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Quanto pago realmente un prestito tra 5-10mila euro in media considerando tassi interesse e costi accessori

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Quanto pago realmente un prestito

Scegliere il miglior prestito dipende da diversi fattori, ma ci sono alcuni aspetti da valutare per risparmiare sul costo totale.

La realtà ci racconta che ottenere un prestito di 10.000 euro può sembrare un'operazione semplice, ma la realtà è il costo complessivo varia in base a diversi fattori, tra cui il tasso d'interesse, la durata del finanziamento e le spese accessorie.

Anche se il valore nominale del prestito sia chiaro, il totale rimborsato alla banca o alla finanziaria è strettamente legato al Tan e al Taeg, che determinano il costo effettivo del finanziamento, oltre ai costi accessori. Ma vediamo meglio:

  • Tan, Taeg e costi nascosti, cosa incide sul prestito
  • Esempio di costo di un prestito da 10.000 euro

Tan, Taeg e costi nascosti, cosa incide sul prestito

Il Tasso annuo nominale è il tasso di interesse puro applicato al capitale richiesto. Ma da solo non basta a definire il costo complessivo del prestito. A questo si aggiunge il Tasso annuo effettivo globale, che include tutte le spese accessorie come commissioni di istruttoria, spese di incasso rata, eventuali polizze assicurative obbligatorie e altre voci che fanno lievitare il costo del finanziamento.

Oggi in Italia i prestiti personali per 10.000 euro hanno un Tan medio compreso tra il 6% e il 10%, a seconda dell'istituto finanziario, della durata e della situazione creditizia del richiedente. Il Taeg oscilla invece tra il 7% e il 12% perché comprende tutte le spese extra che possono pesare sull'importo finale da restituire. Andando allora alla ricerca dei costi accessori che incidono sul valore reale del prestito, segnaliamo:

  • la commissione di istruttoria, che varia in genere da 100 a 300 euro, in base alla banca o alla finanziaria
  • le spese di incasso rata, spesso di 2-5 euro per ogni rata, che nel tempo incidono sul totale
  • l'imposta di bollo, obbligatoria per legge, pari a 16 euro
  • il costo della polizza assicurativa, in alcuni casi obbligatoria per la concessione del prestito
Scegliere il miglior prestito è dunque legato a diversi fattori, ma ci sono alcuni aspetti da valutare per risparmiare sul costo totale. Prima di tutto confrontare più offerte, valuTando non solo il Tan ma soprattutto il Taeg, che è l'indicatore più realistico del costo complessivo.

Suggeriamo quindi di evitare durate eccessivamente lunghe per non fare progressivamente aumentare gli interessi complessivi. Anche se una durata maggiore abbassa la rata mensile, fa aumentare il totale degli interessi pagati nel tempo.

Esempio di costo di un prestito da 10.000 euro

Per comprendere meglio il costo reale di un prestito da 10.000 euro, è allora utile fare un esempio con condizioni medie offerte dagli istituti di credito in Italia.

Supponiamo di ottenere un finanziamento con Tan al 7% e Taeg all'8%, rimborsabile in 60 mesi (5 anni). La rata mensile ammonterà a circa 198 euro, per un totale complessivo da rimborsare di circa 11.880 euro, ovvero 1.880 euro in più rispetto al capitale iniziale.

Se il prestito ha invece un Tan dell'8,5% e un Taeg del 10%, il costo totale salirà a circa 12.500 euro, con una rata mensile di 208 euro.

Per una durata più lunga, ad esempio 84 mesi (7 anni), il costo totale del finanziamento aumenterà ulteriormente, anche se la rata mensile sarà inferiore. A un Tan del 7% e Taeg dell'8%, la rata sarà di circa 150 euro, ma l'importo complessivo da restituire sarà di 12.600 euro, cioè 2.600 euro in più rispetto alla somma iniziale richiesta.

A proposito di spese accessorie, alcuni istituti offrono prestiti con zero spese di istruttoria o senza costi di incasso rata. Se la polizza assicurativa non è obbligatoria, è sempre bene valutare se conviene aggiungerla o meno nel finanziamento.

Facciamo anche presente che molti contratti prevedono la possibilità di estinguere il debito prima della scadenza pagando solo una piccola penale, che di solito è inferiore agli interessi che si sarebbero pagati continuando con il piano di rimborso.

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