La quattordicesima ai dipendenti statali non viene pagata se ancora in servizio, ma se in pensione i lavoratori della PA ne hanno diritto. Al posto della quattordicesima, però, il CCNL PA prevede dei vantaggi a compensensazione
La quattordicesima rappresenta una mensilità aggiuntiva che viene erogata a determinati lavoratori e pensionati. Tuttavia, non tutti ne hanno diritto e le regole variano significativamente tra settore pubblico e privato.
In linea generale, i dipendenti pubblici e statali non hanno diritto alla quattordicesima mensilità. Questa è una differenza significativa rispetto a molte categorie di lavoratori del settore privato, per i quali questa mensilità aggiuntiva è prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL).
Tuttavia, è importante precisare che alcune singole amministrazioni possono prevedere voci retributive sostitutive o analoghe alla quattordicesima. Un esempio concreto riguarda i dipendenti di Camera e Senato, ai quali vengono corrisposti elementi retributivi aggiuntivi oltre alle mensilità ordinarie generalmente pagate ai dipendenti pubblici.
Nonostante negli ultimi anni si sia assistito a una progressiva parificazione tra dipendenti pubblici e privati su molti istituti contrattuali, la quattordicesima resta attualmente esclusa per la maggior parte dei lavoratori del settore pubblico.
Sebbene i dipendenti statali non percepiscano la quattordicesima, godono di altri benefici che possono compensare questa mancanza. Tra i principali vantaggi troviamo:
A differenza dei dipendenti pubblici in servizio, i pensionati pubblici iscritti alla gestione ex INPDAP (confluita nell'INPS) possono avere diritto alla quattordicesima mensilità, se rispettano determinati requisiti.
I requisiti principali per i pensionati sono:
Inoltre, gli importi aumentano progressivamente in base agli anni di contribuzione, suddivisi in tre fasce:
Per stabilire il diritto alla quattordicesima dei pensionati, l'INPS prende in considerazione i redditi di qualsiasi natura, con alcune specifiche esclusioni.
Redditi da considerare:
Per un giovane laureato al suo ingresso in un ministero, il salario medio annuo fisso lordo è di circa 32.800 euro, che può arrivare a circa 37.000 euro con l'aggiunta della parte variabile. Questa cifra è simile a quella di un dipendente privato con pari qualifiche.
Per chi svolge funzioni locali, lo stipendio oscilla da 29.900 a 38.000 euro lordi, mentre per un funzionario di un'agenzia fiscale, lo stipendio medio lordo sale a 41.000 euro lordi.
Nel settore privato, invece, lo stipendio medio varia tra i 27.515 euro lordi annui e un massimo di 34.288 euro annui lordi, con i valori più alti registrati nel settore bancario e dei servizi finanziari.
Per le elevate professionalità nella Pubblica Amministrazione, le retribuzioni vanno da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 70.000 euro per ministeri e agenzie fiscali, livelli generalmente più elevati rispetto alle Funzioni locali, che oscillano da 29.835 euro a 55.035 euro.
Sebbene attualmente i dipendenti pubblici non abbiano diritto alla quattordicesima mensilità, non si escludono cambiamenti futuri in questo ambito. Negli ultimi anni, infatti, si sono registrate numerose proposte di riforma volte ad allineare sempre più le condizioni dei lavoratori pubblici a quelle dei lavoratori privati.
Eventuali modifiche normative potrebbero introdurre la quattordicesima anche per i dipendenti pubblici, che ricevono la tredicesima su NoiPA generalmente a dicembre, magari nell'ambito di una più ampia revisione del sistema retributivo della pubblica amministrazione.
È importante sottolineare che, qualora venisse introdotta, la quattordicesima per i dipendenti pubblici sarebbe comunque soggetta alle ordinarie trattenute per contributi previdenziali e tassazione IRPEF, al pari delle altre componenti della retribuzione.