Come proseguono le trattative di rinnovo per il Contratto della Scuola e cosa cambierà con la nuova riforma sia per i docenti che per gli studenti
Come proseguono le trattative di rinnovo per il Contratto della Scuola e quali novità si attendono dalla riforma? Sembrano bloccate le trattative per il rinnovo del contratto della Scuola 2022-2024 e continua lo scontro tra sindacati e Aran, soprattutto sulla questione degli aumenti retributivi.
Nel frattempo, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, continua a rilanciare sulla sua riforma della scuola, definendo le diverse novità che dovrebbero a breve interessare docenti e studenti. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.
L’Aran ha proposto un incremento di 150 euro lordi al mese per gli insegnanti della scuola, di 142 euro per quelli universitari, di 211 euro per la ricerca e di 130 per il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario).
I sindacati non accettano, però, queste cifra, sostenendo che si tratti di aumenti del tutto inadeguati rispetto all’inflazione e alla perdita di potere d’acquisto subita negli ultimi anni.
L’obiettivo è quello di adeguare le retribuzioni dei docenti italiani ai parametri europei, prevedendo una rimodulazione degli attuali scatti di anzianità per raggiungere il livello stipendiale massimo al 25esimo anno, come accade in Europa, e non al 35esimo come, invece, avviene attualmente nel nostro Paese.
Tra le altre richieste presentate dai sindacati per un giusto rinnovo contrattuale ci sono anche:
Sono state, infatti, pubblicate le Nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025, che presentano le nuove linee guida per le scuole materne, elementari e medie.
I punti principali previsti riguardano:
Il primo anno dovrà introdurre l’alunno alla disciplina attraverso lo studio di testi classici come la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea; il secondo anno sarà interamente dedicato alla storia d’Italia e la sua costituzione come nazione nel periodo risorgimentale, con abbozzi di educazione civile; dal terzo al quinto anno, infine, lo spazio dedicato alla preistoria e alle società orientali viene ridotto all’osso e l’insegnamento si concentrerà prevalentemente sulle grandi vicende della storia greca e romana.
Alle scuole medie, invece, si partirà da Carlo Magno per arrivare a Mani Pulite.