L'accensione anticipata del riscaldamento, sia in case singole sia in appartamenti o condomini, è regolata da una normativa che prevede limiti di tempo e temperatura.
Con l'arrivo della stagione fredda, l'accensione del riscaldamento diventa un tema di grande interesse per chi vive in appartamenti, villette e case singole. Il funzionamento degli impianti è regolato da una serie di norme precise, che stabiliscono quando è possibile accendere i termosifoni, sia con impianto autonomo che centralizzato.
Queste norme sono stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 74 del 16 aprile 2013 e variano in base alla zona climatica in cui si trova l'abitazione. Vediamo in dettaglio le regole vigenti, le possibili deroghe, i rischi e le sanzioni per chi non rispetta la legge:
In circostanze eccezionali, come un improvviso abbassamento delle temperature, i Comuni possono autorizzare l'accensione anticipata dei termosifoni rispetto alle date standard. Questa deroga viene concessa in situazioni ben particolari e spesso viene decisa localmente in risposta a ondate di freddo inattese. Da qui l'importanza di seguire le comunicazioni del proprio Comune per sapere se ci sono deroghe in atto che permettono di accendere i riscaldamenti prima delle date stabilite.
Per chi vive in un condominio con riscaldamento centralizzato, le decisioni sull'accensione del riscaldamento sono spesso stabilite dal regolamento condominiale o dall'assemblea dei condomini. Anche in questi casi, l'eventuale deroga deve rispettare le normative nazionali e locali.
Gli impianti autonomi offrono maggiore flessibilità, consentendo ai proprietari di decidere autonomamente quando accendere i termosifoni, pur rispettando le normative nazionali. Anche se la gestione è più libera rispetto agli impianti centralizzati, è comunque richiesto di rispettare le temperature massime consentite e di mantenere un uso efficiente dell'energia per evitare sanzioni.
Il decreto stabilisce che la temperatura massima consentita all'interno delle abitazioni non deve superare i 19 gradi, con una tolleranza di 2 gradi in più. Per gli edifici industriali, artigianali e assimilati, il limite è di 18 gradi. Gli orari giornalieri di accensione sono anch'essi regolati e variano tra 6 e 14 ore al giorno a seconda della zona climatica.