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Quarto referendum lavoro 2025, quesito e cosa succede se si vota sì o no spiegato in modo semplice e veloce

di Marianna Quatraro pubblicato il
quarto referendum lavoro

Cosa chiede il quarto quesito del Referendum sul Lavoro 2025 e quali conseguenze avrebbe la vittoria del sì o del no

L'8 e il 9 giugno in tutta Italia si vota per i referendum su lavoro e cittadinanza. I seggi saranno aperti domenica 8 dalle 7 alle 23 e lunedì 9 dalle 7 alle 15. In concomitanza in diversi Comuni italiani si svolgono i ballottaggi delle elezioni amministrative dopo il primo turno degli scorsi 25 e 26 maggio.

Ci occupiamo di seguito di spiegare in maniera semplice e chiara cosa chiede il quarto quesito che riguarda la sicurezza sul lavoro, in particolare la responsabilità negli appalti, tra imprese committenti e appaltatrici e cosa cambierebbe in caso di vittoria del sì o del no.

  • Cosa chiede il quarto quesito del Referendum sul Lavoro 2025
  • Le conseguenze della vittoria del sì o del no al voto
Cosa chiede il quarto quesito del Referendum sul Lavoro 2025

Il quarto quesito del referendum sul Lavoro 2025 chiede l’abrogazione dell’esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

In generale, è sempre prevista la corresponsabilità solidale del committente e dell’appaltatore oltre che per il pagamento degli stipendi anche per il risarcimento dei danni da infortuni se non coperti dall’Inail. 

Oggi, per, non è prevista alcuna responsabilità per il committente di eventuali danni conseguenti ai rischi specifici propri delle attività delle imprese appaltatrici e subappaltatrici. Per esempio, se una società che si occupa di vendite di borse e accessori decide di ristrutturare il negozio, appaltando il lavoro a un’impresa edile, non è responsabile in solido dei danni da risarcire a un muratore che si ferisce durante i lavori.

Il nuovo referendum punta a stabilire la corresponsabilità in qualsiasi caso e abrogare le norme in essere ed estendere la responsabilità dell’imprenditore committente significa garantire maggiore sicurezza sul lavoro.

Le conseguenze della vittoria del sì o del no al voto

Se dovesse vincere il no, non ci sarebbe alcuna modifica per le norme attualmente vigenti e sarebbe ancora esclusa la responsabilità in solido di committente, appaltatore e subappaltatore in caso di infortuni sul lavoro, 

Se, al contrario, dovesse vincere il sì, la prima conseguenza sarebbe quella di un maggior controllo sulle attività e le condizioni dei lavoratori delle imprese appaltatrici, con il conseguente minor ricorso a imprese con lavoratori in nero o poco professionali. 
 

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