Come saranno gli importi degli stipendi di marzo degli statali tra riduzioni e pagamento degli arretrati: i chiarimenti
Come cambiano ancora gli importi degli stipendi per gli statali a marzo? Il pagamento degli stipendi di questi primi mesi dell’anno per i dipendenti statali, soprattutto delle Funzioni Centrali oggetto di rinnovo contrattuale, sono piuttosto discussi e ancora sbagliati. O meglio, non adeguati a quello che dovrebbero essere con le novità decise sia a livello di contrattazione che a livello fiscale, nazionale. Vediamo come sono gli importi spettanti a marzo e i problemi emersi.
La mancata applicazione del nuovo taglio del cuneo fiscale ha fatto registrare finora un taglio netto, in media, di un centinaio di euro.
Così tutti coloro che avrebbero diritto alla misura, cioè tutti i dipendenti che guadagnano fino a 40mila euro all'anno, hanno avuto uno stipendio più basso del dovuto dall'inizio del 2025.
Un altro problema che ha contribuito a ridurre invece che aumentare gli stipendi degli statali è stato il mancato pagamento degli adeguamenti delle indennità di amministrazione, che avrebbe già dovuto essere riconosciuto.
Si tratta di un trattamento accessorio della retribuzione spettante ai dipendenti pubblici, collegata alla presenza in servizio e proporzionata ai compensi mensili percepiti. Questa voce della busta paga porterà aumenti complessivi fino a circa 614 euro l’anno, poco più di 50 euro al mese.
Se sono ancora aperte le questioni del nuovo taglio del cuneo fiscale e delle indennità da ricalcolare, d’altro canto c’è da dire che i dipendenti statali delle Funzioni centrali appartenenti a ministeri, Agenzie fiscali, Inps, Inail e altri a marzo 2025 riceveranno un extra di circa mille euro da aggiungere alla normale retribuzione mensile.
Si tratta degli aumenti in busta paga dovuti agli arretrati per il rinnovo del contratto collettivo, da 165 euro lordi al mese, e non ancora arrivati in busta paga.