La gestione delle visite fiscali per i dipendenti privati nel 2025 merita un'analisi dettagliata, data l'evoluzione normativa recente. Questi aggiornamenti riguardano sia i lavoratori in assenza per motivi di salute che i medici di controllo responsabili delle verifiche.
L'Inps svolge un ruolo cruciale, essendo l'ente preposto all'organizzazione e alla gestione dei controlli medici per i lavoratori del settore privato in malattia, attraverso il sistema del Polo Unico.
Regole e disposizioni per le visite fiscali 2025
Vogliamo subito sfatare un luogo comune sulle verifiche mediche di controllo 2025 per i dipendenti privati. Il medico fiscale può presentarsi anche due volte nello stesso giorno, potenzialmente sia nella fascia mattutina che in quella pomeridiana, sempre nel rispetto degli orari di reperibilità stabiliti per i lavoratori del settore privato.
Come è possibile? Si tratta di un accanimento? Alla base di tutto c'è il Polo Unico Inps, ovvero quella struttura dell'Istituto nazionale della previdenza sociale che coordina e gestisce i controlli in caso di malattia.
La selezione del dipendente in malattia da sottoporre a verifica non è casuale, ma si basa sull'incrocio di dati in cui un ruolo preponderante è ricoperto dall'algoritmo dell'Inps. Quest'ultimo classifica in modo automatico i lavoratori, riuscendo a individuare chi è considerato soggetto a rischio e quindi meritevole di un controllo sulla veridicità delle dichiarazioni.
Sistema di selezione per le verifiche mediche
Il sistema di selezione dei dipendenti da controllare è basato su parametri specifici stabiliti dall'INPS, che includono:
- Frequenza delle assenze per malattia
- Durata media dei periodi di malattia
- Concentrazione delle assenze in determinati giorni della settimana (ad esempio, lunedì o venerdì)
- Segnalazioni specifiche da parte del datore di lavoro
Nel 2025, l'algoritmo è stato ulteriormente raffinato per identificare con maggiore precisione i casi che necessitano di verifica, ottimizzando così l'utilizzo delle risorse dell'istituto previdenziale.
Fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali nei dipendenti privati
Entriamo quindi nel cuore delle regole delle visite fiscali 2025 con gli orari di reperibilità. Per i lavoratori subordinati del settore privato ne sono previste due:
- Fascia mattutina: dalle 10:00 alle 12:00
- Fascia pomeridiana: dalle 17:00 alle 19:00
Come spiegato, i controlli del medico dell'Inps possono essere più di uno sia nel corso del periodo della malattia che nella stessa giornata. Un aspetto fondamentale di cui tenere conto è la validità
7 giorni su 7 e dunque anche nei festivi e nei fine settimana. In queste fasce orario e nel corso dell'intero periodo di malattia, i lavoratori non possono allontanarsi dal domicilio indicato nel certificato medico.
L'assenza ingiustificata viene sanzionata con crescente severità in base al prolungamento dello stato di irregolarità. Le conseguenze possono variare da un richiamo disciplinare o una sanzione economica fino ad arrivare, nei casi più gravi, al licenziamento per giusta causa.
Differenze con il settore pubblico
È importante sottolineare che le fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici sono diverse da quelle del settore privato. Per i lavoratori statali, infatti, gli orari in cui devono essere reperibili sono:
- Dalle 9:00 alle 13:00
- Dalle 15:00 alle 18:00
Questa distinzione è stata confermata anche per il 2025, nonostante le periodiche discussioni sull'
opportunità di uniformare le fasce di reperibilità in malattia per i dipendenti statali.
Sanzioni, riduzione dell'indennità e licenziamento per assenza alla visita fiscale
Il dovere dei dipendenti privati è quindi di farsi trovare all'indirizzo indicato nel certificato medico per tutto il periodo di malattia e negli orari di reperibilità. Altrimenti l'assenza viene considerata ingiustificata e scattano le sanzioni progressive:
- Prima assenza ingiustificata: taglio del 100% dell'indennità di malattia dei primi 10 giorni.
- Seconda assenza ingiustificata: riduzione del 50% dell'indennità per il restante periodo della malattia.
- Terza assenza ingiustificata: decurtazione dell'intera indennità di malattia.
Nei casi di reiterazione nel tempo può scattare la pena massima del licenziamento, anche senza preavviso, come confermato da numerose sentenze della Corte di Cassazione che hanno ribadito come
l'assenza ingiustificata sui giorni di malattia rappresenti una violazione degli obblighi di diligenza e correttezza.
Obblighi e responsabilità del lavoratore
Il lavoratore ha la responsabilità di:
- Comunicare tempestivamente lo stato di malattia al datore di lavoro
- Assicurarsi che il medico curante trasmetta il certificato all'INPS
- Verificare che sul certificato sia correttamente indicato il domicilio dove sarà reperibile
- Essere presente durante le fasce orarie stabilite
- In caso di variazione del domicilio durante la malattia, comunicarlo preventivamente sia al datore di lavoro che all'INPS
Secondo le sentenze più recenti, tra cui la n. 14/2025 della Cassazione, l'obbligo di reperibilità sussiste anche se il lavoratore si è assentato solo per pochi minuti, a meno che non ricorrano cause di forza maggiore o necessità improrogabili.
Casi di esonero dalla visita fiscale, quando è permesso assentarsi
L'obbligo di farsi trovare in caso di visita fiscale viene a cadere in presenza di specifiche condizioni. Il dipendente viene infatti esonerato in caso di gravi patologie, ma è indispensabile che in anticipo sia stato presentato il certificato medico attestante tale condizione.
Le normative in vigore nel 2025 prevedono specifiche esenzioni dall'obbligo di reperibilità, che includono:
- Patologie gravi che richiedono terapie salvavita
- Stati patologici connessi a invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%
- Infortuni sul lavoro (gestiti dall'INAIL e non dall'INPS)
- Malattie professionali certificate
- Necessità di sottoporsi a trattamenti medici vitali
Oltre alle malattie tradizionalmente intese, esistono altre circostanze in cui
un dipendente in malattia può uscire senza correre nessun rischio. Queste includono:
Giustificazioni valide per l'assenza alla visita di controllo
Le attuali disposizioni del 2025 accettano come valide giustificazioni:
- Visite mediche specialistiche o altre prestazioni sanitarie che coincidono con l'orario della visita fiscale
- Necessità di acquisto di farmaci urgenti prescritti
- Situazioni di forza maggiore documentabili (come emergenze familiari)
- Cause di servizio per specifiche categorie di lavoratori
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28/2025, ha ulteriormente chiarito che il lavoratore deve comunque dimostrare sia l'indifferibilità dell'uscita durante le fasce di reperibilità, sia l'impossibilità di programmare l'attività in orari diversi.
Il ruolo del CCNL nelle visite fiscali
I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro possono integrare la normativa generale sulle visite fiscali, prevedendo disposizioni specifiche per determinati settori o categorie di lavoratori. Alcuni CCNL del 2025 hanno introdotto:
- Periodi di carenza differenziati
- Trattamenti economici specifici in caso di malattia
- Ulteriori casistiche di esonero dalla reperibilità
- Procedure particolari per la comunicazione dello stato di malattia
È importante che il lavoratore consulti il proprio CCNL di riferimento per verificare eventuali disposizioni particolari che potrebbero integrare o modificare il quadro normativo generale.
Procedura di impugnazione in caso di contestazione
Se il lavoratore ritiene ingiusta la sanzione ricevuta per assenza alla visita fiscale, può avviare una procedura di impugnazione. Secondo le regole aggiornate al 2025, il processo prevede:
- Presentazione di giustificazioni scritte al datore di lavoro entro 5 giorni dalla comunicazione della sanzione
- In caso di rigetto, possibilità di ricorso all'INPS entro 15 giorni
- Eventuale ricorso al tribunale del lavoro entro 180 giorni
La giurisprudenza recente ha stabilito che l'onere della prova ricade sul lavoratore, che deve dimostrare l'esistenza di una valida giustificazione per la sua assenza durante la visita fiscale.
Visite fiscali a richiesta del datore di lavoro
Oltre alle verifiche disposte d'ufficio dall'INPS, il datore di lavoro può richiedere specifici controlli sui propri dipendenti in malattia. Nel 2025, questa procedura prevede:
- Richiesta formale tramite i canali telematici dell'INPS
- Pagamento di una tariffa stabilita annualmente (per il 2025 è di €50 per le visite in giorni feriali e €65 per quelle in giorni festivi)
- Possibilità di indicare specifiche fasce orarie per il controllo, sempre nel rispetto degli orari di reperibilità
Questa opzione è particolarmente utilizzata in caso di assenze ricorrenti o sospette, e rappresenta un ulteriore strumento a disposizione delle aziende per
controllare la malattia di un dipendente privato in base alla normativa vigente.
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