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Si può accendere il riscaldamento prima delle date previste sia con sistema autonomo o centralizzato? La normativa in vigore

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Accensione anticipata dei riscaldamenti

L'accensione anticipata del riscaldamento, sia in case singole sia in appartamenti o condomini, è regolata da una normativa che prevede limiti di tempo e temperatura.

Con l'arrivo della stagione fredda, l'accensione del riscaldamento diventa un tema di grande interesse per chi vive in appartamenti, villette e case singole. Il funzionamento degli impianti è regolato da una serie di norme precise, che stabiliscono quando è possibile accendere i termosifoni, sia con impianto autonomo che centralizzato.

Queste norme sono stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 74 del 16 aprile 2013 e variano in base alla zona climatica in cui si trova l'abitazione. Vediamo in dettaglio le regole vigenti, le possibili deroghe, i rischi e le sanzioni per chi non rispetta la legge:

  • Zone climatiche e date di accensione dei termosifoni
  • Possibilità di accensione anticipata dei riscaldamenti

Zone climatiche e date di accensione dei termosifoni

L'Italia è suddivisa in sei zone climatiche (dalla A alla F), ognuna con date specifiche di accensione e spegnimento dei termosifoni, basate sulla temperatura media annuale delle diverse aree. Ecco una panoramica delle regole per ciascuna zona:
  • Zona A: comprende le località più calde come Lampedusa e Linosa. Qui, l'accensione è consentita dal 1° dicembre al 15 marzo, per un massimo di 6 ore al giorno;
  • Zona B: include città come Agrigento e Palermo, con accensione dal primo dicembre al 31 marzo, fino a 8 ore giornaliere;
  • Zona C: coinvolge città come Napoli e Taranto, dove i riscaldamenti possono essere accesi dal 15 novembre al 31 marzo, per un massimo di 10 ore al giorno;
  • Zona D: comprende città come Roma e Firenze, dove è consentita l'accensione dal primo novembre al 15 aprile, con un massimo di 12 ore giornaliere;
  • Zona E: riguarda gran parte del Nord Italia, incluse città come Milano e Torino. In questa zona, i termosifoni possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno;
  • Zona F: comprende le aree più fredde come Trento e Belluno, dove non ci sono limitazioni specifiche sulle date di accensione e spegnimento, date le rigide condizioni climatiche.
Chi non rispetta le regole sull'accensione dei termosifoni va incontro a sanzioni amministrative piuttosto elevate. Le multe possono variare da un minimo di 500 euro a un massimo di 3.000 euro, a seconda della gravità della violazione e della frequenza con cui si commette l'infrazione. Nei condomini, le sanzioni possono essere applicate anche a livello locale, con multe che possono arrivare fino a 800 euro in caso di recidiva.

Possibilità di accensione anticipata dei riscaldamenti

In circostanze eccezionali, come un improvviso abbassamento delle temperature, i Comuni possono autorizzare l'accensione anticipata dei termosifoni rispetto alle date standard. Questa deroga viene concessa in situazioni ben particolari e spesso viene decisa localmente in risposta a ondate di freddo inattese. Da qui l'importanza di seguire le comunicazioni del proprio Comune per sapere se ci sono deroghe in atto che permettono di accendere i riscaldamenti prima delle date stabilite.

Per chi vive in un condominio con riscaldamento centralizzato, le decisioni sull'accensione del riscaldamento sono spesso stabilite dal regolamento condominiale o dall'assemblea dei condomini. Anche in questi casi, l'eventuale deroga deve rispettare le normative nazionali e locali.

Gli impianti autonomi offrono maggiore flessibilità, consentendo ai proprietari di decidere autonomamente quando accendere i termosifoni, pur rispettando le normative nazionali. Anche se la gestione è più libera rispetto agli impianti centralizzati, è comunque richiesto di rispettare le temperature massime consentite e di mantenere un uso efficiente dell'energia per evitare sanzioni.

Il decreto stabilisce che la temperatura massima consentita all'interno delle abitazioni non deve superare i 19 gradi, con una tolleranza di 2 gradi in più. Per gli edifici industriali, artigianali e assimilati, il limite è di 18 gradi. Gli orari giornalieri di accensione sono anch'essi regolati e variano tra 6 e 14 ore al giorno a seconda della zona climatica.