Il sorpassometro rappresenta un'evoluzione tecnologica per monitorare i sorpassi pericolosi, tra rilevazione, sanzioni, ricorsi, normative e impatto sulla sicurezza: analisi completa di vantaggi e criticità.
Sorpassi pericolosi e manovre azzardate costituiscono da tempo una delle principali cause di incidentalità sulle strade italiane. La crescente attenzione alla sicurezza stradale ha portato all'adozione di strumenti sempre più sofisticati per la rilevazione delle infrazioni, tra cui il sorpassometro. Questa tecnologia, la cui diffusione è in rapido aumento, rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai metodi tradizionali di controllo, focalizzandosi sull'individuazione dei sorpassi vietati mediante sistemi automatici.
Attraverso sensori e telecamere intelligenti, il sorpassometro consente di registrare con precisione ogni violazione, anche in condizioni difficili, garantendo così una maggiore tracciabilità delle condotte pericolose. L'evoluzione normativa e tecnica del settore ha permesso una sempre più ampia applicazione di questi dispositivi, ponendo le basi per una cultura della sicurezza fondata su tecnologie affidabili e su criteri oggettivi d'accertamento delle infrazioni.
L'innovazione più significativa introdotta dai sorpassometri risiede nel binomio sensori-stradali e telecamere intelligenti. I modelli attuali, come la versione SV3, utilizzano spire elettromagnetiche inserite sotto l'asfalto, capaci di identificare il passaggio di veicoli sulla linea di mezzeria. Al rilevamento della possibile violazione, viene attivata una telecamera ad alta definizione, spesso posizionata in altura per assicurare un ampio campo visivo, anche in condizioni di luce scarsa o maltempo. Il funzionamento è presto detto:
Il meccanismo operativo del sorpassometro si basa su tre fasi principali: individuazione, registrazione e trasmissione dei dati. Quando il sistema rileva l'avvenuto superamento della linea continua, attiva la telecamera che genera una breve ripresa video, solitamente accompagnata da riferimenti temporali e dalla lettura automatica della targa del veicolo coinvolto. I dati acquisiti vengono trasmessi, tramite collegamento GPRS o fibra ottica, al comando di Polizia Locale, dove un operatore valuta la validità della segnalazione prima di convalidare il verbale.
A differenza dei dispositivi destinati al controllo della velocità, il sorpassometro concentra l'analisi sul comportamento alla guida, e in particolare:
Le sanzioni derivanti dagli accertamenti tramite sorpassometro sono determinanti nella prevenzione delle condotte pericolose. Ai sensi dell'art. 148 del Codice della Strada, la normativa distingue tra differenti livelli di gravità:
Violazione |
Sanzione monetaria |
Punti patente |
Altre misure |
Sorpasso vietato |
da 167 a 665 € |
-10 punti |
|
Sorpasso pericoloso in curve, dossi, incroci |
da 327 a 1.308 € |
-10 punti |
Sospensione patente (recidiva) |
Infrazione commessa tra le 22:00 e le 7:00 |
aumento di 1/3 |
||
Atraversamento linea continua senza sorpasso |
più lieve |
-2 punti |
Le sanzioni elevate attraverso il sorpassometro non sono esenti da contestazioni. Il Codice della Strada prevede la facoltà di ricorrere:
L'installazione dei sorpassometri in Italia avviene soltanto previa autorizzazione formale del Prefetto e dopo un'analisi dettagliata dei dati relativi all'incidentalità del tratto stradale. I criteri principali che giustificano l'adozione includono:
La disciplina che autorizza e regola i sorpassometri si fonda su specifici decreti ministeriali che, dal 2008 ad oggi, hanno permesso il continuo aggiornamento tecnologico del settore. Le tappe principali comprendono: