Quali sono le nuove spiegazioni fornite dal Ministero del Lavoro sui diritti, le tutele e gli inquadramenti per i rider
Quali sono i nuovi diritti e le tutele previste per i rider spiegati da una recente circolare del Ministero del Lavoro? Con la circolare n. 9 del 18 aprile 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito chiarimenti sul corretto inquadramento contrattuale dei fattorini-rider e sulle relative tutele del lavoro svolto tramite piattaforme digitali, in base sia alle norme italiane in materia e sia alla recente Direttiva UE del 2024.
Si può, infatti, delineare come:
Nella circolare si fa poi riferimento alla materia previdenziale e assicurativa ai fini Inail in base ai diversi inquadramenti lavorativi.
In particolare, la circolare chiarisce che nel caso di lavoro di rider subordinato, è necessaria l'iscrizione nell'Ago dell'Inps (Fondo pensione lavoratori dipendenti) per l'applicazione della relativa disciplina previdenziale, cioè perchè siano riconosciuti i dovuti contributi per la pensione anche ai rider inquadrati.
Inoltre, nella circolare si legge anche che nei casi di infortunio o malattia professionale del lavoratore, la tutela prevista per i rider è esattamente uguale sia per lavoratori subordinati, sia per collaboratori eterodiretti e sia per i lavoratori autonomi.
Viene, inoltre, chiarito che la circolare non rappresenta un anticipo dei contenuti per i rider che dovranno essere definiti dall’apposita legge per recepire la Direttiva Ue sul lavoro dei rider 2024/2831 che l’Italia, in quanto Stato membro, deve recepire entro il 2 dicembre 2026.
Quest’ultima stabilisce un miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali e la protezione dei dati personali di tali lavoratori e prevede specifici diritti minimi da garantire alle persone fisiche che svolgono la propria attività tramite piattaforme digitali nell’Unione e indipendentemente dalla natura del rapporto contrattuale o dalla qualificazione di tale rapporto.