Sono ancora molto bassi i provvedimenti di demolizione effettivamente messi in atto rispetto agli ordini e agli abusi edilizi in essere
Quanto si rischia davvero demolizione di casa e costruzioni con abusi edilizi? Nonostante continue novità, controlli, accertamenti in tema di abusi edilizi, l’abusivismo è un fenomeno che continua ad essere molto diffuso nel nostro Paese. I numeri relativi agli abusi edilizi scoperti sono, infatti, ancora altissimi ma, di contro, molto bassi sono quelli relativi alle effettive demolizioni degli stessi.
Secondo quanto emerso dal Repor dunque, solo il 15,3% delle case abusive nelle regioni considerate a rischio per cui era già stato emesso l’ordine di demolizione è stato effettivamente demolito ed è chiaro come sia difficile che un'opera venga davvero demolita e come i dati ufficiali sulle reali demolizioni di case con abusi edilizi siano davvero bassi e ancor più bassi saranno i numeri relativi ad altre costruzioni, come per esempio le verande, considerando che se già i provvedimenti demolitori non interessano le grandi opere, men che meno agiranno davvero sulle più piccole costruzioni come le verande.
Legambiente ha anche sottolineato come l’abusivismo edilizio è stimato in crescita del 9,1%, con una prospettiva sulla situazione nelle regioni del Sud considerata insostenibile, con 42,1 abitazioni costruite illegalmente e abusi ogni 100 realizzate nel pieno rispetto delle norme in vigore.
Considerando che, come chiaramente emerge dal recente report di Legambiente, non sempre vengono ‘perseguiti’ gli abusi edilizi e non vengono rispettati gli ordini di demolizione delle costruzioni abusive, si punta su strade alternative alla demolizione, dove possibile ovviamente, con multe e sanatorie.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha, per esempio, indicato i casi in cui è possibile sostituire la sanzione di demolizione di una costruzione con una sanzione pecuniaria nei casi di abusi edilizi, ma solo se a valutare la sostituzione della demolizione di un’opera abusiva con il pagamento di una multa è l’Amministrazione competente nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione, per poter bene valutare se effettivamente si possa evitare la demolizione e prevedere il pagamento di una multa.
Se l’Amministrazione competente lo ritenesse possibile, il pagamento di una multa può sostituire la demolizione della costruzione abusiva realizzata solo nei casi di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo edilizio, ma non vale mai per opere realizzate in totale assenza di permesso di costruire.
Un altro caso in cui si può procedere con una sanatoria di un abuso edilizio senza dover procedere alla demolizione è il caso in cui la demolizione della stessa opera rappresenta un rischio statico per tutto l'edificio, compresa la parte legittima.