L'importanza dei rifiuti elettronici (RAEE), categorie, regole e nuove modalitŕ di raccolta gratuita sia a domicilio sia nei negozi, i passaggi dal corretto conferimento fino al riciclo.
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) includono oggetti di uso quotidiano che hanno ormai raggiunto la fine del proprio ciclo di vita: computer, televisori, frigoriferi, telefoni cellulari e molti altri dispositivi elettronici. Questo flusso di materiali, se gestito in modo corretto e responsabile, offre importanti opportunità di recupero e valorizzazione delle materie prime che li compongono, come metalli preziosi, plastiche e vetro, molte delle quali possono essere riutilizzate nell'industria produttiva riducendo il prelievo di nuove risorse naturali.
La raccolta separata dei RAEE è indispensabile non solo per recuperare materiali ma anche per prevenire la diffusione nell'ambiente di sostanze pericolose - come mercurio, piombo, plastificanti, gas refrigeranti - che possono causare danni sia agli ecosistemi sia alla salute umana. Un conferimento scorretto può comportare gravi conseguenze, dalla contaminazione del suolo alla dispersione di sostanze tossiche nelle acque e nell'aria. L'informazione e la consapevolezza dei consumatori sui corretti canali di smaltimento sono elementi determinanti per promuovere comportamenti virtuosi a beneficio della collettività.
La gestione responsabile dei rifiuti elettronici si colloca all'interno degli obiettivi di economia circolare e sviluppo sostenibile, valorizzando materiali con un ciclo virtuoso che riduce l'impatto ambientale e contribuisce alle strategie di decarbonizzazione. Diventa dunque essenziale sapere come identificare, smaltire e favorire il recupero dei RAEE per minimizzare i rischi e ottimizzare i benefici ambientali e sociali.
Con RAEE si identificano tutti quei dispositivi e apparecchi che hanno bisogno di energia elettrica o batterie per funzionare: dagli elettrodomestici di grandi dimensioni come frigoriferi e lavatrici ai piccoli oggetti elettronici quali frullatori, rasoi, cellulari, lampadine e caricabatterie. La normativa italiana distingue tra RAEE domestici, prodotti dalle famiglie, e RAEE professionali, provenienti da aziende, negozi e istituzioni, ma analoghi per tipologia a quelli domestici.
Per ottimizzare il recupero e il trattamento, i RAEE sono suddivisi nelle seguenti categorie principali secondo la direttiva europea 2012/19/UE e il decreto legislativo 49/2014
Esempi di prodotti RAEE |
Grandi elettrodomestici: lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie |
Piccoli elettrodomestici: asciugacapelli, ferri da stiro, cellulari privi di batteria |
Apparecchi di consumo: radio, videoregistratori, console per giochi |
Apparecchiature d'illuminazione: lampadine, neon, luci LED |
Dispositivi per lo sport e il tempo libero: orologi da muro, telecomandi, giocattoli elettrici |
Il quadro normativo europeo e nazionale regola, con precisione, la gestione dei RAEE per garantire un alto livello di protezione ambientale e favorire l'economia circolare. La normativa di riferimento, individua la responsabilità estesa del produttore e stabilisce obblighi per chi importa, fabbrica, distribuisce o vende apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Un aspetto identificativo è la presenza del simbolo del cassonetto barrato sull'etichetta dei dispositivi, indicazione che attesta il divieto di smaltimento nell'indifferenziata e l'obbligo di conferimento tramite canali specifici. Le aziende sono tenute a:
La gestione corretta dei RAEE richiede attenzione nella selezione dei canali di conferimento autorizzati. Le principali modalità disponibili sono il ritiro gratuito a domicilio per i grandi elettrodomestici, la restituzione presso i negozi (per tutte le dimensioni ma secondo specifiche condizioni), e la consegna nei centri comunali di raccolta.
Per i grandi RAEE come lavatrici, frigoriferi, congelatori, cucine, è di solito possibile prenotare il servizio gratuito di raccolta a domicilio tramite numero verde o piattaforme online comunali. Bisogna posizionare il materiale su strada pubblica il giorno stabilito, seguendo le indicazioni sugli orari e le modalità di esposizione, soprattutto per non creare intralcio o rischi per la circolazione.
I piccoli RAEE, come cellulari, rasoi elettrici, caricabatterie e lampadine, possono essere conferiti direttamente presso i centri di raccolta comunali, negli appositi contenitori. In alternativa è possibile lasciarli nei negozi di elettronica di superficie superiore a 400 m² senza obbligo di acquisto (vedi modalità “uno contro zero”).
Alcuni Comuni prevedono limiti massimi di quantità o frequenza per il ritiro a domicilio, mentre la consegna ai centri di raccolta non comporta solitamente restrizioni. Ciò assicura un servizio continuo per tutti i cittadini e agevola pratiche di smaltimento responsabili. Nei casi di dispositivi ingombranti o di materiali in quantità superiori alle soglie stabilite, è possibile attivare un servizio commerciale integrativo.
La procedura di ritiro a domicilio per i RAEE più voluminosi prevede alcuni semplici, ma importanti, passaggi. Dopo aver prenotato il servizio attraverso numero verde o piattaforme online dedicate del proprio Comune, l'utente riceve conferma della data e delle modalità di esposizione dei rifiuti. È fondamentale posizionare i dispositivi sulla pubblica via solo nelle ore o nella fascia oraria concordata, in modo da rendere agevole il prelievo e non ostacolare il transito veicolare o pedonale.
Ogni Comune può fissare precisi limiti quantitativi per ciascun ritiro (ad esempio, massimo 2 o 5 pezzi per appuntamento, o un determinato numero di interventi annuali). L'operatore, qualora il materiale non fosse posizionato in maniera idonea o non corrispondesse alle condizioni richieste (ad esempio, presenza di rifiuti non conformi o rischio di contaminazione), può rinviare o annullare il ritiro. Il servizio di ritiro gratuito copre esclusivamente i RAEE domestici. Gli apparecchi devono essere svuotati, scollegati dalla rete elettrica e facilmente accessibili dai mezzi di raccolta.
Per tutelare il cittadino e promuovere la restituzione dei RAEE, la normativa prevede due principali modalità di raccolta tramite i distributori di elettronica:
Gestire i rifiuti provenienti da apparecchiature elettroniche di varie dimensioni richiede attenzione alle modalità di conferimento. I piccoli elettrodomestici (ad esempio, asciugacapelli, caricabatterie, telefoni) possono essere conferiti nei centri comunali di raccolta oppure negli esercizi commerciali, laddove previsto. Molti punti vendita allestiscono isole ecologiche per la raccolta selettiva.
Per i grandi apparecchi - come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie - si può fare richiesta diretta di ritiro gratuito a domicilio, previa prenotazione. È indispensabile rispettare i limiti quantitativi e temporali previsti dai regolamenti locali, che solitamente fissano un massimo di pezzi per ritiro e un numero di interventi annuali. Eventuali eccedenze devono essere gestite tramite servizi specifici a pagamento forniti da operatori autorizzati.
In caso di nuova installazione, il rivenditore deve occuparsi del ritiro del vecchio apparecchio (“uno contro uno”). I RAEE di piccole dimensioni possono spesso essere inseriti anche negli appositi contenitori posizionati nei punti vendita o nelle ecotappe. Va ricordato infine che le batterie vanno estratte e conferite nei contenitori per pile esauste.
Il percorso seguito dai RAEE dopo la raccolta prevede una serie di fasi mirate a massimizzare il recupero e minimizzare i rischi ambientali. Dopo il conferimento, i materiali vengono avviati a impianti autorizzati di trattamento dove avvengono: