La richiesta di anticipo del Tfr-Tfs alle banche resta l’unica possibilitŕ per gli statali di avere prima i propri soldi dopo la fine del servizio dell’Inps
Quali sono le uniche soluzioni rimaste per avere prima il Tfr-Tfr per gli statali dopo la fine dell’anticipo dall’Inps? Dopo la fine del servizio di liquidazione anticipata del Tfr-Tfs agli statali dall'Istituto di Previdenza al tasso agevolato dell’1% per mancanza di finanziamenti, restano poche, pochissime, le possibilità per i dipendenti pubblici di ricevere in tempi relativamente brevi i propri soldi maturati durante il rapporto di lavoro. Vediamo nel dettaglio quali sono.
L’Abi (Associazione dei bancari italiani) qualche mese fa ha, infatti, nuovamente sottoscritto l’accordo quadro per l’anticipo del Tfr-Tfs agli statali, permettendo così, ancora, alle banche di liquidare il Trattamenti ai dipendenti pubblici in maniera anticipata rispetto ai normali tempi di pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni, che possono arrivare fino a 5 cinque anni.
Sembrano ancora lontane le decisioni, su cui il governo sembrava lavorare, di riduzione dei tempi di liquidazione, soprattutto dopo la relativa sentenza della Cassazione che ne sosteneva l’illegittimità costituzionale, a causa del blocco da parte della Ragioneria di Stato.
I dipendenti pubblici interessati devono presentare alle banche aderenti all’accordo, o agli intermediari finanziari che hanno aderito, la richiesta di un finanziamento. Dal canto suo, la banca può concedere fino a un massimo di 45 mila euro di anticipo sul Trattamento maturato spettante al lavoratore al momento del pensionamento.
La domanda per ottenere il prestito dalle banche deve essere inviata all’Inps (o all’ente previdenziale di appartenenza) che poi entro 90 giorni, se i requisiti richiesti sono soddisfatti, rilascia la certificazione che riporta l’importo complessivo da liquidare.
Con tale documento, il richiedente deve rivolgersi ad uno degli istituti di credito aderenti all’accordo e, nel caso di risposta positiva, può ottenere l’anticipo fino a 45 mila euro direttamente sul conto corrente entro un mese.
In questo caso, la banca diventa titolare del credito del Tfs. Precisiamo che, come per ogni altra tipologia di prestito, anche per avere prima il proprio Trattamento dalla banca deve essere calcolato un tasso di interesse che quest’anno 2025 è del 3%.
Certo, resta paradossale che un lavoratore, dopo una vita di impegno e sacrifici per dedicarsi al lavoro, debba pagare interessi per ricevere un Tfr-Tfs spettante di diritto per non aspettare i lunghi tempi previsti dalle Pubbliche Amministrazioni.
Per molti si tratta proprio di una ingiustizia. Ma l’alternativa è ora nulla. Se non si accetta questo sistema, allora si deve attendere tutto il tempo necessario che la P.A. ci mette per liquidare i Trattamenti spettanti.