Il voto di maturità influisce davvero su università, lavoro e concorsi, e quanto è importante nel percorso post-diploma?
Il percorso scolastico si conclude con l'esame di Stato, che segna il passaggio dalla vita da studente delle superiori a quella universitaria o lavorativa. Una domanda ricorrente tra gli studenti che si apprestano ad affrontare la maturità riguarda l'effettiva rilevanza del voto finale. Ottenere un punteggio elevato rappresenta davvero un vantaggio concreto per il futuro o si tratta semplicemente di un numero che perde importanza una volta iniziato un nuovo capitolo della propria vita?
Nell'ambito del sistema educativo italiano, il voto di maturità rappresenta la valutazione finale di un percorso di studi quinquennale. Tuttavia, la rilevanza pratica varia notevolmente in base al percorso che lo studente intende intraprendere dopo il diploma.
Per la maggior parte degli studenti che proseguono con l'istruzione universitaria, il punteggio ottenuto all'esame di Stato ha un impatto limitato sul loro futuro accademico. Le università italiane, infatti, generalmente non considerano il voto di diploma come criterio di ammissione per la maggior parte dei corsi di laurea a libero accesso.
Analogamente, anche nel mondo del lavoro, specialmente nel settore privato, il voto di maturità raramente costituisce un fattore determinante nelle selezioni. I datori di lavoro tendono a valutare maggiormente le competenze specifiche, le esperienze pregresse e la formazione successiva al diploma.
Nonostante la tendenza generale, esistono situazioni specifiche in cui il voto di maturità assume un valore concreto che può influenzare significativamente le opportunità future dello studente.
Alcune facoltà universitarie a numero programmato considerano il voto di maturità come uno dei criteri di selezione o ammissione. In questi casi, un punteggio elevato può garantire:
Il voto di maturità assume particolare importanza per gli studenti che aspirano a frequentare atenei internazionali. Molte università straniere, soprattutto quelle europee e americane, valutano attentamente il punteggio dell'esame di Stato italiano come indicatore del livello di preparazione dello studente.
Le istituzioni accademiche britanniche, ad esempio, spesso richiedono un voto minimo di maturità per l'ammissione ai loro corsi di laurea, e le università più prestigiose potrebbero stabilire soglie particolarmente elevate, talvolta superiori al 90/100.
Un altro ambito in cui il voto di maturità può rivelarsi vantaggioso riguarda l'accesso a borse di studio e altre forme di sostegno economico. Numerose fondazioni, enti pubblici e privati offrono contributi finanziari agli studenti meritevoli, utilizzando il voto dell'esame di Stato come criterio di assegnazione.
In particolare, per il 2025, diverse istituzioni hanno già annunciato borse di studio, aiuti e agevolazioni destinati agli studenti che conseguiranno il diploma con un punteggio superiore a 95/100, offrendo così un incentivo concreto al raggiungimento dell'eccellenza scolastica.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il voto di maturità ha generalmente scarsa rilevanza nei concorsi pubblici. La maggior parte dei bandi di concorso rivolti ai diplomati richiede semplicemente il possesso del titolo di studio, senza attribuire punteggi aggiuntivi in base alla votazione conseguita.
Esistono tuttavia alcune eccezioni, soprattutto per concorsi specifici indetti da enti locali o per determinate posizioni nelle forze armate e di polizia, dove un voto di maturità elevato può garantire un punteggio supplementare nella valutazione dei titoli.
Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha recentemente chiarito che, per i concorsi previsti nel 2025, il voto di diploma potrà essere considerato come titolo valutabile solo se espressamente indicato nel bando di concorso.
Al di là degli aspetti pratici, il voto di maturità mantiene un valore simbolico all'interno della società italiana. Spesso viene percepito come un indicatore dell'impegno e delle capacità dello studente, influenzando talvolta la percezione che familiari, amici e conoscenti hanno del suo potenziale.
Questa dimensione sociale, sebbene non abbia implicazioni concrete sul futuro accademico o professionale, può influire sulla motivazione degli studenti e sulla loro autostima. È importante quindi considerare anche questo aspetto, pur mantenendo una prospettiva equilibrata sul reale valore del voto finale.