Dall'ascesa dell'export digitale italiano in Cina ai numeri delle PMI su Alibaba, passando per costi, strategie vincenti e casi di successo: tutto su come il marketplace cinese sta rivoluzionando l'export.
L'internazionalizzazione è oggi una delle direttrici di sviluppo per le aziende tricolore. La trasformazione digitale ha permesso di superare antichi limiti geografici, facilitando la penetrazione in mercati ad alto potenziale come quello asiatico. Tra le piattaforme che hanno consentito a imprese di ogni dimensione - dalle grandi industrie alle PMI - di accedere al vasto bacino di consumatori cinesi, Alibaba si distingue come partner strategico nell'abilitare processi di export orientati al futuro.
Un fenomeno che ha vissuto un'accelerazione tra il 2022 e il 2024: migliaia di realtà produttive italiane, spinte dalla necessità di diversificare i mercati e dalla dinamicità di settori come moda, beauty e agroalimentare, hanno trovato nello sviluppo digitale una leva di accesso al Far East capace di generare valore, occupazione e competitività. Le opportunità offerte dalle piattaforme digitali hanno reso il made in Italy sempre più apprezzato, attirando anche nuovi flussi turistici grazie all'eco internazionale innescata dal commercio online.
Nel periodo compreso fra il 2022 e il 2024, l'attività promossa da Alibaba in Europa ha avuto un impatto significativo, contribuendo a generare 38,6 miliardi di euro di PIL nelle sei principali economie dell'UE e sostenendo 143 mila posti di lavoro nel solo 2024. L'Italia risulta protagonista nel panorama europeo con un apporto di 10,4 miliardi di PIL nell'arco del triennio e la creazione di oltre 43 mila posti di lavoro tra filiere dirette, indirette e indotte. Un risultato ottenuto anche grazie alla crescente presenza delle imprese italiane sulle piattaforme del gruppo: sono circa 400 le aziende nazionali attive, rappresentanti oltre 1.500 brand che esportano verso la Cina.
Le esportazioni italiane tramite canali digitali promossi dalla multinazionale hanno registrato numeri rilevanti: nel 2024, il valore delle vendite in Cina ha raggiunto quota 5,2 miliardi di euro, principalmente su canali altamente performanti come Taobao e Tmall. Il tessuto produttivo nazionale trova terreno fertile soprattutto nei comparti:
Questi numeri raccontano la capacità del digitale di stimolare il ciclo economico, impattando non solo sull'export diretto ma anche sulle filiere di servizi collegati, sull'occupazione e sulla reputazione globale delle produzioni italiane. I dati di SDA Bocconi e dichiarazioni di manager come Rodrigo Cipriani Foresio confermano l'autorevolezza di questi processi e il coinvolgimento delle imprese nell'adozione di strumenti digitali evoluti.
Orientarsi nel commercio digitale cinese richiede strategie, conoscenze delle piattaforme e scelte adatte alle proprie risorse. Per le realtà italiane intenzionate a esportare, Alibaba offre diversi ecosistemi in grado di rispondere alle diverse esigenze e ai diversi livelli di maturità internazionale:
Nel variegato panorama delle imprese che hanno scelto la strada dell'export digitale verso la Cina, spicca il caso Pharmanutra. Il gruppo, attivo nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di integratori e dispositivi medici, si è affidato a Tmall Global per espandersi a livello internazionale. Utilizzando servizi di consulenza strategica e di localizzazione grazie a partner accreditati come Adiacent (Gruppo Sesa), Pharmanutra ha portato il proprio marchio, con prodotti come SiderAL, all'attenzione di un pubblico vastissimo e difficile da raggiungere con i canali tradizionali.
«L'ecosistema Alibaba è stato un acceleratore per la nostra espansione internazionale», afferma l'azienda, che ha beneficiato di:
Il network tecnologico della multinazionale cinese offre inoltre, tramite eventi come CoCreate, nuove opportunità di collaborazione, visibilità e accesso a strumenti digitali avanzati, incentivando il ricorso a intelligenza artificiale e innovazione di processo per accelerare la crescita delle aziende presenti sulla piattaforma. L'approccio omnicanale e flessibile, orientato a inglobare anche gli strumenti dell'e-commerce B2B come Alibaba.com, risulta vincente in un arco temporale che va ben oltre la semplice operazione commerciale.
Scegliere la strada del commercio digitale in Cina implica valutare una serie di voci di costo, strumenti disponibili e servizi complementari. L'accessibilità di Tmall Global consente di evitare oneri tradizionalmente legati a aperture di filiali e magazzini, ma permangono alcune voci chiave da considerare:
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Tipologia di costo/servizio |
Descrizione |
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Onboarding |
Attivazione account, audit tecnico, iscrizioni ai marketplace |
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Commissioni |
Percentuale sulle vendite, variabile tra i diversi verticali di prodotto |
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Marketing |
Campagne, SEO, brand awareness, influencer, KOL |
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Logistica |
Spedizioni cross-border, eventuali servizi doganali integrati |
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Assistenza clienti |
Gestione richieste, resi, localizzazione servizio post-vendita |
Il ricorso a consulenti esperti nella pianificazione tributaria internazionale riduce i rischi legati a transfer pricing, obblighi IVA e compliance. L'approccio integrato fra risorse finanziarie e rispetto delle regole fiscali locali rappresenta un punto di forza per chi desidera una presenza duratura e sicura sul mercato cinese.