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I dipendenti statali e pubblica amministrazione non hanno diritto alla quattordicesima ma a dei vantaggi compensativi

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
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La quattordicesima ai dipendenti statali non viene pagata se ancora in servizio, ma se in pensione i lavoratori della PA ne hanno diritto. Al posto della quattordicesima, però, il CCNL PA prevede dei vantaggi a compensensazione

La quattordicesima rappresenta una mensilità aggiuntiva che viene erogata a determinati lavoratori e pensionati. Tuttavia, non tutti ne hanno diritto e le regole variano significativamente tra settore pubblico e privato.

I dipendenti pubblici hanno diritto alla quattordicesima?

In linea generale, i dipendenti pubblici e statali non hanno diritto alla quattordicesima mensilità. Questa è una differenza significativa rispetto a molte categorie di lavoratori del settore privato, per i quali questa mensilità aggiuntiva è prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL).

Tuttavia, è importante precisare che alcune singole amministrazioni possono prevedere voci retributive sostitutive o analoghe alla quattordicesima. Un esempio concreto riguarda i dipendenti di Camera e Senato, ai quali vengono corrisposti elementi retributivi aggiuntivi oltre alle mensilità ordinarie generalmente pagate ai dipendenti pubblici.

Nonostante negli ultimi anni si sia assistito a una progressiva parificazione tra dipendenti pubblici e privati su molti istituti contrattuali, la quattordicesima resta attualmente esclusa per la maggior parte dei lavoratori del settore pubblico.

Vantaggi compensativi per i dipendenti pubblici

Sebbene i dipendenti statali non percepiscano la quattordicesima, godono di altri benefici che possono compensare questa mancanza. Tra i principali vantaggi troviamo:

  • Maggiore stabilità del posto di lavoro, con tutele più ampie contro i licenziamenti
  • Diritti dei lavoratori particolarmente tutelati dai contratti collettivi nazionali
  • Regolarità dei pagamenti e minore incidenza di ritardi nell'erogazione degli stipendi
  • Possibilità di progressione di carriera basata su criteri oggettivi come anzianità e concorsi interni
  • Orari di lavoro generalmente più regolari e minore incidenza di straordinari non retribuiti
Questi elementi contribuiscono a creare un pacchetto retributivo e di welfare complessivamente competitivo, anche in assenza della quattordicesima mensilità.

La quattordicesima per i pensionati statali e dipendenti pubblici, invece, esiste: requisiti e importi

A differenza dei dipendenti pubblici in servizio, i pensionati pubblici iscritti alla gestione ex INPDAP (confluita nell'INPS) possono avere diritto alla quattordicesima mensilità, se rispettano determinati requisiti.

I requisiti principali per i pensionati sono:

  • Aver compiuto 64 anni di età
  • Avere un reddito complessivo non superiore a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti
L'importo della quattordicesima per i pensionati varia in base a due fattori principali:
  1. Il reddito annuo del pensionato
  2. Gli anni di contribuzione versati durante la vita lavorativa
Per i pensionati con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo, gli importi della quattordicesima sono maggiori rispetto a quelli previsti per i pensionati con redditi compresi tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo.

Inoltre, gli importi aumentano progressivamente in base agli anni di contribuzione, suddivisi in tre fasce:

  • Fino a 15 anni di contributi per i lavoratori dipendenti (fino a 18 anni per gli autonomi)
  • Da 15 a 25 anni di contributi per i lavoratori dipendenti (da 18 a 28 anni per gli autonomi)
  • Oltre 25 anni di contributi per i lavoratori dipendenti (oltre 28 anni per gli autonomi)
Il pagamento della quattordicesima per i pensionati viene effettuato d'ufficio dall'INPS, solitamente con il rateo di pensione di luglio per coloro che maturano i requisiti entro tale mese, oppure con il rateo di dicembre per chi matura i requisiti nella seconda parte dell'anno.

Per stabilire il diritto alla quattordicesima dei pensionati, l'INPS prende in considerazione i redditi di qualsiasi natura, con alcune specifiche esclusioni.

Redditi da considerare:

  • Redditi assoggettabili all'IRPEF
  • Redditi tassati alla fonte
  • Redditi esenti non assoggettabili all'IRPEF
  • Redditi conseguiti all'estero o presso organismi internazionali
Redditi da escludere dal calcolo:
  • Trattamenti di famiglia comunque denominati (assegni familiari)
  • Indennità di accompagnamento
  • Reddito della casa di abitazione
  • Trattamenti di fine rapporto
  • Competenze arretrate sottoposte a tassazione separata
  • Pensioni di guerra
  • Indennità per ciechi parziali e indennità di comunicazione per sordi
  • Indennizzi per danni da vaccinazioni obbligatorie e trasfusioni
  • Sussidi economici occasionali erogati da Comuni ed altri Enti

Retribuzioni dei dipendenti statali, un confronto con il settore privato

Secondo quanto riportato dal Rapporto semestrale dell'Aran sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, che analizza le retribuzioni di ministeri, dipendenti delle Agenzie fiscali e delle funzioni locali, gli stipendi dei dipendenti pubblici risultano in alcuni casi più elevati rispetto a quelli percepiti dai lavoratori del settore privato.

Per un giovane laureato al suo ingresso in un ministero, il salario medio annuo fisso lordo è di circa 32.800 euro, che può arrivare a circa 37.000 euro con l'aggiunta della parte variabile. Questa cifra è simile a quella di un dipendente privato con pari qualifiche.

Per chi svolge funzioni locali, lo stipendio oscilla da 29.900 a 38.000 euro lordi, mentre per un funzionario di un'agenzia fiscale, lo stipendio medio lordo sale a 41.000 euro lordi.

Nel settore privato, invece, lo stipendio medio varia tra i 27.515 euro lordi annui e un massimo di 34.288 euro annui lordi, con i valori più alti registrati nel settore bancario e dei servizi finanziari.

Per le elevate professionalità nella Pubblica Amministrazione, le retribuzioni vanno da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 70.000 euro per ministeri e agenzie fiscali, livelli generalmente più elevati rispetto alle Funzioni locali, che oscillano da 29.835 euro a 55.035 euro.

Prospettive future per i dipendenti pubblici

Sebbene attualmente i dipendenti pubblici non abbiano diritto alla quattordicesima mensilità, non si escludono cambiamenti futuri in questo ambito. Negli ultimi anni, infatti, si sono registrate numerose proposte di riforma volte ad allineare sempre più le condizioni dei lavoratori pubblici a quelle dei lavoratori privati.

Eventuali modifiche normative potrebbero introdurre la quattordicesima anche per i dipendenti pubblici, che ricevono la tredicesima su NoiPA generalmente a dicembre, magari nell'ambito di una più ampia revisione del sistema retributivo della pubblica amministrazione.

È importante sottolineare che, qualora venisse introdotta, la quattordicesima per i dipendenti pubblici sarebbe comunque soggetta alle ordinarie trattenute per contributi previdenziali e tassazione IRPEF, al pari delle altre componenti della retribuzione.

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