Una delle novità riguarda l'applicazione dell'imposta di bollo sulle polizze vita dei rami III e V, che includono prodotti come le unit-linked e le polizze di capitalizzazione.
La Legge di Bilancio 2024-2025 ha introdotto modifiche significative al trattamento fiscale delle polizze vita, con implicazioni rilevanti sia per i risparmiatori sia per le compagnie assicurative. Questi cambiamenti mirano a uniformare le normative fiscali e a incrementare le entrate statali, sollevando però interrogativi sull'impatto che avranno sui rendimenti netti e sull'attrattività di questi strumenti finanziari. Le novità riguardano principalmente l'introduzione dell'imposta di bollo annuale anticipata e nuove regole per le polizze dei rami III e V, come le unit-linked e le polizze di capitalizzazione.
La modifica più rilevante introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda l'applicazione dell'imposta di bollo annuale sulle polizze vita. Secondo la nuova normativa, le compagnie assicurative saranno obbligate a versare l'imposta ogni anno, anziché al momento della scadenza o del riscatto della polizza come avveniva in precedenza.
Questa misura coinvolge principalmente le polizze del ramo III (legate a fondi di investimento) e del ramo V (capitali garantiti), anticipando l'esborso fiscale e potenzialmente incidendo sul rendimento netto per i sottoscrittori. L'aliquota dell'imposta rimane fissata al 2 per mille annuo, calcolato sul valore della polizza.
Le compagnie assicurative dovranno versare l'imposta con le modalità ordinarie previste dall'articolo 4 del decreto ministeriale del 24 maggio 2012. È importante sottolineare che, sebbene l'onere del versamento anticipato ricada sulle compagnie, l'importo corrispondente all'imposta di bollo versata sarà computato in diminuzione della prestazione erogata alla scadenza o al riscatto della polizza.
Per i contratti di assicurazione sulla vita già in vigore al 1° gennaio 2025, la legge prevede un meccanismo di pagamento rateale dell'imposta di bollo calcolata per gli anni precedenti, secondo il seguente calendario:
Per i sottoscrittori di polizze vita, l'anticipo dell'imposta di bollo potrebbe tradursi in una diminuzione dei rendimenti netti. Le compagnie assicurative, dovendo assorbire il costo finanziario dell'anticipo dell'imposta, potrebbero trasferire parte di questo onere ai clienti attraverso:
Nonostante queste modifiche, le polizze vita mantengono alcuni vantaggi fiscali significativi che continuano a renderle interessanti, tra cui:
La nuova normativa sull'anticipo dell'imposta di bollo non colpisce tutte le polizze vita allo stesso modo. È fondamentale distinguere tra le diverse tipologie:
Un elemento positivo della riforma fiscale è che le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio non hanno carattere retroattivo per quanto riguarda i nuovi obblighi assicurativi. Le nuove disposizioni si applicano solo alle polizze sottoscritte dal primo gennaio 2025, mentre i contratti già in essere seguiranno le regole precedenti relativamente ai diritti e agli obblighi contrattuali.
Tuttavia, per quanto riguarda l'imposta di bollo, anche i contratti già in essere saranno soggetti al nuovo regime di pagamento anticipato, seppur con la rateizzazione descritta in precedenza. Questo garantisce una certa tutela ai risparmiatori che hanno investito prima dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni, evitando impatti negativi sui rendimenti già concordati, ma non li esenta completamente dalle novità fiscali.
Per chi valuta nuove sottoscrizioni o ha polizze in scadenza nel 2025, diventa importante:
Le nuove disposizioni prevedono:
Alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, è opportuno confrontare le polizze vita con altre forme di investimento per valutarne la convenienza relativa.
I prodotti assicurativi vita, nonostante l'anticipo dell'imposta di bollo, mantengono alcune caratteristiche distintive rispetto ad alternative come fondi comuni di investimento, ETF o titoli di stato:
L'introduzione dell'anticipo dell'imposta di bollo comporta sfide significative per le compagnie assicurative, che dovranno:
Per gli operatori del settore, l'anticipazione dell'imposta di bollo rappresenta un ulteriore onere gestionale e finanziario che potrebbe incidere sulla competitività dei prodotti assicurativi vita rispetto ad altre forme di investimento.
La modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 riguardante l'anticipo dell'imposta di bollo sulle polizze vita si configura come una misura principalmente volta ad aumentare le entrate fiscali nel breve periodo, anticipando gettito che altrimenti sarebbe stato incassato in futuro.
Questo tipo di intervento, pur non modificando l'ammontare complessivo dell'imposta dovuta, ne altera la tempistica di versamento, con possibili ripercussioni sulla liquidità delle compagnie assicurative e, indirettamente, sui rendimenti offerti ai risparmiatori.
È importante considerare che tale approccio potrebbe avere effetti distorsivi sul mercato dei prodotti assicurativi vita, favorendo alcune tipologie di prodotti rispetto ad altre e influenzando le scelte dei risparmiatori in base a considerazioni fiscali piuttosto che di adeguatezza alle proprie esigenze finanziarie.
Alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, i risparmiatori che valutano l'acquisto di una polizza vita dovrebbero: