Doppia tassazione calcolata per la Tari sui rifiuti: è illegittima e si può chiedere relativo rimborso. Come fare e chiarimenti
Come capire se la Tari contiene una doppia tassazione e come fare a richiedere rimborso nel 2024? La Tari è l’imposta sui rifiuti che deve essere pagata ogni anno, sia da cittadini privati che da imprese, per qualsiasi area suscettibile di produrre rifiuti, e si paga in scadenze differenti nei diversi comuni italiani, che inviano appositi bollettini precompilati direttamente a casa dei cittadini. In alcuni casi, però, capita che la Tari contenga una doppia tassazione, condizione che, se accertata, permette di richiederne il rimborso.
Le stesse Corte di Cassazione (con sentenza 5078 del 2024) e Corte Costituzionale (con sentenza 238 del 2009) hanno ritenuto illegittimo l’applicazione dell’Iva sulle tasse e, considerando che la Tari sui rifiuti è una tassa e non una tariffa, non si può applicare l’Iva perchè si tratterebbe di una doppia imposizione fiscale.
Proprio perché la doppia tassazione di Tari sui rifiuti e calcolo Iva sulla stessa è illegittimo, è possibile richiedere il rimborso.
Se da controlli e verifiche dovesse emergere che il pagamento della Tari contiene una doppia tassazione, si può presentare richiesta di rimborso al proprio Comune di residenza, indirizzandola all’Ufficio Tributi o agli sportelli delle associazioni consumatori.
Per fare domanda di rimborso Tari bisogna: