Quali sono i casi in cui č possibile andare in pensione nel 2025 anche con meno di 10 anni di contributi: cosa prevedono norme in vigore e soluzioni
Le normative previdenziali italiane relative ai requisiti per il collocamento a riposo sono particolarmente stringenti.Tuttavia, esistono alcune eccezioni che permettono di accedere alle pensione con meno di 10 anni di contributi. Vediamo quali sono nel dettaglio.
Secondo la normativa in vigore nel 2025, è possibile accedere al trattamento previdenziale con appena 5 anni di contributi se si è iscritti al Fondo casalinghe dell'INPS. Questa opzione presenta però due condizioni fondamentali:
Un'altra possibilità per ottenere la pensione con meno di 10 anni di contributi è rappresentata dall'opzione contributiva della pensione di vecchiaia. Questa alternativa è però riservata esclusivamente ai cosiddetti contributivi puri, ovvero coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il primo gennaio 1996 e che calcolano la loro pensione interamente con il sistema contributivo.
Per questa categoria di lavoratori è possibile andare in pensione con soli 5 anni di contributi, ma unicamente al raggiungimento dei 71 anni di età. Si tratta quindi di una possibilità che posticipa notevolmente l'uscita dal mondo del lavoro rispetto ai canali ordinari.
Esistono inoltre specifiche categorie di lavoratori autonomi che possono accedere alla pensione con meno di 10 anni di contributi. Si tratta degli iscritti a determinate Casse Previdenziali private professionali. Ad esempio:
Per comprendere meglio l'eccezionalità di queste opzioni, è utile confrontarle con i requisiti standard previsti per l'accesso alla pensione secondo la normativa vigente nel 2025:
Per la pensione di vecchiaia standard è necessario raggiungere 67 anni di età e maturare almeno 20 anni di contributi. Si tratta del canale di pensionamento più comune nel sistema previdenziale italiano.
Per accedere alla pensione anticipata ordinaria occorre maturare:
Nel 2025 sono attive diverse misure che consentono il pensionamento anticipato rispetto ai requisiti ordinari:
Un aspetto fondamentale da considerare quando si parla di pensioni con pochi anni di contributi è l'importo che si andrà effettivamente a percepire. Nel sistema contributivo, infatti, l'assegno pensionistico è direttamente proporzionale ai contributi versati durante la vita lavorativa.
Nel 2025, per le pensioni liquidate con sistema contributivo non è prevista l'integrazione al minimo. Questo significa che l'importo della pensione sarà calcolato esclusivamente in base ai contributi effettivamente versati, senza alcuna garanzia di un trattamento minimo.
Chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 (sistema misto o retributivo) potrebbe invece avere diritto all'integrazione al minimo, che nel 2025 è pari a circa 598 euro mensili, a condizione di rispettare determinati limiti di reddito personali e coniugali.
Accedere alla pensione con meno di 10 anni di contributi rappresenta una possibilità concreta per alcune categorie di lavoratori, ma è importante valutare attentamente l'aspetto economico. Con pochi anni di contribuzione, l'importo della pensione sarà necessariamente contenuto, specialmente nel sistema contributivo dove l'assegno è direttamente proporzionale ai versamenti effettuati.
Prima di pianificare il pensionamento con un ridotto numero di anni contributivi, è fondamentale richiedere una simulazione del proprio assegno pensionistico all'INPS (attraverso il servizio "La mia pensione futura") o alle Casse professionali di appartenenza, per verificare quanto spetta.
In molti casi, potrebbe risultare più vantaggioso valutare la prosecuzione dell'attività lavorativa, anche part-time, per incrementare il montante contributivo e di conseguenza l'importo della futura pensione.