Quali sono i motivi per cui le pensioni del mese di marzo risultano effettivamente più basse di quelle dei mesi precedenti
Le pensioni di marzo saranno davvero tutte più basse? E’ già disponibile sul sito dell’Inps il cedolino della pensione di marzo 2025, che, come ogni mese, riporta l’importo esatto accreditato e l’eventuale presenza di trattenute o aumenti. Cerchiamo di seguito di fare chiarezza sui trattamenti di marzo.
Sulle pensioni si pagano, infatti, le imposte sui redditi: l’Irpef e le addizionali sono le trattenute che vengono mensilmente applicate dall’Inps in quanto sostituto d’imposta del pensionato.
Mentre sui trattamenti mensili si calcolano l’Irpef e le addizionali comunali già dai mesi di gennaio e febbraio, dal mese di marzo si inizia a pagare l’addizionale comunale in acconto per il 2025. Il pagamento viene trattenuto fino a novembre.
Generalmente, l'imposta da pagare sarà tra gli 8-20 euro in base alle decisioni dei singoli Comuni.
L’inizio del pagamento dell’addizionale comunale in acconto per il nuovo anno è, dunque, il motivo per cui i pensionati prenderanno un importo di pensione inferiore a marzo.
A marzo cambiano anche i giorni di pagamento delle pensioni che non vengono accreditate il primo giorno del mese a tutti, cadendo di sabato e il 2 di domenica. Ciò significa che bisognerà aspettare fino a lunedì 3 marzo.
In particolare, le date di pagamento delle pensioni di marzo 2025 sono le seguenti:
Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario deve scegliere una modalità alternativa di pagamento e comunicarla all’Inps.