La retribuzione media annua lorda di un quadro si colloca intorno ai 56.400–56.700 euro, secondo le analisi condotte dalle società di recruitment.
La figura del quadro è un ruolo di media dirigenza, un punto di snodo tra le attività operative e le scelte strategiche. Non è un impiegato né un dirigente di prima fascia, ma un lavoratore con responsabilità gestionali, autonomia operativa e spesso anche con compiti di coordinamento su team o progetti.
Nonostante l'ampliamento delle funzioni e delle competenze richieste, il trattamento economico dei quadri non è uniforme, ma varia in base al settore, al contratto collettivo di riferimento, alla grandezza dell'impresa, alla collocazione geografica e persino al genere, con un divario salariale ancora marcato tra uomini e donne. Vediamo allora:
La media nazionale cela differenze tra i comparti. Nel settore bancario il quadro può arrivare a superare i 61.000 euro annui, grazie a contrattazioni favorevoli e benefit consolidati. In comparti come il commercio e il turismo lo stipendio si avvicina molto di più a quello di un impiegato con mansioni evolute e si attesta attorno ai 33.500–35.000 euro. Le differenze contrattuali incidono sul valore reale della posizione.
A influire sulla busta paga è anche il livello interno nella categoria quadri: nel settore bancario, ad esempio, si distinguono ben quattro livelli retributivi che vanno da circa 3.700 euro al mese fino a oltre 5.100 euro per i quadri direttivi di quarto livello. La distanza tra il primo e l'ultimo livello può arrivare a quasi 20.000 euro annui, a parità di categoria contrattuale.
Nel comparto bancario, i livelli retributivi sono fra i più alti dell'intero panorama contrattuale. Il Ccnl Abi prevede stipendi mensili lordi di 5.113 euro per i quadri di quarto livello, con valori annui che superano i 61.000 euro. Anche i quadri di livello intermedio percepiscono somme importanti, mai inferiori ai 46.000 euro annui. L'importanza delle responsabilità affidate, la delicatezza delle mansioni e la forte sindacalizzazione del comparto concorrono a mantenere elevati i livelli retributivi.
Diverso il discorso nel settore del commercio e del terziario. Qui la figura del quadro è spesso equiparata a quella di un impiegato con mansioni di coordinamento. Il Ccnl Commercio, ad esempio, prevede un trattamento economico lordo che ruota attorno ai 2.788 euro al mese, pari a poco meno di 34.000 euro annui.
Nel settore industriale, la variabilità è massima. Un quadro in una grande azienda manifatturiera del Nord può tranquillamente guadagnare oltre 60.000 euro lordi, soprattutto se coinvolto in aree tecniche o direzionali. Al contrario, in imprese medio-piccole o con forte pressione salariale, la RAL si assesta anche sotto i 50.000 euro. In ambiti tecnologici e digitali i quadri con competenze in cybersecurity, intelligenza artificiale o automazione industriale possono spingersi fino ai 70.000 euro, specie se coinvolti in progetti internazionali.