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Rinnovo assegno di inclusione 2025: procedura e regole. Istruzioni e passaggi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rinnovo assegno inclusione 2025

Quali sono le regole e le modalità per la richiesta di rinnovo dell'assegno di inclusione 2025

L' Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta il principale strumento di supporto economico per famiglie e individui in condizioni di svantaggio. Con la prima scadenza delle 18 mensilità prevista a giugno 2025, migliaia di beneficiari devono rinnovare il sostegno per l’anno successivo. La procedura è stata recentemente aggiornata per garantire maggiore rapidità e semplificazione nella gestione delle domande. 

Requisiti necessari e tempistiche per il rinnovo dell’ADI

Per ottenere il rinnovo dell'assegno di inclusione, è richiesta la permanenza dei criteri già previsti per l’accesso iniziale all’ADI. La misura, in particolare, si rivolge a nuclei in cui siano presenti: almeno un minore, una persona con disabilità, un soggetto over 60 o in condizioni di svantaggio riconosciute dalle autorità competenti. L’ISEE del nucleo familiare non deve superare la soglia di 10.140 euro annui. Inoltre:

  • Trascorsi i primi 18 mesi di fruizione (gennaio 2024 – giugno 2025), i beneficiari possono accedere allo step di rinnovo.
  • È prevista una sospensione obbligatoria di un mese tra la chiusura del primo ciclo e l’inizio del secondo.
  • La presentazione della nuova domanda è possibile dal 1° luglio 2025 e la durata massima del rinnovo corrisponde a 12 mensilità (fino a giugno 2026).
Per i nuclei che hanno già maturato tutte le mensilità spettanti, la domanda di rinnovo può essere presentata accedendo al portale INPS e seguendo gli aggiornamenti trasmessi tramite SMS dall’Istituto. In presenza di variazioni familiari, come nascite, decessi o modifiche dell’unità anagrafica, sarà necessario aggiornare la posizione e verificare la sussistenza di tutti i requisiti. 

Solo in caso di permanenza della situazione familiare occorrerà ripresentare la certificazione di svantaggio valida, pena la decadenza dal beneficio. Il mancato rispetto delle tempistiche o la presenza di requisiti non conformi può comportare la sospensione o la revoca del sostegno economico.

La nuova procedura telematica semplificata di rinnovo del reddito di inclusione: cosa prevede e per chi 

Dallo scorso mese luglio l’Inps ha avviato una procedura semplificata per la domanda di rinnovo del reddito di inclusione che può essere effettuata da remoto o con visite domiciliari.

La nuova procedura telematica vale per i nuclei invariati, per cui non servono il Patto di attivazione digitale né l’iscrizione a Siisl e perui, dunque, l’incontro con i servizi sociali si può svolgere anche da remoto o con visite domiciliari, a condizione che avvenga entro 120 giorni dall’accoglimento della domanda. 

Procedura operativa: come presentare la domanda di rinnovo

La procedura per rinnovare l’assegno di inclusione 2025 prevede diversi passaggi:

  • Accesso al portale INPS: la domanda si trasmette online attraverso l’area riservata, utilizzando SPID, CIE o CNS.
  • Supporto di CAF e Patronati: è possibile avvalersi dell’assistenza di enti autorizzati, in particolare per la gestione di casi complessi o di certificazione del requisito di svantaggio.
  • Verifica della precedente domanda: la procedura riconosce lo stato "terminata" della precedente richiesta. In tale situazione, il nuovo modulo è abilitato a partire dal 1° luglio 2025.
  • Compilazione della richiesta: occorre confermare il possesso dei requisiti, aggiornare i dati personali (inclusi recapiti email e telefonici) e inserire eventuali nuove certificazioni relative allo stato di svantaggio. Nel caso in cui la condizione dichiarata nella domanda precedente sia rimasta invariata e la certificazione abbia ancora validità, è sufficiente riproporla; altrimenti, la certificazione va aggiornata.
  • Invio della domanda: una volta completata la procedura, si riceve una notifica di avvenuta ricezione tramite la piattaforma INPS. In caso di accoglimento, viene riconosciuta la continuità nell’assegnazione dell'assegno dal mese successivo alla richiesta.
Bisogna prestare attenzione all’obbligo di sottoscrizione o aggiornamento del Patto di Attivazione Digitale (PAD), se richiesto dal sistema sulla base delle condizioni del nucleo familiare.
FASE DESCRIZIONE
Accesso telematico Accesso al portale INPS e verifica dei prerequisiti
Compilazione Aggiornamento dati e caricamento della documentazione necessaria
Invio Trasmissione della domanda ed eventuale supporto di CAF/Patronato
Esito Notifica e avvio dell’erogazione in caso di accoglimento

Tali passaggi vanno rispettati con attenzione per evitare sospensioni o richieste integrative da parte dell’ente erogatore.

Patto di Attivazione Digitale (PAD) e ruolo dei Servizi Sociali

Il Patto di Attivazione Digitale (PAD) rappresenta un elemento imprescindibile per il rinnovo del reddito di inclusione. Si tratta di un accordo vincolante che determina l’avvio o la prosecuzione del percorso di inclusione e attivazione sociale del nucleo beneficiario.

Nei casi di nucleo invariato, il PAD già sottoscritto resta valido e non è necessario procedere a una nuova firma, fatta salva la facoltà di aggiornarlo in caso di cambiamenti di contatto o di volontà del nucleo stesso.

Per le domande presentate da diversi membri dello stesso gruppo familiare senza variazioni sostanziali, il sistema riconosce la validità della precedente sottoscrizione e la decorrenza del rinnovo dalla data della nuova domanda.

La normativa prevede che entro 120 giorni dalla presentazione della richiesta di rinnovo, o dalla firma del PAD in caso di nuclei modificati, il nucleo familiare sia tenuto a svolgere un incontro con i servizi sociali territoriali.

  • Obbligatorietà dell’incontro con i servizi sociali per tutti, inclusi coloro che in precedenza erano stati esonerati.
  • Previsione di soluzioni alternative per chi presenta impedimenti oggettivi: videochiamate, visite domiciliari o altre modalità decise dal case manager.
  • Sospensione del beneficio in caso di mancato incontro entro i termini stabiliti. La ripresa dei pagamenti è subordinata alla segnalazione di avvenuto colloquio entro il 20 del mese successivo alla sospensione.
I servizi sociali svolgono il compito di valutare e confermare i requisiti dichiarati, supportando i beneficiari nella gestione del percorso di inclusione sociale e lavorativa. La collaborazione con gli operatori deputati rappresenta una garanzia di supervisionata efficacia dell’intervento.

Gestione dei nuclei familiari variati e obblighi documentali

Un aspetto tecnico rilevante riguarda la gestione delle domande presentate da nuclei non più identici a quelli della precedente erogazione. Le famiglie in cui sono avvenute variazioni (esempio: nascita, decesso, ingresso di nuovi componenti) devono seguire una procedura più articolata perchè il beneficio venga correttamente attribuito sulla base della nuova composizione familiare.

  • Nuova iscrizione al Sistema SIISL: il portale richiede la creazione di una nuova anagrafica aggiornata per il nucleo modificato.
  • Obbligo di sottoscrizione di un nuovo PAD, riferito al nuovo assetto familiare.
  • Necessità di allegare o aggiornare la documentazione attestante la condizione di svantaggio, se presente, e le certificazioni relative ai beneficiari della misura.
  • L’aggiornamento di indirizzi email o numeri di telefono deve essere comunicato contestualmente nell’area personale INPS e sulla piattaforma SIISL, per garantire la ricezione delle notifiche e delle comunicazioni utili.

 

 

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