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Rinnovo contratto enti locali e Comuni 2024-2025, riprese con più forza le trattative dopo la firma dell CCNL per PA centrale

di Marianna Quatraro pubblicato il
rinnovo enti locali

Dagli aumenti degli stipendi, alle promozioni per valutazione ed esperienza ad agevolazioni per i dipendenti vicini alla pensione: riprendono le trattative per il rinnovo del Ccnl Funzioni locali

Riprendono le trattative per il rinnovo del contratto delle Funzioni Locali per i dipendenti degli enti locali e comunali e, al momento, sono state presentate le proposte di aumenti retributivi da parte dell’Aran.

Ma ci sono anche altre misure per i dipendenti su cui decidere. Il prossimo tavolo è stato fissato per il 2 dicembre. Vediamo quali sono le ultime novità discusse.

  • Gli aumenti degli stipendi per i dipendenti comunali, di quanto saranno con il rinnovo del Ccnl
  • Le ulteriori misure in discussione

Gli aumenti degli stipendi per i dipendenti comunali, di quanto saranno con il rinnovo del Ccnl

L’Aran, l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni che tratta per il governo, ha illustrato quelli che potrebbero essere gli aumenti per il personale: si parla di un aumento medio mensile per i dipendenti comunali di 128 euro lordi. 

Entrando più nello specifico, si calcolerebbe un aumento di 111,45 euro per l’area degli operatori, di 116,03 euro per gli operatori esperti, di 130,41 euro per gli istruttori e di 141,5 euro per i funzionari e per le elevate qualifiche. 

Rispetto alle risorse a disposizione, resterebbero 8 euro da destinare eventualmente a istituti della parte normativa che comportano un aumento di costi.

Inoltre, anche per i dipendenti delle Funzioni centrali e i dipendenti comunali, la Manovra ha stanziato un ulteriore 0,22% di aumento per rifinanziare i fondi della contrattazione integrativa. 

Per le posizioni organizzative assegnate ai funzionari, poi, la retribuzione aggiuntiva annua riconosciuta sale da 18 mila a 22 mila euro.

Le ulteriori misure in discussione

E’ stato poi proposto l’allungamento fino alla fine del 2026 delle progressioni verticali in deroga ai titoli di studio.

Ciò significa che per altri due anni le promozioni potranno avvenire solo in base all’esperienza maturata e alle valutazioni ricevute dai propri dirigenti. 

Sono previste anche agevolazioni per i lavoratori più vicini alla pensione. 

Nulla è stato, invece, al momento proposto per la settimana corta di quattro giorni lavorativi su base volontaria e a parità di stipendio, che secondo il presidente dell’Aran Naddeo rappresenta un perfetto tassello di flessibilità nell’ambito della gestione del rapporto di lavoro per le P.A., e per il pagamento dei buoni pasto anche per chi lavora in smart working, in allineamento con quanto deciso per gli statali delle Funzioni centrali. Ma, probabilmente, queste proposte saranno avanzate più avanti.

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