Il ravvedimento operoso offre ai contribuenti la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria situazione fiscale al di fuori dei termini previsti.
Il decreto Sanzioni, ora all’esame del Parlamento, introduce una nuova disposizione che riguarda il ravvedimento operoso senza sanzioni. Il governo ha approvato lo schema di decreto legislativo che contempla la possibilità di ravvedimento operoso senza sanzioni per chi si conforma alle direttive dell'Agenzia delle entrate riportate nelle circolari o nelle consulenze giuridiche. Esaminiamo in dettaglio i vantaggi offerti ai contribuenti che sceglieranno di usufruire di questa opportunità:
Una novità potrebbe presto riguardare il ravvedimento operoso: la possibilità di sanare la propria posizione senza incorrere in sanzioni per coloro che si adeguano a pareri contenuti in circolari e consulenze pubblicate successivamente all'inadempimento.
L'articolo 3 del decreto in esame presso le Commissioni di Camera e Senato prevede l'introduzione di un nuovo comma che stabilisce che non si applicano sanzioni al contribuente che, entro 60 giorni dalla pubblicazione di indicazioni fornite dall'amministrazione finanziaria tramite documenti di prassi, come circolari interpretative, applicative e consulenze, regolarizza la propria situazione presentando una dichiarazione integrativa e versando l'imposta dovuta.
Questa possibilità è subordinata alla condizione che la violazione sia derivata da oggettive incertezze sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria. Di conseguenza è ammissibile il ravvedimento operoso senza sanzioni solo se l'inadempimento è stato causato da un dubbio risolto successivamente dall'atto di prassi. Si tratta comunque di una situazione rara.
A proposito del ravvedimento operoso senza pagare sanzioni spicca il caso della limitazione degli vantaggi della procedura poiché rimane soggetto a interpretazione dubbia l'ultima parte del comma che richiede una valutazione dell'origine dell'inadempimento chedeve essere strettamente connessa alle difficoltà nell'interpretazione della norma che istituisce l'obbligo.
È infatti compito del contribuente dimostrare che la presenza di dubbi sulla portata della norma e soltanto dopo aver risolto tali ambiguità è stato possibile adempiere agli obblighi fiscali.
Il testo definitivo del decreto Sanzioni non è ancora stato approvato e di conseguenza le relative normative non sono ancora operative. Oltre alle agevolazioni riguardanti il ravvedimento operoso a costo zero, il testo include anche disposizioni sull'evasione per necessità e la riduzione delle sanzioni amministrative al fine di conformarsi al sistema sanzionatorio europeo.