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Nuovi aiuti e fondi per legge 104 cargiver, assistenza domestica anziani e disabili in manovra finanziaria o Ddl

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuovi aiuti legge 104 cargiver

Da novità per la casa e la coabitazione solidale a rifinanziamenti dei servizi sociali di sollievo, all’offerta di assistenza per chi ha necessità: quali sono le misure al vaglio del governo per i cargiver con Legge 104 che potrebbero rientrare in un nuovo Ddl e nella prossima Manovra 2026

L’evoluzione delle politiche a sostegno delle persone non autosufficienti e dei caregiver familiari ha segnato una svolta con le recenti modifiche legislative. Misure specifiche rivolte a chi assiste persone anziane o disabili, insieme a nuovi fondi destinati al supporto domestico, emergono tra le principali novità delineate nella legge di bilancio e nei disegni di legge all’esame del Governo, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita di chi necessita di cure e di chi le offre quotidianamente.

Le novità della legge 104 e i cambiamenti previsti per caregiver, anziani e disabili

Dal 2025 sono già state riviste le regole sia per le persone con disabilità sia per chi le assiste attraverso:

  • semplificazione dell’accertamento dell’invalidità civile (in particolare eliminazione delle visite di rivedibilità e l’unificazione delle commissioni);
  • introduzione della valutazione multidimensionale affidata a un’équipe collegiale e multidisciplinare, concentrata sul reale bisogno di sostegno;
  • istituzione del Progetto di Vita, che accompagna la persona in un percorso personalizzato di crescita, inserimento sociale, lavorativo e abitativo;
  • benefici mensili sperimentali (come un bonus di 850 euro) nelle aree pilota;
  • estensione delle agevolazioni anche ai nuclei familiari e ampliamento dei criteri per i permessi lavorativi.

Il Fondo caregiver e per la non autosufficienza 

Nella nuova Manovra Finanziaria 2026 si punta a reperire nuovi fondi e agli aiuti economici per i caregiver, dopo quanto già fatto con la Manovra 2025 che ha rifinanziato il Fondo per il valore sociale ed economico del caregiving familiare con:
Anno Risorse (milioni €)
2025 62,5
2026 57,5
2027 61,25

Il Fondo finanzia soprattutto:

  • servizi di assistenza sociale e sociosanitaria;
  • interventi di sollievo rivolti a chi si occupa di persone con gravi limitazioni;
  • progetti personalizzati affidati agli Ambiti Sociali Territoriali.
L’attuale limite è che le risorse non vengono finora direttamente assegnate ai caregiver familiari, ma passano da enti intermedi che le destinano prevalentemente a servizi territoriali. 

Prospettive e proposte: ipotesi del Governo e possibili misure nel prossimo Ddl o manovra 2026

Le misure attualmente in discussione mirano a perfezionare i diritti e la tutela dei caregiver attraverso proposte che potrebbero confluire in un nuovo disegno di legge o nella prossima manovra 2026. Tra le ipotesi più discusse emergono:

  • Indennità economica diretta ai caregiver, separata rispetto ai servizi domiciliari classici;
  • Riconoscimento giuridico formale della figura del caregiver familiare, con diritti specifici su salute, previdenza e formazione professionale;
  • Introduzione di misure di flessibilità lavorativa (lavoro agile, permessi aggiuntivi, incentivi per le aziende che assumono caregiver);
  • Fondi specifici per la formazione e il supporto psicologico di chi assiste soggetti non autosufficienti;
  • Possibile ampliamento del bonus mensile nazionale già sperimentato in alcune province;
  • Definizione di criteri più estesi per l’accesso alle agevolazioni fiscali legate all’assistenza.
Particolare attenzione è dedicata alle forme di coabitazione solidale, all’housing sociale e ai servizi di sollievo, come strumenti per alleggerire il carico assistenziale e fornire nuove modalità abitative e sociali. 

Entrando più nel dettaglio, secondo quanto trapela, le ipotesi al vaglio del governo sarebbero tre:

la prima riguarda interventi per la casa e a forme di coabitazione solidale.,e un piano di ristrutturazione delle abitazioni, con soluzioni tecnologiche e di domotica che rendano la vita più semplice agli anziani anche con l’accesso a servizi di telesoccorso e tele-assistenza;

la seconda riguarda il finanziamento dei servizi sociali di sollievo, con pronto interventi a opera di personale qualificato per fare fronte alle emergenze temporanee, diurne e notturne;

la terza, da sviluppare in collaborazione con i centri per l’impiego, mira a favorire l’incontro tra la domanda di cerca assistenza familiare e l’offerta di chi fornisce i servizi o lavora nel settore.

Sostegno all’assistenza domiciliare e ai servizi di sollievo per anziani e disabili

L’ampliamento dei servizi di assistenza domiciliare rappresenta un pilastro delle recenti riforme. Nel quadro della manovra finanziaria, i fondi sono stati erogati prioritariamente per:

  • Interventi socio-sanitari integrati a domicilio;
  • Progetti di sollievo temporaneo, che prevedono periodi di cura extra-domiciliari per dare ristoro ai caregiver;
  • Rafforzamento delle unità di valutazione territoriale per costruire piani assistenziali individualizzati;
  • Supporto ai servizi di trasporto protetto e fornitura di ausili tecnici;
  • Interventi per la connettività digitale e l’accesso alle piattaforme di assistenza da remoto, soprattutto per aree interne o isolate.
Innovazioni normative recenti hanno inoltre favorito la collaborazione tra enti pubblici e operatori privati accreditati, incentivando modelli di assistenza integrata e flessibili. 

Nuovi modelli abitativi: coabitazione solidale e housing sociale per caregiver e famiglie

Tra le proposte più innovative in discussione vi è il potenziamento di modelli di coabitazione solidale, ispirati all’housing sociale e a esperienze di cohousing, indirizzati ai nuclei familiari con persone non autosufficienti. Queste soluzioni rispondono a esigenze di:

  • Sostenibilità economica dell’abitare (condivisione di spazi e costi tra più famiglie);
  • Presenza continuativa di assistenza, anche nelle ore notturne o nei momenti di emergenza;
  • Promozione dell’inclusione sociale e prevenzione dell’isolamento dei caregiver;
  • Attivazione di servizi di telemedicina, supporto domiciliare e spazi polifunzionali per attività condivise;
  • Coinvolgimento di enti locali e organizzazioni del terzo settore nella progettazione e nella gestione degli spazi.
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