Nel contesto europeo, i prestiti in Italia presentano tassi tra i più alti. Cause, conseguenze per famiglie e imprese, strategie per risparmiare e le prospettive future del credito in Italia.
Negli ultimi anni gli importi richiesti e il volume dei prestiti in Italia hanno registrato una espansione. Il costo del denaro per le famiglie e le imprese italiane si mantiene tra i più elevati in Europa. Questo scenario riflette sia le recenti decisioni della Banca Centrale Europea sia le specificità del sistema bancario nazionale. Mentre l'Europa assiste a una lieve diminuzione dei tassi di interesse, in Italia il TAEG applicato ai finanziamenti al consumo rimane superiore rispetto agli altri principali Paesi membri. Analizzare cause, dinamiche e conseguenze di questa situazione permette di comprendere in che modo l'andamento dei tassi influenzi il tessuto economico italiano e quali opzioni abbia a disposizione chi cerca finanziamenti più accessibili.
L'anno 2025 ha confermato una crescita dell'1,7% nel numero di finanziamenti rispetto al trimestre precedente, secondo le rilevazioni di Fondazione Fiba su dati Bankitalia e BCE. Il mercato del credito al consumo ha superato i 171 miliardi di euro nel primo trimestre, con una crescente incidenza dei prestiti personali e della cessione del quinto dello stipendio. Nel dettaglio, l'importo medio richiesto per un prestito personale si è attestato a 13.480 euro, con una predilezione per piani di ammortamento più lunghi (circa 83 mesi in media).
Indicatore |
Valore |
Credito al consumo totale |
171 miliardi € |
Importo medio richiesto |
13.480 € |
Durata media |
83 mesi |
Crescita secondo trimestre vs primo |
+1,7% |
La principale ragione della posizione italiana è riconducibile a vari fattori strutturali e congiunturali del settore bancario nazionale. In primo luogo, le banche italiane tendono a non trasferire immediatamente i benefici delle riduzioni del tasso BCE al cliente finale, preferendo rafforzare la propria redditività e stabilità patrimoniale. Questo fenomeno, evidenziato anche dalla FABI, contribuisce a mantenere elevato il differenziale tra tasso ufficiale BCE e tassi ai clienti:
Per un finanziamento di 10.000 euro in cinque anni, in Italia i costi totali (tra interessi e spese accessorie) superano di oltre 500 euro quelli sostenuti da un consumatore tedesco o spagnolo e quasi 1.000 euro rispetto a un cittadino francese:
Paese |
Tasso medio (TAEG) prestiti personali 2024 (%) |
Italia |
10,24 |
Media Ue |
8,41 |
Germania |
8,49 |
Irlanda |
8,08 |
Spagna |
7,79 |
Francia |
6,72 |
L'alta incidenza dei tassi italiani sui prestiti personali ha effetti misurabili tanto sulle famiglie quanto sul tessuto produttivo. Per una famiglia media ottenere liquidità per la casa o il consumo implica sopportare oneri più alti annualmente, anche superiori a 100 euro ogni mille euro di credito richiesto. Come risultato:
Ridurre il costo effettivo di un prestito è possibile adottando strategie e accorgimenti attenti. È raccomandato:
In un contesto di difficoltà economiche nonostante il lavoro, il nuovo prestito CEI fino a 8.000 euro offre un sostegno concreto grazie al microcredito sociale e puntando su solidarietà e responsabilità collettiva. Il microcredito rappresenta quindi una concreta opportunità per persone fisiche e microimprese escluse dal credito tradizionale.
Ci sono poi le nuove tipologie di prestiti NoiPa 2025 disponibili per i lavoratori pubblici, le condizioni previste e gli importi possibili da avere. Ed è infine interessante capire cosa conviene tra prestito personale: meglio banca o finanziaria grazie al confronto tra offerte, tassi d'interesse e recensioni di chi ha già fatto richiesta