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Iscrizione al RUNTS enti no profit, associazione, calcio dilettanti: quali sono obbligati, procedura ed esclusi nel 2026

di Marcello Tansini pubblicato il
Iscrizione RUNTS per chi obbligo 2026

Hanno l'obbligo di iscriversi al Registro Runts tutti gli enti che vogliono essere riconosciuti come Enti del Terzo Settore (ETS) e accedere a benefici fiscali e agevolazioni con la P.A.

Negli ultimi anni il settore non profit italiano ha affrontato un processo di riforma strutturale del Terzo Settore volto a rafforzare trasparenza e tracciabilità delle attività associative. Uno dei pilastri di questo cambiamento è rappresentato dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), concepito come lo strumento centrale per mappare, controllare e garantire legalità e coerenza nelle finalità sociali degli enti.

Le associazioni, in particolare quelle del settore sportivo dilettantistico come le società di calcio, dovranno quindi ripensare le proprie procedure interne per mantenere i vantaggi fiscali e accedere agli incentivi previsti dalla normativa vigente. 

Cos’è il RUNTS e quali sono le sue funzioni nel Terzo Settore

Il Runts, Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, è l’archivio ufficiale di riferimento per tutte le organizzazioni senza scopo di lucro che intendono ottenere il riconoscimento di ente del Terzo Settore (ETS). Il RUNTS garantisce un sistema trasparente e aggiornato che permette alle autorità e ai cittadini di consultare lo stato, la composizione e il rispetto delle normative da parte degli enti iscritti.

Le principali funzioni del registro sono:

  • Certificare l’iscrizione e la sussistenza dei requisiti normativi dei soggetti che operano in ambito non profit.
  • Consentire l’accesso ai benefici fiscali e alle agevolazioni previste dalla legge solo a chi rispetta precisi criteri di trasparenza, democraticità e finalità sociale.
  • Promuovere la tracciabilità dei rapporti economici e finanziari e favorire il controllo da parte degli organi preposti.
L'iscrizione al RUNTS vale anche per il mondo dello sport dilettantistico e delle associazioni culturali, religiose o assistenziali che svolgono attività a pagamento e permette di accedere a bandi, convenzioni, donazioni e finanziamenti pubblici e privati, ma implica il rispetto di oneri amministrativi crescenti orientati alla qualità gestionale.

Obblighi di iscrizione al RUNTS dal 2026: soggetti coinvolti ed esclusi

Dal 2026 l’iscrizione al Registro Unico diventerà un adempimento obbligatorio (anche se non per tutti) e la condizione imprescindibile per il riconoscimento degli enti che operano nel Terzo Settore, compresi quelli attivi nello sport dilettantistico, e per poter usufruire di benefici fiscali e agevolazioni con la pubblica amministrazione.

Sono coinvolti:

  • Le associazioni di volontariato e di promozione sociale, enti filantropici, reti associative, società sportive dilettantistiche, cooperative sociali, nonché realtà che forniscono servizi a pagamento in ambito ricreativo, educativo e culturale.
  • Le società e le associazioni sportive dilettantistiche, ASD e SSD, con attività remunerate verso soci, tesserati o terzi.
  • Le associazioni culturali, religiose, politiche e sindacali che agiscono con finalità sociale e ricevono corrispettivi specifici o contributi supplementari.

La procedura di iscrizione al RUNTS per enti no profit e associazioni sportive

L’iter di iscrizione prevede alcuni passaggi specifici, che sono:
  • Predisporre lo statuto aggiornato che rispetti le clausole previste dal Codice del Terzo Settore, tra cui democraticità della governance interna, assenza di finalità di lucro e modalità di devoluzione del patrimonio.
  • Provvedere alla compilazione della domanda sul portale RUNTS, con allegati i principali dati anagrafici dell’ente, atto costitutivo, statuto e bilanci.
  • Completare l’invio della domanda e relativa documentazione agli uffici regionali o territoriali competenti, che esaminano la regolarità dell’istanza.
  • Attendere la conferma di iscrizione, che consente l’accesso ai benefici previsti dalla normativa.
Per le sole società sportive dilettantistiche, l’iscrizione al RUNTS si aggiunge, ma non sostituisce, quella al registro RASD (Registro attività sportive dilettantistiche), quando l’associazione intende fruire dei vantaggi riservati dal settore sportivo. Va ricordato che l’aggiornamento dei dati e degli organi direttivi è obbligatorio ogni anno, e la mancata osservanza delle procedure di revisione e comunicazione può comportare la perdita delle agevolazioni (tra cui esenzioni fiscali, accesso a bandi e detrazioni).

Esclusioni ed esenzioni: chi resta fuori dal RUNTS e dall’obbligo IVA

Non tutte le realtà associative sono obbligate ad iscriversi al RUNTS. Restano, infatti, escluse:

  • Associazioni prive di attività remunerate: chi si limita a ricevere donazioni o gestire le quote associative senza corrispettivi specifici non è tenuto, né a iscriversi al registro unico né a dotarsi di partita IVA.
  • Organizzazioni di volontariato o APS, qualora operino esclusivamente in regime forfettario e non svolgano attività commerciale; queste godono ancora di esenzioni dagli obblighi di fatturazione elettronica e trasmissione telematica.
  • Alcune federazioni sportive o entità riconosciute con particolari status dal CONI, a patto che non incassino corrispettivi specifici da soci o terzi.
  • Patronati, fondi pensione e alcuni organismi religiosi se non impegnati in attività a pagamento.
La tabella seguente riassume la situazione:
Soggetto Obbligo iscrizione RUNTS Obbligo Partita IVA
ETS con servizi a pagamento
ASD/SSD con corrispettivi specifici
Solo donazioni/quote associative No No
Federazioni con riconoscimenti speciali No No/Solo in casi specifici

Adempimenti e adeguamenti statutari richiesti per mantenere i benefici

Per mantenere le agevolazioni fiscali e normative è essenziale l’adozione di uno statuto conforme alle regole del Codice del Terzo Settore. Gli ambiti di intervento richiesti riguardano:

  • Clausole di democraticità interna nella governance e nella gestione dell’organizzazione
  • Divieto di distribuzione di utili anche indiretta o di avanzi di gestione.
  • Previsione dell’obbligo di devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento dell’ente
  • Disciplina uniforme del rapporto associativo e del diritto di voto
  • Obbligo di redazione e approvazione annuale del bilancio sociale o ordinario secondo le direttive del RUNTS
  • Pubblicazione dei contributi da enti pubblici e aggiornamento dei dati dei soci e degli organi direttivi
L’assenza o l’irregolarità di tali adeguamenti può tradursi nella perdita degli status di ETS o ASD e nel decadimento dai benefici connessi (detrazioni, accesso a bandi, donazioni deducibili).