Ritardi, scioperi annunciati o imprevisti e disservizi stanno segnando la consegna dei pacchi natalizi. Analizziamo cause, impatti sui corrieri principali, esperienze dei clienti, diritti dei consumatori e possibili soluzioni.
La stagione natalizia rappresenta ogni anno, e quest'anno 2025 non fa differenza, anzi... un banco di prova per il sistema logistico italiano. L'aumento delle spedizioni online, i volumi eccezionali di acquisti e la necessità di rispettare scadenze molto strette rendono estremamente delicata la gestione delle consegne durante le festività. In questo scenario, l’efficienza dei corrieri e la capacità di rispondere alle aspettative dei consumatori vengono messe sotto pressione come mai nel resto dell’anno.
I ritardi nei recapiti, le consegne mancate e la perdita di pacchi non sono episodi isolati, ma una realtà diffusa che, nelle ultime settimane, ha interessato principalmente i servizi di corriere espresso. Questo problema risulta particolarmente evidente alla luce delle numerose segnalazioni di utenti costretti ad attendere giorni o anche settimane per ricevere regali destinati a parenti e amici. Oltre al disagio materiale, ciò alimenta senso di sfiducia e aspettative tradite nei confronti delle aziende di trasporto.
Il periodo delle festività accentua criticità strutturali che affliggono da anni molti operatori della logistica. Durante il mese di dicembre 2025, scioperi organizzati da sigle sindacali nazionali e agitazioni improvvise hanno pesantemente rallentato il flusso delle spedizioni, provocando impatti a catena su tutto il sistema di consegna pacchi.
Secondo quanto emerge dalle testimonianze e dai comunicati delle aziende di trasporto, non tutti gli scioperi vengono dichiarati con largo anticipo o pubblicizzati in modo trasparente. Alcune mobilitazioni rimangono circoscritte a singoli magazzini, hub, città o regioni, difficili da monitorare in tempo reale per i destinatari finali. Questo aspetto contribuisce a rendere caotica la già complessa gestione dei volumi tipica delle festività.
L'impatto complessivo degli scioperi coinvolge l'intera filiera: dal personale della logistica ai destinatari, passando per esercenti e negozi online, con effetti tangibili e intangibili sulla fiducia nel commercio elettronico.
I racconti e le recensioni online degli utenti forniscono una fotografia dettagliata del disagio vissuto da chi si trova ad attendere pacchi durante il periodo natalizio. Molte testimonianze evidenziano non solo il semplice rinvio delle date di recapito, ma anche la mancanza di comunicazione tempestiva, lo smarrimento delle spedizioni e l’incapacità da parte di alcuni operatori di offrire soluzioni o chiarezza sulle tempistiche effettive.
Sui social network e nei portali di recensioni si moltiplicano i casi di pacchi fermi nei centri di smistamento per settimane, a volte senza la possibilità di conoscere la posizione esatta dell’oggetto o la data prevista di arrivo. Alcuni consumatori denunciano addirittura l’assenza di qualsiasi tentativo di consegna, con corrieri che riportano la merce in magazzino senza aver realmente raggiunto il domicilio.
Negli ultimi mesi alcuni utenti hanno inoltre riscontrato perdita di merce o danni ai pacchi, senza riuscire a ottenere indennizzi soddisfacenti. Il senso di frustrazione che ne deriva è alimentato dall’atteggiamento percepito come poco collaborativo da parte delle aziende di trasporto, soprattutto quando la pressione dei volumi natalizi esaspera i limiti strutturali dell’assistenza clienti.
La molteplicità delle disavventure raccontate, l’assenza di risposte chiare e i tempi prolungati di attesa contribuiscono ad accrescere l’insoddisfazione e una crescente sfiducia nei confronti dell’affidabilità delle spedizioni natalizie.
L’analisi delle cause profonde delle mobilitazioni sindacali che hanno colpito grandi operatori del settore evidenzia come la situazione attuale sia il risultato di un sistema logorato dalla gestione tramite subappalti, uso massiccio di manodopera esterna e condizioni di lavoro precarie in molti magazzini.
Secondo i rappresentanti sindacali delle principali sigle, il ripetersi dei cambi di appalto nei servizi di consegna e facchinaggio ha minato la stabilità lavorativa di migliaia di addetti. Nel caso di GLS, ad esempio, nei mesi scorsi si sono riscontrati continui avvicendamenti tra aziende appaltatrici (fino a 39 cambi in due mesi), con effetti diretti sull’azzeramento di ferie, permessi e trattamento di fine rapporto, ed effetti negativi anche sull’anzianità di servizio ai fini pensionistici.
Questa realtà, unita all’aumento delle richieste di produttività senza pari incremento delle tutele, ha portato a numerosi scioperi anche "a chiamata" o localizzati, spesso spontanei e con comunicazione minima verso il pubblico. Le principali rivendicazioni riguardano:
Le mobilitazioni del personale logistico non sono quindi semplicemente un ostacolo alla consegna dei pacchi natalizi, ma rappresentano il sintomo di un sistema che fatica a riconoscere e valorizzare il lavoro di chi ne costituisce la spina dorsale, riverberando i suoi problemi su tutta la filiera distributiva.
L’intensificarsi della pressione sulle reti di trasporto coinvolge tutti i maggiori operatori del settore, seppure con modalità e livelli di criticità diversi. Di seguito, una sintesi dell’impatto osservato su GLS, UPS e Poste Italiane nei giorni più impegnativi della stagione natalizia:
| Operatore | Tipologia di disservizio | Punti critici |
| GLS | Prolungati ritardi e blocchi nelle consegne, specialmente nelle sedi coinvolte da scioperi | Cambi appalto frequenti, scioperi ripetuti, informazioni poco trasparenti verso i clienti |
| UPS | Difficoltà nell’aggiornamento tracciatura, rinvii continui date di consegna, ricorso massivo a punti di ritiro | Gestione controversa delle notifiche di tentativi di consegna, assistenza clienti percepita come inefficace |
| Poste Italiane | Tempi dilatati, rischio di smarrimento spedizioni, problematiche nel recupero di oggetti di valore | Mancanza di chiarezza sulle tempistiche, difficoltà ad ottenere rimborsi e informazioni sulle pratiche in corso |
Anche Bartolini, sta riscontrando, infine, diversi ritardi per scioperi improvvisati in diversi hub e centri di consegna soprattutto nel nord di Italia
Le segnalazioni raccolte mostrano come, nei giorni di maggiore traffico, tutti i vettori si trovino a dover gestire un mix di fattori critici, legati tanto a scioperi quanto a limiti infrastrutturali, errori gestionali e carenza di personale. Risulta particolarmente penalizzante per i consumatori il sovrapporsi di disservizi strutturali con eventi imprevedibili come agitazioni sindacali localizzate.
La diversità nelle modalità di gestione delle criticità e nella qualità della comunicazione ai clienti influisce notevolmente sulla percezione dell’affidabilità di ciascun operatore.
Durante i periodi di massimo carico lavorativo, il servizio di assistenza clienti delle aziende di consegna viene sollecitato da un numero straordinario di richieste. I consumatori incontrano frequentemente difficoltà a ottenere risposte tempestive e precise.
Le principali criticità nella gestione assistenziale riguardano:
Un elemento ulteriore è rappresentato dal ritardo nelle risposte ai reclami e dalla gestione molto lunga delle pratiche di rimborso. I destinatari che hanno bisogno di assistenza urgente restano spesso privi di supporto sia in fase preventiva, sia a problema già manifestato.
Per aumentare la fiducia degli utenti, l’assistenza dovrebbe puntare ad una comunicazione trasparente, all’attivazione di canali prioritari nei periodi di picco e all’impiego di personale competente e ben formato, anche in outsourcing.
Di fronte a una spedizione problematica, i diritti degli utenti sono tutelati da normative nazionali, come il Codice del Consumo, e da regolamentazioni specifiche in tema di contratti di spedizione. Conoscere le procedure e le opzioni a disposizione è essenziale per esercitare un controllo effettivo sulla situazione:
Una maggiore consapevolezza dei propri diritti, associata a una comunicazione tempestiva e precisa con i servizi di assistenza, consente all’utente di difendere con più efficacia le proprie ragioni e ridurre l’impatto delle criticità tipiche del periodo natalizio.