Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Screenshot di messaggi su WhatsApp valgono come prova in un contenzioso? O si possono disconoscere?

di Marianna Quatraro pubblicato il
Disconoscimento screenshot

Gli screenshot di WhatsApp possono essere usati come prova in tribunale ma sono contestabili. Quando sono validi, come possono essere disconosciuti e cosa dice la legge al riguardo

Nell'ambito delle controversie civili e penali, gli screenshot di messaggi su WhatsApp rappresentano una prova documentale sempre più utilizzata. Tuttavia, il loro valore probatorio può essere riconosciuto solo se rispettano determinati criteri di autenticità e integrità.

Screenshot di WhatsApp come prova, cosa dice l'articolo 2712 del Codice Civile

Gli screenshot di WhatsApp rientrano tra le riproduzioni meccaniche di cui all'articolo 2712 del Codice Civile. Questa normativa stabilisce che tali riproduzioni, tra cui fotografie, registrazioni e appunto screenshot, possono costituire piena prova dei fatti che rappresentano. Tuttavia, ciò è subordinato alla condizione che la loro veridicità non venga formalmente contestata dalla parte contro cui sono utilizzati.

Nell'ambito processuale, gli screenshot possono documentare dialoghi, date, orari o contenuti rilevanti a supporto di una tesi legale. Basta una riproduzione fedele per dimostrarne l’attendibilità, senza necessità di autenticazione preliminare o di perizie, a meno che non venga sollevato un disconoscimento. In caso contrario, sono considerati una rappresentazione diretta dei fatti.

Nel caso in cui venga avanzato un disconoscimento, l'onere probatorio si sposta su chi produce lo screenshot, che deve validarne l'autenticità. Questo processo può prevedere strumenti come la copia forense del dispositivo da cui il messaggio è stato estratto o altre evidenze che confermino l'originalità e l'integrità del contenuto. Perizia tecnica e accertamenti rispondono alla necessità di identificare potenziali manipolazioni o alterazioni dei dati.

Ogni screenshot deve inoltre rispettare requisiti di trasparenza e tracciabilità per essere considerato documento valido. Il contenuto deve essere riconducibile in maniera certa al mittente o destinatario coinvolto, e la conversazione deve essere presentata in forma completa per evitare interpretazioni parziali o distorte. 

Il disconoscimento degli screenshot, significato e modalità

Il disconoscimento degli screenshot costituisce un atto formale con cui una parte contesta la veridicità, l'autenticità o la conformità di uno screenshot presentato come prova nel processo. Per essere efficace, il disconoscimento deve rispettare alcuni criteri:

  • Chiarezza: è necessario dichiarare esplicitamente che si sta contestando il documento.
  • Circostanza: bisogna specificare i motivi della contestazione, indicando quali aspetti dello screenshot risultano falsi, incompleti o manipolati.
  • Esplicitezza: non sono ammesse contestazioni generiche; occorre descrivere nel dettaglio le presunte irregolarità.
  • Tempestività: il disconoscimento deve essere effettuato al primo atto utile nel processo, come nelle fasi preliminari dedicate alla valutazione delle prove.
Se il disconoscimento soddisfa questi requisiti, lo screenshot non potrà essere automaticamente considerato prova valida. Il giudice può richiedere ulteriori accertamenti, come una perizia tecnica sul dispositivo da cui proviene la conversazione o l'esame di prove alternative. Sono inoltre rilevanti elementi concreti che supportino la contestazione, come la presentazione della conversazione originale per dimostrare eventuali omissioni o alterazioni.
Leggi anche