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Quali sono i prodotti illegali venduti da Temu secondo l'accusa dell'Ue. I rischi e le conseguenze

di Marcello Tansini pubblicato il
Temu secondo l'accusa dell'Ue

L'Unione Europea accusa Temu di vendere prodotti illegali e non conformi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei consumatori nel mercato digitale. Il caso coinvolge il Digital Services Act e impone sanzioni al marketplace.

Temu, piattaforma di e-commerce di matrice cinese, è recentemente finita sotto la scrutinio delle autorità europee in relazione alla diffusione di prodotti illegali o non conformi sul proprio marketplace. La crescente popolarità del sito in Europa, testimoniata dai milioni di utenti attivi, si accompagna a preoccupazioni sulla sicurezza e sulla conformità degli articoli offerti ai consumatori. Secondo analisi e indagini avviate dalla Commissione Europea, numerosi acquisti effettuati in modalità “mystery shopping” hanno rilevato una presenza significativa di articoli privi dei necessari standard previsti dalla normativa vigente.

La questione solleva interrogativi sull’effettiva tutela dei cittadini europei all’interno del mercato digitale unico, sugli obblighi delle piattaforme internazionali e sui potenziali rischi correlati all’acquisto online da fornitori extra-UE.

Le accuse principali dell'Unione Europea contro Temu

La Commissione Europea ha formalizzato una serie di contestazioni nei confronti di Temu, che tra l'altro è di recente entrata nel mercato degli alimenti, sostenendo che il marketplace non avrebbe rispettato alcuni obblighi chiave previsti dalla normativa comunitaria, in particolare il Digital Services Act (Regolamento UE 2022/2065). Tra le accuse principali figurano:

  • Mancata valutazione dei rischi relativi alla presenza di prodotti illegali tra le offerte disponibili sulla piattaforma, in contrasto con l’articolo 34 del DSA. Secondo l’esecutivo europeo, Temu avrebbe condotto solo analisi generiche piuttosto che valutazioni puntuali e dettagliate del proprio mercato.
  • Vendita di prodotti non conformi e contraffatti: dalle ispezioni e dagli acquisti anonimi risulterebbe diffusa la presenza di articoli privi delle certificazioni richieste, come giocattoli con marcature CE false o dispositivi elettronici pericolosi.
  • Insufficienza delle misure di mitigazione: secondo quanto rilevato dagli ispettori, le misure messe in atto dalla piattaforma sono state considerate inadeguate a tutelare i consumatori.
  • Scarsa trasparenza sull’algoritmo di raccomandazione dei prodotti e sull’identificazione delle sponsorizzazioni.
  • Design del sito accusato di favorire lo shopping compulsivo, sfruttando elementi che stimolano la dipendenza degli utenti.
L’indagine europea, avviata nell’ottobre 2024, si è concentrata anche sull’efficacia dei processi di onboarding dei venditori, sulla trasparenza delle informazioni e sull’eventuale accesso ai dati da parte dei ricercatori.

I prodotti illegali e non conformi rilevati: tipologie e rischi per i consumatori

Fra le principali categorie di prodotti illegali venduti da Temu evidenziate dalle autorità figurano:

  • Giocattoli per bambini privi delle certificazioni di sicurezza, con presenza di materiali tossici come piombo, ftalati o PFAS (composti chimici vietati in UE).
  • Piccoli dispositivi elettronici non conformi alle direttive comunitarie, privi di marcatura CE o con marche artefatte.
  • Cosmetici ed accessori privi di etichettature adeguate o con sostanze nocive oltre i limiti di legge.
  • Abbigliamento e gadget contraffatti, spesso con loghi fraudolenti o non autorizzati.
Queste tipologie rappresentano rischi significativi per la salute e la sicurezza dei consumatori, specialmente nei casi di prodotti destinati ai minori. Il mancato rispetto dei protocolli europei può determinare effetti dannosi sulla salute, danni ambientali e un impatto negativo su operatori economici che rispettano le regole. Studi indipendenti, come quello condotto da Altroconsumo nel 2023, hanno documentato la presenza diffusa di sostanze fuori norma nei prodotti Temu acquistati da utenti italiani. In sintesi:

Tipologia

Rischi principali

Non conformità rilevata

Giocattoli

Tossicità, rischio soffocamento

Mancanza marcatura CE, materiali vietati

Elettronica

Rischi elettrici, incendio

Marcature false, assenza certificazioni

Cosmetici

Danni cutanei, allergie

Etichette ingannevoli, ingredienti non autorizzati

Il ruolo del Digital Services Act (DSA) nel controllo del marketplace online

Il Digital Services Act rappresenta la base normativa con cui l’Unione Europea mira a regolamentare piattaforme e servizi digitali che operano nel mercato unico europeo. Il regolamento introduce obblighi specifici per i marketplace di grandi dimensioni, che devono adottare sistemi efficaci di monitoraggio e prevenzione della diffusione di prodotti non conformi. I punti cardine sono 3:

  • Obbligo di valutazione dei rischi: le piattaforme devono effettuare analisi dettagliate e aggiornate sui pericoli potenziali derivanti dalla vendita di articoli contraffatti, nocivi o pericolosi per l’utente finale.
  • Trasparenza e cooperazione: le aziende sono tenute a garantire la tracciabilità dei venditori, la collaborazione con le autorità e la tempestiva rimozione delle offerte non conformi.
  • Poteri di vigilanza rafforzati alle istituzioni europee, con possibilità di condurre indagini anonime e di imporre sanzioni significative.
I principi promossi dal DSA sono orientati alla tutela della sicurezza degli utenti e alla creazione di un ambiente digitale affidabile e competitivo. I marketplace extra-UE che intendono operare nel Mercato Unico sono obbligati ad adattarsi a questi standard, pena l’esclusione o la penalizzazione economica.

Conseguenze per Temu: sanzioni e obblighi imposti dalla Ue

L’istruttoria della Commissione europea prevede diverse possibili conseguenze per la società cinese qualora vengano confermate le violazioni contestate:

  • Sanzioni pecuniarie fino al 6% del fatturato annuo globale, come previsto dall’articolo 52 del DSA, in caso di accertata non conformità.
  • Obbligo di implementare misure correttive immediate, tra cui il rafforzamento dei controlli sui venditori, la rimozione sistematica dei prodotti non conformi e il miglioramento dei sistemi di tracciabilità delle offerte.
  • Imposizione di trasparenza sugli algoritmi di raccomandazione e di gestione delle sponsorizzazioni, per garantire una corretta informazione agli utenti.
Fino alla conclusione completa del procedimento, Temu ha la possibilità di esercitare il proprio diritto alla difesa, presentando osservazioni scritte e accedendo agli atti dell’indagine. Contemporaneamente, il comitato europeo per i servizi digitali parteciperà alla valutazione finale delle eventuali sanzioni e delle misure da applicare.

La difesa di Temu e le azioni promosse per la sicurezza

In risposta alle accuse, il marketplace ha rimarcato il proprio impegno nel mantenere standard di qualità e sicurezza elevati attraverso diversi strumenti:

  • Implementazione di rigorosi processi di onboarding per i venditori, con richiesta di documentazione certificata e controlli a campione regolari.
  • Monitoraggio continuo del feedback dei consumatori per identificare tempestivamente offerte dubbie o contestate.
  • Collaborazione con autorità regolatorie e associazioni di consumatori per migliorare la trasparenza e la sicurezza dei prodotti messi in vendita.
  • Adozione di una politica di tolleranza zero verso i venditori che violano le normative europee e attuazione di azioni immediate come la rimozione degli articoli e il blocco degli account responsabili.
Il sito ha dichiarato inoltre di voler rafforzare la collaborazione con le autorità europee, incrementando i controlli e migliorando i sistemi di tracciabilità e comunicazione delle informazioni agli utenti.
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