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Shein, bloccata vendita bambole gonfiabili da Ue. Ma solo la punta dell'iceberg di prodotti a rischio

di Marcello Tansini pubblicato il
blocco vendite shein

La rimozione delle bambole gonfiabili da Shein imposta dall'Ue svela nuovi rischi legati ai prodotti online. Tra denunce, controlli europei e sanzioni, sotto osservazione finiscono sicurezza e conformit di Shein stesso, ma anche di altre piattaforme simili come Temu, Aliexpress e non solo

L’emergere del caso Shein e la commercializzazione in Europa di prodotti rischiosi, come le bambole gonfiabili dall’aspetto infantile, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia dei controlli sugli articoli proposti dalle grandi piattaforme di e-commerce.

Il blocco di queste vendite rappresenta soltanto la superficie di questioni più ampie relative alla responsabilità degli operatori digitali nella protezione dei consumatori e al rispetto delle normative europee in materia di sicurezza dei prodotti e tutela dei diritti umani.

Denuncia contro Shein in Francia: dettagli e conseguenze legali

La società cinese di commercio elettronico Shein è stata oggetto di una denuncia formale in Francia da parte della Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi (Dgccrf). L’indagine ha rivelato che la piattaforma vendeva bambole gonfiabili con sembianze infantili, accompagnate da descrizioni a sfondo sessuale, che configuravano una chiara rappresentazione inaccettabile e potenzialmente configurante materiale pedopornografico. La gravità della situazione è stata testimonianze anche dalla presenza di commenti lasciati da acquirenti e dalla totale assenza di barriere che impedissero l’accesso a questi oggetti da parte di minori.

Le autorità francesi hanno reagito segnalando tempestivamente i dettagli alla procura competente, sostenendo la necessità di una rimozione immediata delle pagine in questione e di una revisione della categoria di prodotti. La Dgccrf ha sottolineato l’assenza di filtri efficaci nella piattaforma che consentissero ai minori di evitare l’esposizione a contenuti di natura sessuale, aggravando il quadro delle responsabilità legali e morali di Shein.

Inoltre, è emerso un aspetto particolarmente allarmante: la vendita di tali prodotti non era isolata e si inseriva in un contesto già segnato da precedenti sanzioni per pratiche commerciali scorrette, come la comunicazione ingannevole sulle caratteristiche dei prodotti e violazioni sulle informazioni per i consumatori. La normativa francese prevede sanzioni molto severe per la diffusione di materiali pedopornografici, con pene detentive fino a sette anni e multe fino a 100.000 euro.

Le conseguenze legali per la piattaforma risultano pesanti anche in virtù delle sanzioni accumulate dall’inizio dell’anno, tra cui una somma complessiva di 191 milioni di euro per violazioni relative ai cookie, pubblicità ingannevoli, informazioni fuorvianti e mancata dichiarazione di materiali sintetici nei prodotti tessili.

Le reazioni delle autorità francesi ed europee: misure e controlli sui prodotti online

Le istituzioni francesi, coordinate dalla Dgccrf, hanno disposto una rapida attivazione dei protocolli previsti in caso di individuazione di prodotti rischiosi sulle piattaforme digitali. Significativa è stata la richiesta di un intervento immediato per la rimozione delle pagine relative alle bambole gonfiabili di aspetto infantile, con l’obiettivo di prevenire l’ulteriore esposizione di utenti a contenuti dannosi.

L’episodio ha spinto anche organi europei ad avviare un monitoraggio rafforzato e ad allertare le analoghe autorità nazionali degli altri Stati membri, evidenziando la carenza di filtri automatici e di procedure efficaci nella verifica degli oggetti proposti online.

I responsabili europei per la sicurezza dei prodotti stanno coordinando azioni comuni sia di controllo sia informative verso i consumatori, sensibilizzando sulle minacce derivanti dall’acquisto su piattaforme che non garantiscono tracciabilità e sicurezza dei beni.

Tra le misure più richieste figurano:

  • Verifiche periodiche sulle categorie di prodotti considerati sensibili
  • Screening proattivo degli annunci da parte delle piattaforme
  • Collaborazione tra polizia postale e fornitori di servizi digitali per il contrasto ai materiali illeciti
L’agenzia europea per la sicurezza dei prodotti ha inoltre invitato i portali a migliorare i meccanismi di rilevamento automatico, adottando tecnologie che prevengano la messa in vendita di oggetti a rischio, anticipando le direttive in discussione al Parlamento europeo.

La risposta di Shein e le indagini sulla governance della piattaforma

In seguito alle segnalazioni e alla pressione mediatica e istituzionale, Shein ha comunicato di avere avviato una rimozione immediata delle inserzioni segnalate, assicurando che il team responsabile della governance del marketplace sta approfondendo le modalità con cui quei prodotti sono riusciti a eludere i sistemi di monitoraggio aziendali.

L’azienda ha dichiarato di effettuare una revisione interna dei meccanismi di controllo delle inserzioni, sia per quanto riguarda gli algoritmi di scansione preventiva sia per la supervisione manuale, con l’impegno a rimuovere tempestivamente eventuali articoli simili pubblicati da venditori terzi.

Oltre le bambole: l’iceberg dei prodotti a rischio su Shein e altre piattaforme

L’attenzione pubblica e normativa rivolta alle bambole gonfiabili rappresenta solo uno degli aspetti critici emersi nel monitoraggio delle piattaforme di vendita online. Shein, insieme ad altri operatori internazionali dell’e-commerce, è stato più volte richiamato per l’offerta di una vasta gamma di prodotti che non rispettano i requisiti di sicurezza e conformità imposti dalla regolamentazione europea.

Nel tempo, numerose categorie di prodotti sono finite sotto la lente d’ingrandimento delle autorità:

  • Giocattoli contenenti ftalati e sostanze tossiche oltre i limiti consentiti
  • Abbigliamento e calzature realizzati con fibre sintetiche non dichiarate
  • Dispositivi elettronici privi di marchio CE o guide all’uso sicure
  • Cosmetici e prodotti per la cura della persona senza tracciabilità degli ingredienti
  • Articoli per bambini, come seggiolini e accessori, con documentazione incompleta o test di sicurezza inadeguati
I dati raccolti dalle autorità di controllo francesi ed europee mostrano che la mancanza di verifica della conformità rappresenta una delle criticità più ricorrenti. I rischi, in termini di tutela della salute dei clienti, riguardano soprattutto minori, consumatori vulnerabili e soggetti allergici.
Categoria Prodotto Rischio segnalato Sanzioni rilevate
Giochi per l’infanzia Presenza di componenti pericolosi Ritiro immediato e multe fino a 100.000 euro
Abbigliamento Mancata etichettatura corretta Sanzioni per informazioni fuorvianti
Dispositivi elettronici Assenza di marcatura CE Blocco degli articoli e sequestri

Violazioni e sanzioni: Shein tra pratiche commerciali scorrette e mancato rispetto delle normative europee

La reiterazione di pratiche ritenute ingannevoli e la frequente violazione delle direttive di sicurezza europee hanno rappresentato nel corso del 2025 un punto critico per Shein, oggetto di numerose indagini e sanzioni amministrative a livello nazionale e continentale.

Le infrazioni maggiormente contestate alle piattaforme includono:

  • Omissione delle informazioni obbligatorie sui materiali utilizzati nei prodotti
  • Descrizioni ingannevoli e utilizzo di immagini non corrispondenti agli articoli reali
  • Diffusione di offerte promozionali fittizie e sconti non verificabili
  • Assenza di istruzioni d’uso o guide alla sicurezza in lingua nazionale
  • Violazione della privacy tramite raccolta e gestione non trasparente dei dati degli utenti
Le autorità si sono avvalse delle procedure previste dal Regolamento (UE) 2019/1020 sulla vigilanza del mercato, intensificando il controllo sulla sicurezza dei prodotti messi in vendita da fornitori stranieri attraverso canali digitali. 

Conformità e proposte Ue: leggi e direttive allo studio per una maggiore sicurezza dei consumatori

I fatti recenti hanno accelerato il dibattito europeo sulla necessità di rafforzare la normativa in materia di sicurezza e tracciabilità dei prodotti online. Tra le proposte in fase di valutazione da parte della Commissione europea e del Parlamento emergono alcune direttrici di intervento:

  • Obbligo per le piattaforme di predisporre filtri avanzati per la rilevazione di materiali vietati
  • Creazione di un registro delle offerte rischiose condiviso tra le autorità nazionali
  • Responsabilizzazione solidale dei marketplace rispetto ai prodotti terzi messi in vendita
  • Introduzione di sanzioni dissuasive in caso di reiterate violazioni
  • Maggiore trasparenza nei processi di verifica e nella comunicazione con i consumatori
Si ipotizza anche un rafforzamento delle misure che consentano una sospensione automatica della vendita dei prodotti segnalati e la definizione di criteri minimi per la determinazione dei prezzi, in modo da evitare pratiche di dumping e garantire un contesto di concorrenza leale e sicura.

L’analisi delle opzioni in discussione indica che l’inasprimento della regolamentazione europea potrebbe comportare un aumento dei costi per le piattaforme come Shein, con riflessi potenzialmente anche sui prezzi finali al pubblico.