La rimozione delle bambole gonfiabili da Shein imposta dall'Ue svela nuovi rischi legati ai prodotti online. Tra denunce, controlli europei e sanzioni, sotto osservazione finiscono sicurezza e conformit di Shein stesso, ma anche di altre piattaforme simili come Temu, Aliexpress e non solo
L’emergere del caso Shein e la commercializzazione in Europa di prodotti rischiosi, come le bambole gonfiabili dall’aspetto infantile, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia dei controlli sugli articoli proposti dalle grandi piattaforme di e-commerce.
Il blocco di queste vendite rappresenta soltanto la superficie di questioni più ampie relative alla responsabilità degli operatori digitali nella protezione dei consumatori e al rispetto delle normative europee in materia di sicurezza dei prodotti e tutela dei diritti umani.
La società cinese di commercio elettronico Shein è stata oggetto di una denuncia formale in Francia da parte della Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi (Dgccrf). L’indagine ha rivelato che la piattaforma vendeva bambole gonfiabili con sembianze infantili, accompagnate da descrizioni a sfondo sessuale, che configuravano una chiara rappresentazione inaccettabile e potenzialmente configurante materiale pedopornografico. La gravità della situazione è stata testimonianze anche dalla presenza di commenti lasciati da acquirenti e dalla totale assenza di barriere che impedissero l’accesso a questi oggetti da parte di minori.
Le autorità francesi hanno reagito segnalando tempestivamente i dettagli alla procura competente, sostenendo la necessità di una rimozione immediata delle pagine in questione e di una revisione della categoria di prodotti. La Dgccrf ha sottolineato l’assenza di filtri efficaci nella piattaforma che consentissero ai minori di evitare l’esposizione a contenuti di natura sessuale, aggravando il quadro delle responsabilità legali e morali di Shein.
Inoltre, è emerso un aspetto particolarmente allarmante: la vendita di tali prodotti non era isolata e si inseriva in un contesto già segnato da precedenti sanzioni per pratiche commerciali scorrette, come la comunicazione ingannevole sulle caratteristiche dei prodotti e violazioni sulle informazioni per i consumatori. La normativa francese prevede sanzioni molto severe per la diffusione di materiali pedopornografici, con pene detentive fino a sette anni e multe fino a 100.000 euro.
Le conseguenze legali per la piattaforma risultano pesanti anche in virtù delle sanzioni accumulate dall’inizio dell’anno, tra cui una somma complessiva di 191 milioni di euro per violazioni relative ai cookie, pubblicità ingannevoli, informazioni fuorvianti e mancata dichiarazione di materiali sintetici nei prodotti tessili.
Le istituzioni francesi, coordinate dalla Dgccrf, hanno disposto una rapida attivazione dei protocolli previsti in caso di individuazione di prodotti rischiosi sulle piattaforme digitali. Significativa è stata la richiesta di un intervento immediato per la rimozione delle pagine relative alle bambole gonfiabili di aspetto infantile, con l’obiettivo di prevenire l’ulteriore esposizione di utenti a contenuti dannosi.
L’episodio ha spinto anche organi europei ad avviare un monitoraggio rafforzato e ad allertare le analoghe autorità nazionali degli altri Stati membri, evidenziando la carenza di filtri automatici e di procedure efficaci nella verifica degli oggetti proposti online.
I responsabili europei per la sicurezza dei prodotti stanno coordinando azioni comuni sia di controllo sia informative verso i consumatori, sensibilizzando sulle minacce derivanti dall’acquisto su piattaforme che non garantiscono tracciabilità e sicurezza dei beni.
Tra le misure più richieste figurano:
In seguito alle segnalazioni e alla pressione mediatica e istituzionale, Shein ha comunicato di avere avviato una rimozione immediata delle inserzioni segnalate, assicurando che il team responsabile della governance del marketplace sta approfondendo le modalità con cui quei prodotti sono riusciti a eludere i sistemi di monitoraggio aziendali.
L’azienda ha dichiarato di effettuare una revisione interna dei meccanismi di controllo delle inserzioni, sia per quanto riguarda gli algoritmi di scansione preventiva sia per la supervisione manuale, con l’impegno a rimuovere tempestivamente eventuali articoli simili pubblicati da venditori terzi.
L’attenzione pubblica e normativa rivolta alle bambole gonfiabili rappresenta solo uno degli aspetti critici emersi nel monitoraggio delle piattaforme di vendita online. Shein, insieme ad altri operatori internazionali dell’e-commerce, è stato più volte richiamato per l’offerta di una vasta gamma di prodotti che non rispettano i requisiti di sicurezza e conformità imposti dalla regolamentazione europea.
Nel tempo, numerose categorie di prodotti sono finite sotto la lente d’ingrandimento delle autorità:
| Categoria Prodotto | Rischio segnalato | Sanzioni rilevate |
| Giochi per l’infanzia | Presenza di componenti pericolosi | Ritiro immediato e multe fino a 100.000 euro |
| Abbigliamento | Mancata etichettatura corretta | Sanzioni per informazioni fuorvianti |
| Dispositivi elettronici | Assenza di marcatura CE | Blocco degli articoli e sequestri |
La reiterazione di pratiche ritenute ingannevoli e la frequente violazione delle direttive di sicurezza europee hanno rappresentato nel corso del 2025 un punto critico per Shein, oggetto di numerose indagini e sanzioni amministrative a livello nazionale e continentale.
Le infrazioni maggiormente contestate alle piattaforme includono:
I fatti recenti hanno accelerato il dibattito europeo sulla necessità di rafforzare la normativa in materia di sicurezza e tracciabilità dei prodotti online. Tra le proposte in fase di valutazione da parte della Commissione europea e del Parlamento emergono alcune direttrici di intervento:
L’analisi delle opzioni in discussione indica che l’inasprimento della regolamentazione europea potrebbe comportare un aumento dei costi per le piattaforme come Shein, con riflessi potenzialmente anche sui prezzi finali al pubblico.