
Il compenso medio per chi lavora nei settori stagionali italiani varia a seconda del ruolo, della regione e della dimensione della struttura. Un bagnino percepisce uno stipendio mensile tra 1.100 e 1.250 euro, mentre un barista guadagna in media 1.800 euro al mese, con punte più alte in contesti ad alta affluenza turistica. I camerieri e gli chef si collocano su cifre che vanno dai 2.000 ai 2.200 euro, in alcuni casi con benefit accessori come l'alloggio e i pasti inclusi.
Molti datori di lavoro, soprattutto nei contesti stagionali più intensi come località balneari e strutture isolate, offrono vitto e alloggio gratuiti. Questo aspetto è un vantaggio per massimizzare i guadagni netti senza sostenere spese per l'affitto. In media questa componente equivale a un risparmio mensile tra i 400 e i 600 euro.
Nel comparto agricolo le retribuzioni seguono una logica differente, legata al lavoro orario o a cottimo. In molte regioni del Centro-Sud, la paga per un bracciante si attesta attorno ai 7,5–9 euro all'ora, mentre al Nord può salire fino a 13 euro, soprattutto nelle cooperative che garantiscono maggiore trasparenza e tutela. Ma il contratto può durare anche solo 10 o 15 giorni, a seconda della coltura e del tipo di raccolta.
Oltre i confini nazionali, i lavori stagionali attirano ogni anno migliaia di giovani italiani pronti a mettersi in gioco in contesti internazionali. Paesi come la Grecia, la Spagna, la Francia e la Germania propongono ottime opportunità grazie a un settore turistico inespansione e a sistemi di impiego più flessibili. Le posizioni più richieste sono legate alla ristorazione, all'accoglienza alberghiera, ai villaggi vacanze, ma anche alle piantagioni agricole e vitivinicole.
Sul fronte economico le retribuzioni all'estero sono in molti casi superiori rispetto all'Italia. In Svizzera, ad esempio, un cameriere può percepire fino a 2.800 euro al mese, mentre in Germania uno chef guadagna facilmente oltre 2.500 euro, spesso con bonus e tredicesime anticipate. Ma bisogna considerare il costo della vita: affitti, trasporti e spese quotidiane in alcune capitali europee riducono il potere d'acquisto effettivo del salario.