Non tutti i lavoratori hanno il privilegio di godere di riposo durante i giorni festivi, inclusi quelli che cadono di domenica o le festività come Pasqua.
Se il lavoratore è chiamato a fornire prestazioni lavorative nei giorni di Pasqua o di Pasquetta, ci si riferisce al lavoro festivo, che comporta il diritto alla retribuzione maggiorata. I lavoratori che lavorano durante la Pasqua e la Pasquetta hanno diritto a una compensazione economica aggiuntiva.
La natura di questa compensazione varia a seconda del settore lavorativo: mentre gli impiegati potrebbero non avere diritto a un aumento salariale, gli operai sì. Occorre prendere in considerazione i Ccnl specifici del settore di appartenenza. Vediamo meglio:
Poiché la Pasqua cade di domenica, gli impiegati non hanno diritto a una retribuzione extra, mentre per Pasquetta, che cade di lunedì, ricevono la loro normale retribuzione mensile. Per gli operai, la situazione è differente: essendo pagati su base oraria, le festività di Pasqua e Pasquetta vengono considerate come giornate di assenza giustificata dal lavoro, garantendo loro la retribuzione.
Nello specifico, per le due giornate di assenza dal lavoro, gli operai devono ricevere un compenso economico per le festività pari a 1/6 della loro retribuzione settimanale. Ad esempio, se un operaio ha un contratto di 40 ore settimanali, avrà diritto a 8 ore di retribuzione per la Pasqua e 8 ore per Pasquetta, anche se non ha effettivamente lavorato in quelle giornate. È importante fare riferimento alla normativa contenuta nel Ccnl del settore, poiché potrebbero essere previsti trattamenti più favorevoli per i lavoratori.
Passando ai lavoratori che effettivamente lavorano durante le giornate di Pasqua e Pasquetta, hanno diritto a una maggiorazione nella busta paga, poiché si tratta di lavoro festivo. Gli impiegati ricevono la giornata di lavoro retribuita (1/26 della retribuzione) più la maggiorazione percentuale prevista per il lavoro festivo indicata nel Ccnl. Gli operai, invece, ricevono la loro normale retribuzione oraria, a cui si aggiunge una maggiorazione per la giornata festiva. Per conoscere gli importi esatti delle maggiorazioni, è necessario consultare i Ccnl del settore.
La maggiorazione per il lavoro festivo è stabilita dal Ccnl applicato. Nel caso di lavoratori a ore, la retribuzione normale viene calcolata come un sesto dell'orario settimanale, e i lavoratori hanno diritto a riposi compensativi o a una maggiorazione per il lavoro festivo, sempre in base al proprio Ccnl.
Per i lavoratori del settore dei pubblici esercizi, è prevista una maggiorazione del 20% dello stipendio in caso di lavoro durante un giorno festivo, come stabilito dall'articolo 132 del Ccnl Pubblici esercizi, ristorazione e turismo, che regola le maggiorazioni per le festività o il lavoro festivo, cioè la maggiorazione dello stipendio orario per il lavoro svolto durante le festività.
Il lavoro straordinario riconosciuto nel contratto del settore terziario prevede una maggiorazione sulla retribuzione di base nel caso di lavoro festivo o domenicale pari al 30%. Nel caso dei metalmeccanici, se lo straordinario è festivo o notturno le maggiorazioni sono del 45% e 55%.
Non tutti i lavoratori hanno il privilegio di godere di riposo durante i giorni festivi, inclusi quelli che cadono di domenica o le festività come Pasqua. Durante le prossime vacanze pasquali, molti saranno chiamati a lavorare, ma saranno compensati con una retribuzione superiore.
Generalmente, durante i giorni rossi del calendario, i dipendenti hanno il diritto di astenersi dal lavoro e ricevere comunque la loro retribuzione. Ci sono settori, come la ristorazione, l'hotellerie e il turismo, in cui i lavoratori devono comunque lavorare durante le festività, poiché solitamente si registra un aumento dell'attività in questi giorni rispetto ai giorni feriali. Per questi lavoratori, il lavoro durante le festività rappresenta un'opportunità di guadagno aggiuntivo, poiché le festività sono retribuite a un tasso più elevato.
Un'analoga maggiorazione della retribuzione si applica anche ai lavoratori dipendenti di altri settori quando una festività cade di domenica. C'è un'eccezione nel caso della Pasqua, poiché essa cade sempre di domenica per legge, e quindi non è considerata una festività lavorativa. Di conseguenza, i lavoratori che non lavorano durante la Pasqua non riceveranno alcun aumento salariale relativo a quel giorno, e potranno usufruire della festività di Pasquetta per il riposo.