Con la nuova Riforma Brunetta sulla P.A. i concorsi pubblici cambiano volto, facendo spazio unicamente a sistemi digitali per lo svolgimento del test proposto al posto di carta e penna, per selezioni pubbliche trasparenti e rapide, con tempi massimi di un’ora per le prove scritte e obbligo di sostenere per l’accesso eventuale alla P.A. solo una prova scritta e una prova orale, dicendo dunque addio alle prove preselettive.
Cambiano le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici 2022 con la nuova Riforma Brunetta ufficiale ed entra in vigore la legge di conversione del decreto Covid del governo Draghi che contiene le norme sui nuovi concorsi per l'accesso alla Pubblica Amministrazione con selezioni in modalità semplificate per migliaia di assunzioni e ulteriori novità che saranno a regime solo post pandemia. Vediamo allora come funzionano i nuovi concorsi pubblici dal 2022 con la nuova Riforma Brunetta.
Con la nuova Riforma Brunetta sulla P.A. i concorsi pubblici cambiano volto: spazio a sistemi digitali per la compilazione dei test proposti al posto di carta e penna, per selezioni pubbliche uniformi, trasparenti e rapide, come spiegato dallo stesso ministro per la P.A., Renato Brunetta. Il nuovo protocollo per i concorsi pubblici previsto dal Cts, Comitato tecnico scientifico, prevede poi:
A regime, la riforma Brunetta cambierà ancora prevedendo per i concorsi pubblici una sola prova scritta digitale e in presenza e una prova orale, con valutazione iniziale dei titoli di studio per le figure ad alta specializzazione tecnica, ed esclusivo uso di strumenti informatici e digitali sempre nel rispetto delle norme sulla tutela di dati personali e sulla sicurezza.