Quali sono le prove che possono dimostrare se un trasferimento di soldi una donazione in assenza di documentazione scritta: i chiarimenti
Se ricevo un bonifico senza causale, come faccio a capire se è un prestito da restituire o una donazione? Tra prestiti e donazioni sussistono diverse differenze, a partire dalla definizione di tali operazioni.
Se, infatti, un prestito è un finanziamento di denaro che un istituto di credito, o una società finanziaria, o un privato cittadino concede a un altro soggetto, la donazione è un contratto che permette ad un soggetto, per mero spirito di liberalità, di arricchirne un altro.
Per compiere ognuna delle due operazioni devono essere rispettate norme specifiche.
Quando si ricevono soldi, molto raramente non se ne conosce la provenienza. In genere, infatti, se un parente decide di farci un regalo ed effettua un bonifico con una determinata cifra da ‘donare’, deve riportare come causale ‘Regalia’, o ‘Regalo per… (per esempio compleanno, laurea, evento, ecc).
Quando, però, si ricevono soldi senza leggere alcuna specifica motivazione, ci si può chiederne la provenienza.
In realtà, la normativa in vigore non ammette la possibilità di trasferimento di soldi senza causaIe, cioè senza un titolo che giustifichi il movimento, perché il trasferimento di denaro deve sempre riportare una motivazione in modo da non incorrere in controlli e sanzioni.
Con l’ordinanza n. 15181/243 del 30 maggio 2024, la Corte di Cassazione ha chiaramente spiegato che se un bonifico per il trasferimento di denaro avviene senza alcuna causale e documentazione scritta che ne specifica il motivo, spetta a chi lo riceve dimostrare che si tratta di una donazione o, in alternativa, che si tratta di un prestito.
Per dimostrare che un bonifico ricevuto senza causale indica una donazione, l’unica prova che si può fornire, in assenza di apposita documentazione scritta che ne accerta la natura, è la presenza di terzi che testimonino che i rapporti tra le parti erano tali da poter decidere una donazione di soldi e non richiedere un accordo scritto.
Tale prova può valere, però, solo se la donazione di soldi è di una somma modesta.
Se, però, il versamento di soldi è avvenuto in contanti, la prova diventa più complessa da fornire e, nel caso in cui non dovessero sussisterne i presupposti, sarebbe più semplice desumere che il bonifico ricevuto derivi da un prestito.