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Scadenze fiscali 2026: calendario e date tasse, 730, dichiarazione dei redditi, iva, Imu, tari e altri adempimenti

di Marianna Quatraro pubblicato il
calenndario fiscale 2026

Il 2026 porta un fitto calendario di scadenze fiscali tra dichiarazioni, tasse e adempimenti. Organizzare al meglio questi appuntamenti evita errori, sanzioni e consente una gestione più efficiente delle risorse.

Gestire con precisione le numerose scadenze fiscali durante il 2026 è un aspetto prioritario per cittadini, professionisti e imprese. L’impatto delle date previste per gli adempimenti tributari non si limita alla mera burocrazia: una corretta organizzazione consente di prevenire errori, ritardi e il rischio di sanzioni, mantenendo in equilibrio la situazione finanziaria e amministrativa. 

Calendario delle scadenze fiscali mese per mese: principali tasse, adempimenti e versamenti

Nel 2026 il calendario fiscale presenta appuntamenti distribuiti in tutti i mesi, spesso con date fisse e in alcuni casi variabili a seconda della tipologia di contribuente e dei regimi adottati. Il rispetto di queste scadenze va oltre l’obbligo formale: consente una programmazione consapevole sia per privati sia per realtà aziendali, evitando carichi finanziari non previsti.

Le principali imposte e contributi da monitorare includono:

  • IVA mensile, trimestrale e relativa dichiarazione annuale
  • IRPEF, addizionali regionali e comunali
  • IMU (Imposta Municipale Unica) e TARI (Tassa Rifiuti)
  • Dichiarazione dei redditi, Modello 730 e Redditi PF
  • TARI, bollo auto, canone TV e altri adempimenti specifici
Essenziale è il coordinamento tra diversi obblighi: molti soggetti sono chiamati, nello stesso mese, a gestire versamenti di ritenute, contributi previdenziali e ulteriori comunicazioni. Il quadro seguente dettaglia per trimestre le date da segnare nel proprio prospetto di lavoro per il 2026.

Gennaio 2026: IVA, ritenute, contributi e adempimenti di inizio anno

Il primo mese dell’anno è storicamente caratterizzato da un’elevata concentrazione di adempimenti.

  • 15 gennaio: scadenza per l’annotazione dei corrispettivi mensili da parte delle associazioni sportive dilettantistiche e delle organizzazioni in regime agevolato; emissione e registrazione fatture differite relative alle consegne di dicembre 2025; eventuali rettifiche di documenti pregressi.
  • 16 gennaio: giornata chiave per la liquidazione e il versamento IVA di dicembre 2025 (per contribuenti mensili); pagamento ritenute IRPEF su stipendi, compensi di lavoro autonomo e provvigioni riferite allo stesso periodo; versamento contributi INPS per lavoratori dipendenti; adempimenti destinati ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS; versamenti legati a locazioni brevi e Tobin Tax. Inoltre, occorre presentare il modello 770 semplificato per dichiarazioni residue.
  • 20 gennaio: comunicazioni relative al canone TV per le imprese elettriche da inviare in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
  • 26 gennaio: scadenza per la trasmissione degli elenchi Intrastat (cessioni/acquisti intracomunitari e prestazioni di servizi con soggetti UE), sia per i resoconti mensili sia trimestrali riferiti a dicembre 2025 o all’ultimo trimestre concluso.
  • 31 gennaio: invio delle dichiarazioni di non detenzione del canone RAI, telematicamente per chi non possiede un apparecchio TV; termine per la dichiarazione e versamento IVA IOSS, bollo auto, aggiornamento e stampa del Libro Unico del Lavoro relativi ai periodi precedenti; presentazione domande di Cassa Integrazione per eventi non evitabili.
  • Per operatori in regime forfettario, periodo utile per richiedere la riduzione del 35% dei contributi INPS (fino a 28 febbraio).
Gennaio richiede precisione assoluta: l’accesso a sistemi gestionali, la verifica dei modelli F24 e l’organizzazione di una checklist dettagliata (suddivisa per IVA, contributi, canone TV, Intrastat ecc.) risultano determinanti. Una pianificazione ordinata riduce drasticamente la possibilità di incorrere in sanzioni e permette di iniziare l’anno amministrativo in modo efficiente.

Febbraio–Aprile 2026: IMU, TARI, dichiarazione dei redditi e pagamenti rateali

Il periodo che va da febbraio ad aprile registra il passaggio da impegni legati al periodo iniziale dell’anno all’avvio della stagione per le dichiarazioni annuali e i primi pagamenti rateali.

  • Febbraio: prosegue la possibilità, per artigiani e commercianti in regime forfettario, di formalizzare la richiesta per la riduzione contributiva INPS entro il 28. Resta l’obbligo di versamento IVA/Dichiarazione annuale per i contribuenti mensili trimestrali.
  • Marzo: avvio delle scadenze per la dichiarazione dei redditi precompilata per alcuni soggetti e adempimenti relativi ai sostituti d’imposta. Aggiornamento e trasmissione dati relativi a eventuali detrazioni fiscali in vista della quarta rata di acconti IRPEF, laddove prevista.
  • Aprile: termine ordinario per la presentazione della dichiarazione dei redditi riferita al 2025, trasmissione telematica dei modelli dichiarativi e avvio del pagamento delle imposte sui redditi per chi ha optato per la rateizzazione. In alcune città, cade la data per l’acconto IMU/TARI per immobili adibiti a uso diverso dall’abitazione principale.
Questi mesi sono caratterizzati dalla necessità di un attento coordinamento tra la gestione degli adempimenti ricorrenti e la pianificazione delle dichiarazioni e dei versamenti periodici.

Maggio–Agosto 2026: scadenze estive, saldo e acconto imposte sui redditi, 730 e altri adempimenti

Con l’arrivo dell’estate le attività dichiarative entrano nel vivo, destinate a famiglie, aziende e professionisti.

  • Fine maggio–giugno: presentazione del modello 730/2026, pagamento saldo e primo acconto IRPEF, addizionali e imposte sostitutive relative ai redditi conseguiti nel 2025. Termine per la definizione o il ravvedimento delle imposte dichiarate negli anni precedenti.
  • 16 giugno: pagamento della prima rata IMU per gli immobili soggetti, con possibili deroghe comunali. Scadenza anche per il saldo e acconto di imposte derivate da dichiarazione dei redditi.
  • Luglio: versamento delle imposte con maggiorazione per chi ha optato per la rateizzazione a partire dal mese precedente; trasmissione definitiva delle dichiarazioni 730 per i contribuenti assistiti e datori di lavoro. Comunicazioni annuali di dati rilevanti ai fini delle detrazioni o dell’accesso a benefici fiscali.
  • Agosto: gestione delle scadenze sospese per ferie, secondo le eventuali proroghe stabilite dalla normativa vigente, con versamenti e invii telematici che riprendono a fine mese.
La fase estiva permette, ove previsto, di accedere a rateizzazioni e ravvedimenti per imposte non saldate, favorendo una gestione flessibile delle disponibilità finanziarie.

Settembre–Dicembre 2026: IMU, TARI e ultime scadenze fiscali dell’anno

L’ultima parte dell’anno segna il completamento degli adempimenti pianificati e introduce le scadenze per i tributi locali.

  • Settembre: termine di ripresa per le scadenze sospese durante il periodo estivo; pagamento di eventuali rate residue di imposte rateizzate.
  • Ottobre: invio/integrazione di modelli dichiarativi e segnalazione di eventuali rettifiche ai dati IRPEF; trasmissione dichiarazione per imposte sostitutive.
  • Novembre: verifica e saldo di imposte locali (TARI - tassa rifiuti) e acconti IMU per immobili strumentali e seconde case.
  • 16 dicembre: seconda rata IMU per le unità immobiliari soggette all’imposta. Chiusura degli adempimenti per imposte residuali e altri tributi minori (es. bollo auto per chi ha la scadenza in questo mese).
  • 31 dicembre: scadenza ultime comunicazioni e adempimenti sostitutivi previsti dalla normativa per il 2026 (ad esempio ravvedimenti, invio comunicazioni ai fini ISEE o dichiarazioni integrative).
La corretta gestione e archiviazione della documentazione a fine anno facilita monitoraggi futuri e riduce la possibilità di contenzioso con l’Amministrazione Finanziaria.

Errori frequenti e sanzioni: come evitarli e ravvedimento operoso

L’omissione o il ritardo nei versamenti rappresenta una delle cause più comuni di sanzione amministrativa. Le sanzioni possono variare in base al tipo di violazione (dichiarazione omessa, tardiva, errata, versamento insufficiente) e sono incrementate dalla presenza di recidiva o reiterazioni.

I principali errori riscontrati includono:

  • Omissione di un adempimento per dimenticanza
  • Disallineamento tra dati fiscali e contabili
  • Mancata conoscenza di variazioni normative e scadenze straordinarie
Al fine di ridurre gli oneri e le sanzioni, la normativa italiana (art. 13 D.Lgs. n. 472/1997) prevede il ravvedimento operoso che consente di regolarizzare spontaneamente violazioni, beneficiando di una riduzione delle sanzioni proporzionale al tempo trascorso dalla scadenza.

Si consiglia sempre di conservare ogni documentazione attestante invii e pagamenti, mantenere un costante aggiornamento tramite professionisti e consultare le comunicazioni periodiche dell’Agenzia delle Entrate.