Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quando si può andare in pensione anticipata per stanchezza, stress e depressione in base normative 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
pensione stanchezza stress

Pensione anticipata per stress, stanchezza e depressione: i requisiti previsti dalle normative 2025 e come ottenere il prepensionamento per cause psicofisiche

Il sistema pensionistico italiano prevede alcune possibilità di collocamento a riposo anticipato per patologie invalidanti legate a fattori psicofisici come l'affaticamento cronico, i disturbi d'ansia e le sindromi depressive. Tali condizioni, quando certificate e riconosciute secondo parametri specifici, possono consentire l'accesso a forme di previdenza anticipata rispetto ai requisiti ordinari. Esaminiamo le disposizioni normative vigenti per il 2025 e i requisiti necessari per accedere a questi benefici previdenziali.

Pensione anticipata per condizioni di stanchezza, stress e depressione: quando è possibile

In base all'attuale quadro normativo del 2025, non esistono meccanismi specifici per ottenere il pensionamento anticipato a causa di semplice affaticamento, tensione nervosa o stati depressivi temporanei. Queste condizioni, pur impattando sulla qualità della vita lavorativa, non rappresentano di per sé motivi sufficienti per lasciare anticipatamente l'attività professionale.

La situazione cambia radicalmente quando tali condizioni degenerano in patologie croniche invalidanti certificate, tali da compromettere significativamente la capacità lavorativa della persona. In questi casi, il riconoscimento di percentuali specifiche di invalidità può effettivamente consentire l'accesso a forme di pensionamento anticipato.

È fondamentale sottolineare che la certificazione deve provenire da commissioni mediche ufficiali delle ASL e rispettare parametri stringenti stabiliti dall'INPS per poter accedere ai benefici previdenziali previsti.

Requisiti per il pensionamento anticipato con invalidità da stress e depressione

Quando l'esaurimento psicofisico, lo stress cronico o la depressione evolvono in patologie clinicamente rilevanti, possono portare al riconoscimento di specifiche percentuali di invalidità che aprono la strada a diverse opzioni di pensionamento anticipato.

Un lavoratore che sviluppa una patologia invalidante correlata a condizioni di stress cronico può accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con invalidità civile a condizione di:

  • Avere un'invalidità civile riconosciuta non inferiore all'80%
  • Aver maturato 61 anni di età e almeno 20 anni di contributi (per gli uomini)
  • Aver maturato 56 anni di età e almeno 20 anni di contributi (per le donne)
Nel caso di invalidità da stress che comporti una inabilità totale e permanente a qualsiasi attività lavorativa, è possibile richiedere la pensione di inabilità con requisiti meno stringenti:
  • Almeno 5 anni di contributi versati
  • Di cui almeno 3 anni versati nel quinquennio precedente la domanda
È importante evidenziare che ai lavoratori con invalidità civile superiore al 74% viene riconosciuto un beneficio contributivo significativo: l'accredito di 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno di effettivo lavoro svolto dopo il riconoscimento dell'invalidità, fino a un massimo di 5 anni complessivi di contribuzione figurativa.

Classificazione delle patologie depressive e percentuali di invalidità

L'INPS ha definito una scala di valutazione specifica per le patologie di natura psichica, incluse le diverse forme di depressione. Il riconoscimento di tali percentuali è fondamentale per l'accesso ai benefici pensionistici anticipati nel 2025:

  • Sindrome depressiva endoreattiva lieve: 10% di invalidità
  • Sindrome depressiva endoreattiva media: 25% di invalidità
  • Sindrome depressiva endogena lieve: 30% di invalidità
  • Sindrome depressiva endoreattiva grave: dal 31% al 40% di invalidità
  • Sindrome depressiva endogena media: dal 41% al 50% di invalidità
  • Sindrome depressiva endogena grave: dal 71% all'80% di invalidità
  • Nevrosi fobico ossessiva lieve e nevrosi ansiosa: 15% di invalidità
  • Nevrosi fobico ossessiva e/o ipocondriaca di media entità: dal 21% al 30% di invalidità
  • Nevrosi fobico ossessiva grave: dal 41% al 50% di invalidità
  • Psicosi ossessiva: dal 71% all'80% di invalidità
Quando la depressione viene riconosciuta come patologia invalidante con una percentuale dell'80%, il lavoratore può accedere alla pensione di vecchiaia anticipata a 60 anni di età, avendo maturato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell'ultimo quinquennio.

Pensionamento anticipato tramite APE Sociale per patologie invalidanti

Nel 2025, un'ulteriore opzione per chi soffre di patologie invalidanti correlate a stanchezza cronica, stati d'ansia e depressione è rappresentata dall'APE Sociale (Anticipo Pensionistico Sociale). Questo strumento consente il pensionamento a condizioni agevolate per soggetti in condizioni di disagio.

Per accedere all'APE Sociale con invalidità da stress o depressione è necessario:

  • Aver compiuto 63 anni e 5 mesi di età
  • Possedere almeno 30 anni di contributi versati
  • Avere un'invalidità civile riconosciuta pari o superiore al 74%
Questa misura di flessibilità in uscita rappresenta un'importante tutela per i lavoratori che hanno sviluppato patologie invalidanti correlate a condizioni di stress cronico professionale o a sindromi depressive clinicamente rilevanti.

Il processo di certificazione dell'invalidità per l'accesso alla pensione anticipata

Per accedere ai benefici pensionistici anticipati in caso di patologie legate a stress e depressione, è indispensabile ottenere una certificazione ufficiale dell'invalidità. Questo processo prevede diversi passaggi:

  1. Richiedere al proprio medico curante il certificato medico introduttivo attestante la patologia
  2. Presentare domanda di riconoscimento dell'invalidità civile all'INPS tramite i canali telematici
  3. Sottoporsi alla visita della commissione medica ASL integrata da un medico INPS
  4. Ricevere il verbale con la percentuale di invalidità riconosciuta
  5. Allegare tale certificazione alla domanda di pensionamento anticipato
È importante sottolineare che la valutazione viene effettuata sulla base di criteri oggettivi e standardizzati stabiliti dalle tabelle ministeriali di riferimento. La commissione valuterà non solo la diagnosi in sé, ma soprattutto l'impatto funzionale che la patologia ha sulla capacità lavorativa del soggetto.

In molti casi, può essere utile presentarsi alla visita con documentazione clinica completa che attesti il percorso diagnostico e terapeutico seguito, incluse eventuali ospedalizzazioni o trattamenti specialistici per disturbi correlati allo stress o sindromi depressive.

Leggi anche
Puoi Approfondire