Il cedolino del mese di gennaio 2025 contiene l’anticipo del contratto pari a 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale: a chi spetta e gli importi previsti
A quali dipendenti statali spetta l’indennità di vacanza contrattuale e di quanto? L'indennità di vacanza contrattuale è una componente importante della retribuzione dei lavoratori dipendenti che viene riconosciuta quando un contratto nazionale di lavoro scade e non viene rinnovato nei termini previsti.
L’importo dell’indennità si calcola in base al periodo che intercorre tra la scadenza del Ccnl e il successivo rinnovo e varia in base al tasso di inflazione e agli aumenti previsti dal contratto scaduto. Vediamo a quali statali spetta quest’anno.
I dipendenti statali interessati ricevono l’indennità spettante già a gennaio 2025 in busta e la Manovra Finanziaria 2025 ha già stanziato anche i fondi necessari per il pagamento dell’indennità allo 0,6% da aprile 2025 e all’1% da luglio 2025.
L’aumento complessivo è di 6,7 volte il valore dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dal proprio contratto, che è pari 3,35% dello stipendio.
L’importo medio stimato è di circa 60 euro lordi, parametrato in base ai livelli e alle qualifiche professionali.
Per fare qualche esempio di aumento attesa per il pagamento dell'indennità, ad un commissario capo spettano complessivamente 76,98 euro, ad un commissario 75,64 euro, ad un ispettore capo 68,27 euro, ad un vice ispettore 63,78 euro, ad un sovraintendente 62,22 euro, e così via.
Anche nel cedolino dei docenti di ruolo di ogni ordine e grado di gennaio 2025, c’è l’anticipo del rinnovo del Ccnl Scuola 2022-2024, che consiste in un aumento di 6,7 volte dell’indennità di vacanza contrattuale ed è di un importo mensile compreso tra 58,36 e 116,65 euro lordi.
In questo caso, per esempio, un docente laureato della scuola secondaria di II grado a gennaio 2025 riceve 94,47 euro lorde di anticipo mensile.
Precisiamo che, trattandosi di un anticipo, tale voce stipendiale sarà riassorbita dagli arretrati dovuti per il 2025. Inoltre, non bisogna confondere l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale con il reale rinnovo stipendiale relativo al triennio 2022-2024.