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Rottamazione quinquies, meno beneficiari e cartelle incluse. Più limiti per mancanza di fondi in manovra finanziaria

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Ancora modifiche e nuovi limiti all'attuazione eventuale della rottamazione quinquies nella Manovra Finanziaria 2026: le ultime novità

L’attuale scenario fiscale italiano sta vivendo una profonda trasformazione: la proposta di rottamazione quinquies limitata a cartelle fino a giugno 2023 emerge come risposta efficace alle necessità di bilancio della prossima manovra finanziaria.

Questa nuova forma di definizione agevolata delle cartelle esattoriali si inserisce all’interno delle strategie di alleggerimento fiscale promosse dal governo, distinguendosi nettamente dalle precedenti sanatorie sia per la platea dei beneficiari, sia per il perimetro dei carichi ammessi. La principale novità riguarda la decisione di ripensare i criteri di accesso alle sanatorie, introducendo tetti temporali stringenti e nuove condizioni per l’ammissibilità. 

Cos'è la rottamazione quinquies e finalità

Con il termine rottamazione quinquies si indica la quinta edizione della definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo, un percorso già battuto in passato con le varianti "quater", "ter" e precedenti. La nuova edizione, attualmente in discussione in Parlamento, rappresenta una risposta alle difficoltà economiche vissute da ampie fasce della popolazione, in particolare da quei contribuenti che lamentano esposizioni fiscali di entità rilevante o che attraversano fasi di vulnerabilità reddituale. 

La normativa prevede la possibilità di estinguere debiti derivanti da cartelle esattoriali inviando all’ADER (Agenzia delle Entrate-Riscossione) una manifestazione di adesione alle condizioni stabilite dal legislatore. L’obiettivo prioritario è quello di agevolare i pagamenti, riducendo drasticamente l’onere di interessi e sanzioni e favorendo al contempo il recupero di crediti difficilmente esigibili da parte dello Stato. Il quadro di riferimento normativo si collega direttamente ai provvedimenti della Legge di Bilancio e ai decreti attuativi, con continui richiami alle direttive in materia di equità fiscale e sostenibilità finanziaria.

Cartelle esattoriali incluse: quali debiti possono essere sanati

Le cartelle esattoriali interessati dalla nuova rottamazione quinquies sarebbero quelle affidate all'Agenzia delle Entrate dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, escludendo dunque tutte le altre inizialmente proposte fino al 31 dicembre 2023. Dunque, per riassumere, la rottamazione quinquies interesserebbe:

  • Debiti fiscali: rientrano le somme dovute a titolo di IRPEF, IVA, imposte regionali e altre entrate erariali se già affidate a riscossione nel periodo indicato.
  • Multe, bollo auto e tributi locali: sono previste regole estensive che consentono di saldare pendenze legate a IMU, Tari e ulteriori imposte patrimoniali comunali, a condizione che il carico sia gestito dall’ADER.
  • Debiti INPS: possono essere oggetto di sanatoria anche i contributi previdenziali non versati, rilevanti ai fini pensionistici, sempre all’interno della finestra temporale stabilita.
Per i debiti rientranti nella sanatoria, il contribuente avrà la scelta tra un versamento unico o il pagamento dilazionato in massimo 18 rate mensili o trimestrali. Precisiamo che la misura non cancella il debito principale ma agevola il saldo mediante l’annullamento di interessi di mora e sanzioni.

Limiti e novità della rottamazione quinquies: meno beneficiari e maggiori restrizioni

L’edizione quinquies della sanatoria si caratterizza per restrizioni e condizioni più rigorose rispetto al passato. Oltre al limite temporale già menzionato per individuare i debiti rottamabili, emergono nuove soglie e filtri all’accesso. Da un lato, la platea dei beneficiari sarà circoscritta soprattutto in funzione della situazione economica e patrimoniale del debitore, con particolare attenzione a chi dimostra effettiva difficoltà nel sostenere il carico fiscale. 

Dall’altro, la misura esclude chi in passato ha già aderito a rottamazioni senza completare i versamenti richiesti. Inoltre, il requisito dell’ISEE è tra i parametri considerati in fase di predisposizione della bozza normativa, con possibili soglie che distinguano tra grandi e piccoli debitori. 

I beneficiari della nuova rottamazione saranno individuati secondo criteri di selezione economico-patrimoniale, predisposti per concentrare l’effetto della sanatoria verso i soggetti che realmente necessitano di un sostegno fiscale. La presenza di ISEE inferiore a soglie stabilite o la sussistenza di debiti complessivi di importi sotto un certo livello sono parametri valutati per includere o meno il contribuente nella platea dei beneficiari. 

Le nuove restrizioni si spiegano con la necessità di preservare l’equilibrio della finanza pubblica considerando le scarse risorse economiche disponibili. Il rischio, senza queste limitazioni, sarebbe quello di aprire squilibri nei bilanci statali, riducendo la capacità di investimento in servizi pubblici essenziali. 

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