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Rifiuti elettronici, ritiro gratis a casa o nei negozi vicini al via: quali sono i prodotti interessati, come funziona procedura e

di Marcello Tansini pubblicato il
Quali sono i prodotti interessati

L'importanza dei rifiuti elettronici (RAEE), categorie, regole e nuove modalitŕ di raccolta gratuita sia a domicilio sia nei negozi, i passaggi dal corretto conferimento fino al riciclo.

I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) includono oggetti di uso quotidiano che hanno ormai raggiunto la fine del proprio ciclo di vita: computer, televisori, frigoriferi, telefoni cellulari e molti altri dispositivi elettronici. Questo flusso di materiali, se gestito in modo corretto e responsabile, offre importanti opportunità di recupero e valorizzazione delle materie prime che li compongono, come metalli preziosi, plastiche e vetro, molte delle quali possono essere riutilizzate nell'industria produttiva riducendo il prelievo di nuove risorse naturali.

La raccolta separata dei RAEE è indispensabile non solo per recuperare materiali ma anche per prevenire la diffusione nell'ambiente di sostanze pericolose - come mercurio, piombo, plastificanti, gas refrigeranti - che possono causare danni sia agli ecosistemi sia alla salute umana. Un conferimento scorretto può comportare gravi conseguenze, dalla contaminazione del suolo alla dispersione di sostanze tossiche nelle acque e nell'aria. L'informazione e la consapevolezza dei consumatori sui corretti canali di smaltimento sono elementi determinanti per promuovere comportamenti virtuosi a beneficio della collettività.

La gestione responsabile dei rifiuti elettronici si colloca all'interno degli obiettivi di economia circolare e sviluppo sostenibile, valorizzando materiali con un ciclo virtuoso che riduce l'impatto ambientale e contribuisce alle strategie di decarbonizzazione. Diventa dunque essenziale sapere come identificare, smaltire e favorire il recupero dei RAEE per minimizzare i rischi e ottimizzare i benefici ambientali e sociali.

Cosa sono i RAEE: definizione, categorie e prodotti interessati

Con RAEE si identificano tutti quei dispositivi e apparecchi che hanno bisogno di energia elettrica o batterie per funzionare: dagli elettrodomestici di grandi dimensioni come frigoriferi e lavatrici ai piccoli oggetti elettronici quali frullatori, rasoi, cellulari, lampadine e caricabatterie. La normativa italiana distingue tra RAEE domestici, prodotti dalle famiglie, e RAEE professionali, provenienti da aziende, negozi e istituzioni, ma analoghi per tipologia a quelli domestici.

Per ottimizzare il recupero e il trattamento, i RAEE sono suddivisi nelle seguenti categorie principali secondo la direttiva europea 2012/19/UE e il decreto legislativo 49/2014

  • Apparecchiature per lo scambio di temperatura: frigoriferi, congelatori, condizionatori, dispositivi con fluidi refrigeranti.
  • Grandi apparecchiature: lavatrici, lavastoviglie, cucine, pannelli solari, altre con dimensione superiore a 50 cm.
  • Piccole apparecchiature: oggetti inferiori a 50 cm come aspirapolveri, tostapane, ferri da stiro, frullatori.
  • Schermi e monitor: TV, computer, display con superficie superiore a 100 cm².
  • Apparecchiature informatiche e di telecomunicazione: computer, tablet, telefoni e accessori di piccole dimensioni.
  • Lampade: fluorescenti, LED, a risparmio energetico.
I RAEE coprono quindi una varietà molto ampia di oggetti, che diventano rifiuto quando obsoleti, danneggiati o semplicemente inutilizzati:

Esempi di prodotti RAEE

Grandi elettrodomestici: lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie

Piccoli elettrodomestici: asciugacapelli, ferri da stiro, cellulari privi di batteria

Apparecchi di consumo: radio, videoregistratori, console per giochi

Apparecchiature d'illuminazione: lampadine, neon, luci LED

Dispositivi per lo sport e il tempo libero: orologi da muro, telecomandi, giocattoli elettrici

Normativa sui rifiuti elettronici: obblighi, simboli e responsabilità

Il quadro normativo europeo e nazionale regola, con precisione, la gestione dei RAEE per garantire un alto livello di protezione ambientale e favorire l'economia circolare. La normativa di riferimento, individua la responsabilità estesa del produttore e stabilisce obblighi per chi importa, fabbrica, distribuisce o vende apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Un aspetto identificativo è la presenza del simbolo del cassonetto barrato sull'etichetta dei dispositivi, indicazione che attesta il divieto di smaltimento nell'indifferenziata e l'obbligo di conferimento tramite canali specifici. Le aziende sono tenute a:

  • Iscriversi presso le autorità competenti e dichiarare i quantitativi di prodotti immessi sul mercato
  • Garantire il ritiro gratuito dei RAEE restituiti dagli utenti, anche in rapporto “uno contro uno” all'atto della vendita di un prodotto nuovo
  • Finanziare la raccolta, il trattamento e il recupero dei materiali
  • Rispettare le restrizioni sull'uso di sostanze pericolose - secondo la direttiva RoHS
La norma distingue inoltre tra RAEE domestici e professionali e indica che per questi ultimi il trattamento deve avvenire con particolari procedure di sicurezza e rilascio di certificazioni specifiche. Ogni passaggio della catena del recupero - produttore, distributore, consumatore - è responsabilizzato affinché la gestione dei rifiuti elettronici avvenga secondo i principi di sostenibilità e tracciabilità.

Modalità di raccolta e conferimento: ritiro a domicilio, negozi e centri di raccolta

La gestione corretta dei RAEE richiede attenzione nella selezione dei canali di conferimento autorizzati. Le principali modalità disponibili sono il ritiro gratuito a domicilio per i grandi elettrodomestici, la restituzione presso i negozi (per tutte le dimensioni ma secondo specifiche condizioni), e la consegna nei centri comunali di raccolta.

Per i grandi RAEE come lavatrici, frigoriferi, congelatori, cucine, è di solito possibile prenotare il servizio gratuito di raccolta a domicilio tramite numero verde o piattaforme online comunali. Bisogna posizionare il materiale su strada pubblica il giorno stabilito, seguendo le indicazioni sugli orari e le modalità di esposizione, soprattutto per non creare intralcio o rischi per la circolazione.

I piccoli RAEE, come cellulari, rasoi elettrici, caricabatterie e lampadine, possono essere conferiti direttamente presso i centri di raccolta comunali, negli appositi contenitori. In alternativa è possibile lasciarli nei negozi di elettronica di superficie superiore a 400 m² senza obbligo di acquisto (vedi modalità “uno contro zero”).

Alcuni Comuni prevedono limiti massimi di quantità o frequenza per il ritiro a domicilio, mentre la consegna ai centri di raccolta non comporta solitamente restrizioni. Ciò assicura un servizio continuo per tutti i cittadini e agevola pratiche di smaltimento responsabili. Nei casi di dispositivi ingombranti o di materiali in quantità superiori alle soglie stabilite, è possibile attivare un servizio commerciale integrativo.

Ritiro gratuito a casa: come funziona la procedura, tempistiche e regole

La procedura di ritiro a domicilio per i RAEE più voluminosi prevede alcuni semplici, ma importanti, passaggi. Dopo aver prenotato il servizio attraverso numero verde o piattaforme online dedicate del proprio Comune, l'utente riceve conferma della data e delle modalità di esposizione dei rifiuti. È fondamentale posizionare i dispositivi sulla pubblica via solo nelle ore o nella fascia oraria concordata, in modo da rendere agevole il prelievo e non ostacolare il transito veicolare o pedonale.

Ogni Comune può fissare precisi limiti quantitativi per ciascun ritiro (ad esempio, massimo 2 o 5 pezzi per appuntamento, o un determinato numero di interventi annuali). L'operatore, qualora il materiale non fosse posizionato in maniera idonea o non corrispondesse alle condizioni richieste (ad esempio, presenza di rifiuti non conformi o rischio di contaminazione), può rinviare o annullare il ritiro. Il servizio di ritiro gratuito copre esclusivamente i RAEE domestici. Gli apparecchi devono essere svuotati, scollegati dalla rete elettrica e facilmente accessibili dai mezzi di raccolta.

Ritiro nei negozi: differenza tra uno contro uno e uno contro zero

Per tutelare il cittadino e promuovere la restituzione dei RAEE, la normativa prevede due principali modalità di raccolta tramite i distributori di elettronica:

  • "Uno contro uno": al momento dell'acquisto di un nuovo dispositivo elettrico o elettronico, il rivenditore (sia fisico che online) è tenuto a ritirare gratuitamente quello usato di tipologia equivalente, senza vincolo sulle dimensioni.
  • "Uno contro zero": i negozi di elettronica con superficie di almeno 400 m² devono accettare gratuitamente piccoli RAEE (inferiori a 25 cm) anche senza che il cliente effettui un acquisto. Questa opportunità consente una più agevole riconsegna dei dispositivi non più funzionanti.
Entrambe le modalità sono strumenti efficaci per migliorare il tasso di raccolta e riciclo, stimolando comportamenti responsabili anche nell'acquisto di nuovi dispositivi.

Come gestire piccoli e grandi elettrodomestici: esemplificazioni e limiti

Gestire i rifiuti provenienti da apparecchiature elettroniche di varie dimensioni richiede attenzione alle modalità di conferimento. I piccoli elettrodomestici (ad esempio, asciugacapelli, caricabatterie, telefoni) possono essere conferiti nei centri comunali di raccolta oppure negli esercizi commerciali, laddove previsto. Molti punti vendita allestiscono isole ecologiche per la raccolta selettiva.

Per i grandi apparecchi - come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie - si può fare richiesta diretta di ritiro gratuito a domicilio, previa prenotazione. È indispensabile rispettare i limiti quantitativi e temporali previsti dai regolamenti locali, che solitamente fissano un massimo di pezzi per ritiro e un numero di interventi annuali. Eventuali eccedenze devono essere gestite tramite servizi specifici a pagamento forniti da operatori autorizzati.

In caso di nuova installazione, il rivenditore deve occuparsi del ritiro del vecchio apparecchio (“uno contro uno”). I RAEE di piccole dimensioni possono spesso essere inseriti anche negli appositi contenitori posizionati nei punti vendita o nelle ecotappe. Va ricordato infine che le batterie vanno estratte e conferite nei contenitori per pile esauste.

Il viaggio del RAEE: dal ritiro al riciclo, le fasi del trattamento

Il percorso seguito dai RAEE dopo la raccolta prevede una serie di fasi mirate a massimizzare il recupero e minimizzare i rischi ambientali. Dopo il conferimento, i materiali vengono avviati a impianti autorizzati di trattamento dove avvengono:

  • Pretrattamento: smontaggio dei dispositivi per estrarre componenti riutilizzabili e rimuovere sostanze pericolose (oli, gas, mercurio).
  • Frantumazione: scomposizione dei materiali in parti più piccole, per facilitare la successiva separazione.
  • Separazione dei materiali: individuazione di metalli, plastiche, vetro, circuiti tramite tecnologie specifiche.
  • Raffinazione: ulteriori trattamenti per eliminare impurità e garantire la qualità delle materie pronte al riciclo.
Queste operazioni, sempre documentate e tracciate, consentono di ottenere materie prime seconde destinate all'industria, riducendo i bisogni di estrazione di nuovi materiali e contribuendo alla riduzione dell'impatto ambientale.
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