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Regole e differenze su cosa, quando e come puň pignorare Stato, banca o creditori nel 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
regole pignoramento Stato banca creditor

Quali sono regole e differenze e beni che possono essere pignorati da Stato, banca o singolo creditore nel 2025

Il presupposto fondamentale di qualsiasi procedura di pignoramento è l'esistenza di un titolo esecutivo o un precetto. Dopo la notifica del titolo esecutivo e dell'atto di precetto da parte del creditore, al debitore viene formalmente notificato l'atto di pignoramento dall'Ufficiale giudiziario, che riporta l'intimazione al debitore di non sottrarre i beni pignorati e i frutti della garanzia del credito.

Quando viene reso ufficiale, il pignoramento diventa esecutivo dall'espropriazione forzata su istanza del creditore, messo in atto al fine di vincolare i beni del debitore per soddisfare il rimborso del credito. È importante sottolineare che questa procedura esecutiva rappresenta l'ultima fase di un processo di recupero crediti che spesso si protrae per diversi mesi, se non anni.

Tipologie di pignoramento e soggetti legittimati a richiederlo

L'atto esecutivo di pignoramento scatta dopo un lungo periodo e una complessa trafila burocratica, concludendosi con l'espropriazione forzata di beni in mancanza di regolarizzazione di un debito protratto nel tempo. Il procedimento può essere avviato da diversi soggetti creditori:

  • Stato ed enti pubblici (Agenzia delle Entrate, INPS, Comuni)
  • Istituti bancari e finanziari
  • Creditori privati (aziende, persone fisiche, professionisti)
Il pignoramento da parte di Stato, banche e singoli creditori scatta solo a seguito di una procedura articolata, che segue iter simili indipendentemente dalla natura del creditore, e può riguardare diverse componenti del patrimonio del debitore, sia mobiliare che immobiliare.

Beni che possono essere soggetti a pignoramento

La normativa vigente nel 2025 consente il pignoramento di numerosi beni patrimoniali, tra cui:

  • Stipendi e pensioni (nel rispetto di limiti specifici)
  • Conti correnti bancari e postali
  • Beni mobili di valore (gioielli, opere d'arte, veicoli)
  • Immobili (con le limitazioni che vedremo)
  • Crediti verso terzi
Ad esempio, uno stipendio rientra tra i beni pignorabili ma la legge stabilisce un limite massimo pari a un quinto dell'importo netto. Questo significa che il datore di lavoro, a seguito di notifica, tratterrà fino al 20% dello stipendio mensile per destinarlo al creditore procedente.

Limiti al pignoramento: cosa non può essere pignorato

La legislazione italiana prevede importanti tutele per il debitore, stabilendo categorie di beni che non possono mai essere oggetto di pignoramento, indipendentemente dal soggetto creditore (Stato, banca o privato). Questi beni, considerati di primaria necessità, includono:

  • Anello nuziale
  • Vestiti e biancheria personale
  • Letti, tavoli e sedie necessari per mangiare
  • Armadi per conservare gli effetti personali
  • Elettrodomestici essenziali: frigoriferi, stufe, fornelli da cucina, lavatrice
  • Utensili di casa e mobili che li contengono (escludendo quelli di pregio artistico o antiquariato)
  • Decorazioni al valore
  • Lettere, registri e scritti di famiglia
  • Manoscritti (a meno che non facciano parte di una collezione)
  • Animali da compagnia e quelli impiegati a fini terapeutici o di assistenza
  • Oggetti sacri e quelli destinati all'esercizio del culto
  • Armi regolarmente detenute
Inoltre, sono esclusi dal pignoramento gli strumenti, gli oggetti e i libri indispensabili per l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore, entro determinati limiti di valore stabiliti dalla legge.

Differenze tra pignoramento da parte dello Stato e altri creditori

Una distinzione fondamentale riguarda i poteri e le limitazioni dei diversi soggetti creditori nell'esecuzione del pignoramento. Nel 2025, queste differenze risultano particolarmente significative in alcuni ambiti specifici.

Pignoramento da parte dello Stato

L'Amministrazione finanziaria e gli altri enti pubblici dispongono di poteri speciali ma anche di specifiche limitazioni:

  • Possono accedere direttamente a informazioni patrimoniali del debitore tramite l'Anagrafe dei rapporti finanziari
  • Hanno la facoltà di procedere al pignoramento diretto presso terzi senza necessità di autorizzazione giudiziale preventiva
  • Non possono pignorare la prima casa del debitore se questa rispetta determinati requisiti
  • Sono soggetti a limiti più stringenti nel pignoramento di stipendi e pensioni in caso di debiti tributari

Pignoramento da parte di banche e istituti finanziari

Gli istituti creditizi nel 2025 operano con le seguenti prerogative:
  • Possono pignorare tutti i beni del debitore, inclusa la prima casa (anche se questa è abitazione principale)
  • Hanno facoltà di aggredire prioritariamente i rapporti finanziari intrattenuti dal debitore presso il proprio istituto
  • Devono seguire le procedure ordinarie stabilite dal codice di procedura civile
  • Sono vincolati ai medesimi limiti sul pignoramento di stipendi e pensioni applicabili ai creditori privati

Pignoramento da parte di creditori privati

I soggetti privati che vantano crediti possono:
  • Pignorare tutti i beni del debitore, inclusa la prima casa
  • Sono tenuti a rispettare tutte le formalità procedurali previste dal codice di procedura civile
  • Devono individuare autonomamente i beni del debitore da sottoporre a pignoramento
  • Non godono di accesso privilegiato alle informazioni patrimoniali del debitore
In tutti i casi, per i creditori privati e gli istituti finanziari, rimangono impignorabili esclusivamente i beni di stretta necessità come elencati precedentemente e gli strumenti necessari al debitore per esercitare la propria attività lavorativa.

Il pignoramento dello stipendio e della pensione nel 2025

Nel 2025, il pignoramento di stipendi e pensioni segue regole precise che bilanciano l'interesse del creditore al recupero del proprio credito con la necessità di garantire un minimo vitale al debitore.

Limiti generali al pignoramento di stipendi

Per quanto riguarda gli stipendi, valgono le seguenti regole:

  • Il limite generale è di 1/5 (20%) dello stipendio netto
  • In caso di concorso di più pignoramenti, la trattenuta complessiva non può superare il 50% dello stipendio
  • Per i debiti alimentari (come gli assegni di mantenimento), la quota pignorabile può arrivare fino alla metà dello stipendio

Particolarità nel pignoramento delle pensioni

Per le pensioni nel 2025 si applicano limiti differenziati:
  • Le pensioni minime o sociali sono impignorabili fino all'importo dell'assegno sociale maggiorato della metà
  • Per le pensioni superiori a tale soglia, si applica il limite di 1/5 sulla parte eccedente
  • In caso di debiti verso lo Stato, esistono soglie di impignorabilità assoluta (fino a determinate cifre stabilite dalla legge)
È importante sottolineare che l'unico caso in cui si può bloccare temporaneamente il pignoramento di stipendio o pensione è quando il debitore presenta opposizione all'esecuzione forzata e il giudice sospende l'efficacia del provvedimento. Per ottenere questo risultato, non appena ricevuta la notifica dell'atto di precetto, il debitore, tramite il proprio legale, deve presentare tempestivamente ricorso per bloccare l'azione esecutiva del creditore.

Il pignoramento della casa, differenze fondamentali tra creditori nel 2025

Una delle distinzioni più rilevanti tra i diversi soggetti creditori nel 2025 riguarda la possibilità di pignorare l'abitazione principale del debitore.

L'impignorabilità della prima casa da parte dello Stato

La legislazione vigente nel 2025 stabilisce che il Fisco (Agenzia delle Entrate-Riscossione) non può pignorare la prima casa del debitore quando:

  • L'immobile risulta essere l'abitazione principale dove il contribuente ha fissato la propria residenza
  • Ha destinazione catastale abitativa
  • Non rientra nelle categorie immobiliari di lusso A/8 (ville) o A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico-artistico)
  • Non possiede le caratteristiche di "abitazione di lusso" secondo la normativa vigente
Questa protezione rappresenta una garanzia significativa per i contribuenti che, pur trovandosi in difficoltà con il pagamento di tributi, possono contare sulla sicurezza di non perdere il tetto sotto cui vivono.

Pignorabilità della prima casa da parte di banche e creditori privati

Contrariamente a quanto avviene per lo Stato, nel 2025 tutti gli altri creditori possono procedere al pignoramento della prima casa, anche quando questa costituisce l'abitazione principale del debitore. Questa facoltà è riconosciuta a:

  • Banche e società finanziarie che hanno concesso mutui o prestiti
  • Creditori privati di qualsiasi natura (aziende, professionisti, privati cittadini)
  • Ex coniugi per il mancato pagamento degli assegni di mantenimento
  • Condomini per spese condominiali non pagate
Questa differenza rappresenta un elemento cruciale da considerare quando si valutano i rischi associati all'indebitamento: mentre i debiti verso lo Stato godono di una particolare tutela riguardo alla prima casa, quelli verso soggetti privati possono potenzialmente condurre alla perdita dell'abitazione principale.

Procedure di pignoramento immobiliare nel 2025

Il pignoramento immobiliare segue un iter articolato che prevede:

  1. Notifica dell'atto di pignoramento e sua trascrizione nei registri immobiliari
  2. Nomina di un custode giudiziario dell'immobile
  3. Perizia per la valutazione del bene
  4. Pubblicazione dell'avviso di vendita
  5. Esperimento di vendita all'asta (che può avvenire in più tentativi con possibili ribassi)
  6. Decreto di trasferimento dell'immobile all'aggiudicatario
  7. Distribuzione del ricavato ai creditori secondo l'ordine dei privilegi
Nel 2025, la maggior parte delle aste immobiliari avviene attraverso piattaforme telematiche, con la possibilità di partecipazione remota, aumentando la trasparenza e l'accessibilità delle procedure.

Il pignoramento presso terzi,  conti correnti e altre disponibilità

Una forma particolarmente frequente di pignoramento è quella che colpisce somme di denaro o altri beni del debitore che si trovano nella disponibilità di terzi, come banche, datori di lavoro, clienti del debitore o altri soggetti.

Pignoramento dei conti correnti

Nel 2025, il pignoramento dei conti correnti segue queste regole:

  • L'atto di pignoramento viene notificato alla banca (terzo pignorato) oltre che al debitore
  • La banca deve dichiarare l'esistenza di rapporti con il debitore e l'entità delle somme disponibili
  • Le somme presenti sul conto vengono bloccate fino all'importo indicato nell'atto di pignoramento, maggiorato del 50% per le spese successive
  • È riconosciuta l'impignorabilità di un importo pari all'assegno sociale (circa 500 euro mensili) se il conto riceve accrediti da stipendio o pensione
Va sottolineato che dal 2024, con riconferma per il 2025, le somme dovute a titolo di stipendio, salario o pensione accreditate sul conto corrente sono parzialmente protette dal pignoramento, garantendo al debitore la disponibilità di un minimo vitale.

Altri pignoramenti presso terzi

Oltre ai conti correnti, possono essere oggetto di pignoramento presso terzi:

  • Crediti vantati dal debitore verso suoi clienti
  • Canoni di locazione dovuti al debitore dai suoi inquilini
  • Compensi professionali non ancora riscossi
  • Somme dovute da compagnie assicurative
In tutti questi casi, il terzo è tenuto a non effettuare pagamenti al debitore originario ma a versare le somme direttamente al creditore procedente, secondo le modalità stabilite dal giudice dell'esecuzione.

Come opporsi al pignoramento: strumenti di difesa per il debitore

Il debitore non è privo di strumenti di difesa di fronte a una procedura di pignoramento. Nel 2025, la normativa prevede diverse modalità di opposizione che possono essere attivate in momenti differenti della procedura esecutiva.

Opposizione all'esecuzione

L'opposizione all'esecuzione (art. 615 c.p.c.) può essere proposta quando:

  • Si contesta il diritto del creditore di procedere ad esecuzione forzata
  • Si ritiene che il credito sia stato già pagato o sia prescritto
  • Si impugna la regolarità formale del titolo esecutivo
Questa opposizione va presentata con ricorso al giudice dell'esecuzione se il pignoramento è già iniziato, o al tribunale competente se la procedura è ancora in fase di precetto.

Opposizione agli atti esecutivi

L'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) riguarda invece la regolarità formale dei singoli atti della procedura e deve essere proposta entro 20 giorni dal compimento dell'atto contestato.

Conversione del pignoramento

Nel 2025, il debitore ha anche la possibilità di chiedere la conversione del pignoramento (art. 495 c.p.c.), offrendo una somma di denaro in sostituzione dei beni pignorati. Questa somma deve essere almeno pari all'importo dovuto, maggiorato delle spese di esecuzione e degli interessi.

Accordi di rateizzazione

Una soluzione spesso praticabile è quella di negoziare un piano di rateizzazione del debito con il creditore. Nel caso di debiti verso l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, nel 2025 sono previste facilitazioni per la rateizzazione fino a 120 rate mensili per contribuenti in situazione di comprovata difficoltà economica.

Novità legislative sul pignoramento nel 2025

Il 2025 ha introdotto alcune significative modifiche alla disciplina del pignoramento, finalizzate a bilanciare meglio i diritti dei creditori con la tutela dei debitori in difficoltà economica.

Ampliamento della protezione dello stipendio

È stata estesa la protezione delle somme accreditate a titolo di stipendio o pensione sul conto corrente, con l'innalzamento della quota impignorabile per garantire la dignità economica del debitore anche in caso di procedure esecutive.

Digitalizzazione delle procedure esecutive

Nel 2025 è stata completata la digitalizzazione delle procedure di pignoramento, con la possibilità di notifiche telematiche e la gestione online della maggior parte degli adempimenti, accelerando i tempi e riducendo i costi per tutte le parti coinvolte.

Nuove regole per la vendita all'asta

Le procedure di vendita all'asta degli immobili pignorati hanno subito modifiche per aumentare la trasparenza e massimizzare il realizzo. Questo include la pubblicità obbligatoria su portali specializzati e la possibilità di partecipazione telematica alle aste..

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