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Whatsapp e Intelligenza artificiale integrata: quali sono i veri problemi e rischi per utenti e come disattivarla

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Whatsapp e Intelligenza artificiale inte

L'integrazione dell'Intelligenza Artificiale su WhatsApp solleva dubbi e preoccupazioni tra utenti e aziende: dai rischi per la privacy alle conseguenze sulla concorrenza, fino ai modi per disattivare le nuove funzionalità AI.

L’arrivo delle funzioni basate su Intelligenza Artificiale dentro WhatsApp segna una svolta digitale rilevante, che si inserisce in un panorama di comunicazione sempre più orientato verso automazione e personalizzazione delle interazioni. Meta, la società madre di WhatsApp, ha introdotto nuove condizioni contrattuali legate alla propria soluzione AI, Meta AI, distribuendo queste tecnologie inizialmente su account business, per poi estenderle agli utenti privati. Questo cambiamento ha prodotto una serie di reazioni da parte di regolatori, aziende concorrenti e utenti, sollevando interrogativi su privacy, sicurezza e concorrenza.

L’annuncio delle nuove funzionalità di Intelligenza Artificiale all’interno della popolare app di messaggistica ha generato una molteplicità di risposte sia dal mondo delle imprese che degli organi istituzionali. Le indagini amministrative avviate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana e dalla Commissione Europea testimoniano l’attenzione che le istituzioni attribuiscono a questi sviluppi. In particolare, la scelta di Meta di porre restrizioni sull'utilizzo della piattaforma per servizi IA di terze parti ha acceso il dibattito su potenziale abuso di posizione dominante, richiedendo una valutazione approfondita sulle ricadute nel mercato unico europeo.

Le reazioni degli utenti variano: molti sono attratti dalle potenzialità delle nuove funzioni AI, come la risposta automatica avanzata e il supporto virtuale, mentre altri esprimono preoccupazioni in materia di trattamento dei dati, trasparenza delle policy e controllo delle comunicazioni. Molte segnalazioni arrivate agli organismi europei – specialmente da piccole imprese che utilizzavano servizi concorrenti di IA su WhatsApp – hanno portato l’Unione ad avviare prontamente dossier esplorativi su possibili impatti negativi per la concorrenza.

I principali problemi e rischi legati all’uso dell’IA su WhatsApp per utenti e mercato concorrenziale

Nel dibattito contemporaneo sull’adozione dell’Intelligenza Artificiale nei servizi di messaggistica, emergono una serie di problemi strutturali e rischi correlati sia per i singoli fruitori che per il mercato in generale. L’introduzione di funzioni AI nella piattaforma di WhatsApp solleva questioni che riguardano in modo stringente la privacy degli utenti, la sicurezza dei dati e l’equità concorrenziale.

Per quanto riguarda la protezione dei dati personali, l’integrazione di sistemi intelligenti implica spesso la raccolta e l’elaborazione di un’ampia gamma di informazioni degli utenti, potenzialmente anche sensibili. Mentre Meta afferma che i dati sono trattati secondo le normative vigenti (GDPR e altre direttive europee), la natura complessa degli algoritmi di AI e la loro necessità di imparare dai dati generano incertezza su:

  • Modalità e finalità della raccolta di dati tramite chatbot e assistenti virtuali integrati nelle chat
  • Chiarezza nei consensi richiesti agli utenti
  • Possibilità di profilazione avanzata e generazione di dati derivati non dichiarati al momento dell’accettazione delle condizioni
Altro nodo critico è la sicurezza degli scambi digitali. L’impiego di soluzioni AI comporta una superficie di attacco più ampia, soprattutto se i sistemi non sono adeguatamente protetti contro accessi non autorizzati o manipolazioni. Gli esperti di cybersecurity mettono in guardia anche rispetto a nuove tipologie di frode, come la personalizzazione di phishing e truffe automatizzate tramite bot IA, che potrebbero risultare più convincenti e difficili da individuare per gli utenti comuni.

Sul piano delle dinamiche concorrenziali, la politica adottata da Meta ha determinato rilievi formali da parte delle autorità antitrust europee. Dal 15 ottobre 2025, solo le aziende già presenti su WhatsApp hanno potuto continuare a offrire servizi di intelligenza artificiale integrata, mentre per i nuovi entranti l’accesso è stato limitato o interdetto. Dal 15 gennaio 2026 le restrizioni si sono estese a tutti i fornitori terzi, consentendo di fatto solo a ‘Meta AI’ di operare sulla piattaforma. Le preoccupazioni espresse dalla Commissione Europea e da molti operatori di settore riguardano:

  • Possibile abuso di posizione dominante, che rischia di restringere la varietà dell’offerta di servizi AI per comunicazione
  • Impatto negativo sull’innovazione, limitando la competizione tra aziende e la libertà di scelta per i consumatori
  • Rischio di monopoli digitali, con potenziali incrementi dei costi e riduzione della qualità dei servizi disponibili
L’applicazione delle norme UE, tra cui l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e il Regolamento generale sulla protezione dei dati, resta centrale per valutare la legittimità delle nuove policy e per garantire agli utenti un utilizzo consapevole e sicuro della tecnologia.

In sintesi:

Area di Rischio Descrizione
Privacy Trattamento esteso dei dati personali e difficoltà nella comprensione delle finalità
Sicurezza Maggiore esposizione a rischi informatici e sofisticazione degli attacchi
Concorrenza Limitazione all’accesso per fornitori terzi e rafforzamento della posizione di Meta nel mercato IA

Come gli utenti possono tutelarsi: gestione delle impostazioni e opzioni per disattivare l’Intelligenza Artificiale su WhatsApp

Di fronte a una crescente complessità tecnologica e normativa, gli utenti possono adottare alcune strategie efficaci per tutelare la propria privacy e gestire le interazioni con i sistemi di intelligenza artificiale all’interno di WhatsApp. Nonostante l’integrazione sempre più profonda delle soluzioni AI nella piattaforma, l’utente mantiene alcune leve di controllo sulle proprie impostazioni.

Il primo passo è la verifica puntuale delle impostazioni dell’account WhatsApp, che consente di visionare e adattare le funzioni IA attive nelle proprie chat. È utile seguire regolarmente aggiornamenti e comunicazioni ufficiali pubblicate dalla piattaforma, poiché le policy di gestione delle funzioni AI possono subire modifiche frequenti in risposta ai provvedimenti delle autorità o a feedback ricevuti dagli utenti.

Per la disattivazione dei servizi collegati a Meta AI (laddove prevista), è consigliato:

  • Accedere alle Impostazioni dell’applicazione
  • Selezionare la voce relativa a Account e poi Privacy
  • Individuare le opzioni dedicate a Servizi di Intelligenza Artificiale e personalizzare i consensi
  • Disabilitare l’utilizzo dei servizi AI integrati, qualora sia presente la possibilità esplicita di opt-out
Nel caso in cui non esistano ancora opzioni dettagliate per la disattivazione, si raccomanda di utilizzare canali ufficiali di assistenza per richiedere chiarimenti o esercitare i propri diritti secondo quanto previsto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR): rettifica, cancellazione, limitazione del trattamento.

Alcuni altri suggerimenti utili per aumentare il livello di sicurezza nell’uso dei servizi IA su WhatsApp includono:

  • Mantenere sempre aggiornate le versioni della app per beneficiare di correttivi e nuove impostazioni sulla privacy
  • Consultare regolarmente le informative privacy e le comunicazioni legali relative a modifiche di policy
  • Impostare password forti e autenticazione a due fattori per ridurre il rischio di accessi indesiderati
  • Monitorare le proprie interazioni con chatbot e altri strumenti IA, segnalando eventuali contenuti sospetti o non richiesti.


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