Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Vendere in Cina? Migliaia di imprese anche Pmi già lo fanno con Alibaba. Ecco come funziona e costi

di Marcello Tansini pubblicato il
Vendere con Alibaba

Dall'ascesa dell'export digitale italiano in Cina ai numeri delle PMI su Alibaba, passando per costi, strategie vincenti e casi di successo: tutto su come il marketplace cinese sta rivoluzionando l'export.

L'internazionalizzazione è oggi una delle direttrici di sviluppo per le aziende tricolore. La trasformazione digitale ha permesso di superare antichi limiti geografici, facilitando la penetrazione in mercati ad alto potenziale come quello asiatico. Tra le piattaforme che hanno consentito a imprese di ogni dimensione - dalle grandi industrie alle PMI - di accedere al vasto bacino di consumatori cinesi, Alibaba si distingue come partner strategico nell'abilitare processi di export orientati al futuro.

Un fenomeno che ha vissuto un'accelerazione tra il 2022 e il 2024: migliaia di realtà produttive italiane, spinte dalla necessità di diversificare i mercati e dalla dinamicità di settori come moda, beauty e agroalimentare, hanno trovato nello sviluppo digitale una leva di accesso al Far East capace di generare valore, occupazione e competitività. Le opportunità offerte dalle piattaforme digitali hanno reso il made in Italy sempre più apprezzato, attirando anche nuovi flussi turistici grazie all'eco internazionale innescata dal commercio online.

Alibaba e le PMI italiane: numeri, settori e impatto economico

Nel periodo compreso fra il 2022 e il 2024, l'attività promossa da Alibaba in Europa ha avuto un impatto significativo, contribuendo a generare 38,6 miliardi di euro di PIL nelle sei principali economie dell'UE e sostenendo 143 mila posti di lavoro nel solo 2024. L'Italia risulta protagonista nel panorama europeo con un apporto di 10,4 miliardi di PIL nell'arco del triennio e la creazione di oltre 43 mila posti di lavoro tra filiere dirette, indirette e indotte. Un risultato ottenuto anche grazie alla crescente presenza delle imprese italiane sulle piattaforme del gruppo: sono circa 400 le aziende nazionali attive, rappresentanti oltre 1.500 brand che esportano verso la Cina.

Le esportazioni italiane tramite canali digitali promossi dalla multinazionale hanno registrato numeri rilevanti: nel 2024, il valore delle vendite in Cina ha raggiunto quota 5,2 miliardi di euro, principalmente su canali altamente performanti come Taobao e Tmall. Il tessuto produttivo nazionale trova terreno fertile soprattutto nei comparti:

  • moda, abbigliamento e pelletteria, che da soli totalizzano il 67% dell'export
  • segmenti come beauty e chimica (10%)
  • emergenti comparti agroalimentari e arredamento.
Non va trascurato il traino dato dal turismo: la piattaforma Fliggy, parte del gruppo, ha determinato un incremento del 61% dei visitatori cinesi in Italia. A livello geografico, le opportunità si estendono anche al Sud-Est asiatico grazie a Lazada, piattaforma acquisita da Alibaba e punto di riferimento per mercati da oltre 600 milioni di abitanti.

Questi numeri raccontano la capacità del digitale di stimolare il ciclo economico, impattando non solo sull'export diretto ma anche sulle filiere di servizi collegati, sull'occupazione e sulla reputazione globale delle produzioni italiane. I dati di SDA Bocconi e dichiarazioni di manager come Rodrigo Cipriani Foresio confermano l'autorevolezza di questi processi e il coinvolgimento delle imprese nell'adozione di strumenti digitali evoluti.

Come funziona vendere in Cina tramite Alibaba: Tmall, Tmall Global

Orientarsi nel commercio digitale cinese richiede strategie, conoscenze delle piattaforme e scelte adatte alle proprie risorse. Per le realtà italiane intenzionate a esportare, Alibaba offre diversi ecosistemi in grado di rispondere alle diverse esigenze e ai diversi livelli di maturità internazionale:

  • Tmall è il marketplace B2C di riferimento in Cina continentale, ideale per brand affermati che già possiedono una presenza locale strutturata e un magazzino interno al Paese.
  • Tmall Global rappresenta invece la porta d'accesso digitale per le aziende che non desiderano, o non possono, costituire una società locale. Non è necessaria l'apertura di una sede cinese o di un deposito fisico: ciò riduce sia i costi di ingresso che la complessità burocratica, rendendo l'export più flessibile per le PMI.
Il funzionamento di questi canali è progettato in modo da semplificare la vendita cross-border:
  • le aziende caricano i prodotti nei cataloghi digitali, gestendo listini, promozioni e customer care anche a distanza;
  • i partner certificati, accreditati dalla piattaforma, supportano localizzazione dei messaggi, logistica, attività di marketing e posizionamento sui motori di ricerca cinesi;
  • dalla logistica alle transazioni, Alibaba mette a disposizione servizi integrati che favoriscono la tracciabilità e la trasparenza;
  • soluzioni di pagamento e gestione cambi sono affiancate da protezioni per la proprietà intellettuale e da un'attenzione particolare alla qualità dei dati forniti nel catalogo, aspetto chiave per la fiducia e la reputazione.
Per le PMI, Tmall Global si traduce in una modalità di accesso light, rispetto ai canali che richiedono presenza diretta, rendendo sostenibili non solo i costi iniziali ma anche quelli ricorrenti. Queste soluzioni rappresentano uno standard per le aziende che desiderano scalare rapidamente il mercato cinese, testando prodotti e strategie prima di valutare un radicamento più capillare.

Le esperienze di Pharmanutra e altri casi di successo

Nel variegato panorama delle imprese che hanno scelto la strada dell'export digitale verso la Cina, spicca il caso Pharmanutra. Il gruppo, attivo nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di integratori e dispositivi medici, si è affidato a Tmall Global per espandersi a livello internazionale. Utilizzando servizi di consulenza strategica e di localizzazione grazie a partner accreditati come Adiacent (Gruppo Sesa), Pharmanutra ha portato il proprio marchio, con prodotti come SiderAL, all'attenzione di un pubblico vastissimo e difficile da raggiungere con i canali tradizionali.

«L'ecosistema Alibaba è stato un acceleratore per la nostra espansione internazionale», afferma l'azienda, che ha beneficiato di:

  • aumento della visibilità digitale e del posizionamento di mercato
  • un avanzamento nella gestione omnicanale, con una visione più approfondita delle dinamiche direct-to-consumer
  • abbattimento delle barriere d'ingresso tipiche dei mercati asiatici
  • capacità di risposta più rapida alle evoluzioni del contesto competitivo.
Altri casi illustrano l'efficacia di un modello consumer-centric e digital-driven nell'incrementare le quote di export italiano: la presenza su piattaforme di Alibaba consente alle PMI di mantenere indipendenza nelle politiche commerciali e di sfruttare strumenti di analisi dei dati, AI e automazione per ottimizzare campagne di marketing e assistenza post-vendita.

Il network tecnologico della multinazionale cinese offre inoltre, tramite eventi come CoCreate, nuove opportunità di collaborazione, visibilità e accesso a strumenti digitali avanzati, incentivando il ricorso a intelligenza artificiale e innovazione di processo per accelerare la crescita delle aziende presenti sulla piattaforma. L'approccio omnicanale e flessibile, orientato a inglobare anche gli strumenti dell'e-commerce B2B come Alibaba.com, risulta vincente in un arco temporale che va ben oltre la semplice operazione commerciale.

Costi, strumenti e servizi: cosa sapere per l'export digitale verso la Cina

Scegliere la strada del commercio digitale in Cina implica valutare una serie di voci di costo, strumenti disponibili e servizi complementari. L'accessibilità di Tmall Global consente di evitare oneri tradizionalmente legati a aperture di filiali e magazzini, ma permangono alcune voci chiave da considerare:

  • Costi di onboarding: spese iniziali per attivazione dell'account, audit di conformità del prodotto e supporto per la localizzazione.
  • Commissioni sulle vendite: aliquote variabili percentuali sulle transazioni effettuate tramite la piattaforma.
  • Servizi aggiuntivi: marketing digitale, gestione logistica, supporto clienti spesso affidati a partner accreditati locali, con possibilità di personalizzazione in base alle singole strategie di mercato.
Oltre ai servizi nativi delle piattaforme di Alibaba, è importante considerare il supporto alla gestione fiscale, alla compliance locale e all'ottenimento di agevolazioni per l'internazionalizzazione (come il Fondo Simest 394/81 citato da fonti specializzate), che copre investimenti per digitale, fiere ed export manager temporanei:

Tipologia di costo/servizio

Descrizione

Onboarding

Attivazione account, audit tecnico, iscrizioni ai marketplace

Commissioni

Percentuale sulle vendite, variabile tra i diversi verticali di prodotto

Marketing

Campagne, SEO, brand awareness, influencer, KOL

Logistica

Spedizioni cross-border, eventuali servizi doganali integrati

Assistenza clienti

Gestione richieste, resi, localizzazione servizio post-vendita

Il ricorso a consulenti esperti nella pianificazione tributaria internazionale riduce i rischi legati a transfer pricing, obblighi IVA e compliance. L'approccio integrato fra risorse finanziarie e rispetto delle regole fiscali locali rappresenta un punto di forza per chi desidera una presenza duratura e sicura sul mercato cinese.



Leggi anche