Chiarimenti e dettagli su revisione e bollo auto, in base al nuovo Codice della Strada. Novitŕ su diagnostica, tariffe, pagamenti e sanzioni
Il nuovo Codice della Strada, valido a partire dallo scorso dicembre, ha introdotto cambiamenti significativi per gli automobilisti, focalizzandosi su due aree chiave: la revisione auto e il bollo auto. Le novità mirano a incrementare la sicurezza stradale, tutelare l'ambiente e modernizzare il sistema di controllo dei veicoli attraverso strumenti avanzati come la diagnostica elettronica.
Le modifiche riguardano l'uso dell'interfaccia OBD per ispezionare i veicoli in modo più preciso, riducendo frodi e problemi di manutenzione. Parallelamente, nonostante le aspettative di abolizione, il bollo rimane obbligatorio e si conferma una delle tasse più discusse.
Il nuovo Codice della Strada introduce cambiamenti significativi nelle modalità di esecuzione della revisione auto, con l'obiettivo di aumentare l’efficacia dei controlli e prevenire irregolarità. Uno degli elementi centrali è l’adozione della diagnostica elettronica, che prevede l’uso della porta OBD per il monitoraggio dei parametri del veicolo. Questo strumento consente una verifica più dettagliata dello stato dei componenti elettronici e permette di individuare eventuali anomalie, come malfunzionamenti tecnici o errori memorizzati nella centralina.
Le nuove procedure mirano anche a prevenire frodi, tra cui la manomissione del contachilometri, pratica utilizzata per mascherare un utilizzo intensivo del veicolo.
Le tempistiche della revisione restano invariate, con la prima revisione prevista 4 anni dopo l’immatricolazione e successivamente ogni 2 anni per i veicoli ordinari. Per i mezzi pesanti, quali autobus, camion e taxi, l’obbligo è annuale. Tuttavia, l’innovativa gestione elettronica accelera i controlli e contribuisce a ridurre i margini di errore umano durante l’ispezione.
Dal punto di vista dei costi, si registra un aumento rispetto alle tariffe applicate in passato. L’incremento, legato all’inflazione, determina tariffe di circa 89 euro presso le officine autorizzate.
Per quanto riguarda la sicurezza legale, circolare con un veicolo privo di revisione valida comporta sanzioni severe, comprese multe comprese tra i 173 e i 694 euro.
Il bollo auto, nonostante le aspettative rimane obbligatorio e nella realtà nonostante i tanti annunci e articoli scritti nulla cambia o quasi se non in alcune esenzioni regionali e modalità di pagamento. Si tratta, come sempre, di una tassa annuale legata al possesso di un veicolo, e le tariffe sono determinate in base a vari fattori. Tra questi, il parametro principale è la potenza del veicolo, misurata in kilowatt (kW). Per i veicoli con potenza eccedente i 185 kW, è prevista un’ulteriore imposta denominata superbollo, calcolata a 20 euro per ogni kW aggiuntivo.
Un altro importante criterio di calcolo è la classe ambientale del veicolo. I veicoli di categoria inferiore (Euro 0, Euro 1, ecc.) pagano tariffe più alte rispetto a quelli meno inquinanti come Euro 5 o Euro 6, incentivando così il ricambio verso modelli più ecologici.
Per quanto riguarda le esenzioni, i veicoli elettrici godono di un’esenzione totale del bollo per i primi cinque anni dall’immatricolazione. Importante anche sottolineare che alcune regioni forniscono esenzioni o riduzioni ulteriori per i veicoli ibridi, mentre veicoli storici registrati possono beneficiare di significative agevolazioni in base all’età del mezzo, con riduzioni progressive.
Le modalità di pagamento del bollo sono oggi più semplici grazie a piattaforme digitali. È possibile regolarizzare il tributo tramite il portale dell’ACI, l’app PagoPA, uffici postali o tabaccai. Il mancato pagamento genera sanzioni crescenti nel tempo e può portare, dopo tre anni, alla radiazione del veicolo dal PRA, con il conseguente divieto di circolazione.