L’assicurazione condominiale rappresenta uno strumento essenziale per proteggere i proprietari in caso di eventi dannosi all’interno delle parti comuni di un edificio.
Quando si verifica un sinistro, è lecito domandarsi quanto tempo l’assicurazione condominiale deve rispondere su risarcimenti richiesti dagli interessati e cosa accade se la compagnia rimane silente.
L’assicurazione di condominio interviene normalmente quando il danno ha origine da un elemento comune (es.tubazione, tetto, scale), ma spetta poi alla compagnia valutare la richiesta, accertare la responsabilità e, in caso di riscontro positivo, corrispondere il risarcimento, conformemente ai massimali e alle condizioni indicate dalla polizza.
Le tempistiche rappresentano un aspetto centrale: dopo la denuncia del sinistro, la compagnia assicurativa ha generalmente 30 giorni per rispondere, come previsto da molte condizioni contrattuali (verificare sempre le clausole specifiche della propria polizza).
Il termine decorre dal completamento della documentazione ritenuta necessaria dall’assicurazione.
Per le richieste che rientrano nell’ambito di responsabilità civile, il condominio ha comunque fino a 5 anni dalla data dell’evento per proporre richiesta di risarcimento.
Per riassumere, i tempi da ricordare sono i seguenti:
Per ottenere una risposta efficace, occorre rispettare alcune fasi:
Quando l’assicurazione condominiale non rispetta le tempistiche previste o respinge la richiesta senza motivi oggettivamente fondati, il danneggiato o il condominio possono agire tramite la mediazione.
Se il mancato riscontro persiste, si può intraprende la via legale, rivolgendosi alla magistratura civile per ottenere giustizia. In caso di diniego, è utile richiedere una motivazione scritta che possa essere valutata da un esperto e da un legale.
In assenza di tutela assicurativa attiva, i condomini rispondono direttamente secondo le quote millesimali. Inoltre, il creditore potrà agire legalmente contro il condominio, ottenendo eventualmente il pignoramento dei beni condominiali o delle singole quote.
L’amministratore di condominio rappresenta il punto di riferimento principale nella gestione dei sinistri, perchè ha il compito di:
In caso di ritardi, negligenza o omessa attivazione della copertura assicurativa, l’amministratore può rispondere patrimonialmente, specie se non ha informato l’assemblea del mancato rinnovo della polizza o ha gestito in modo superficiale l’attività richiesta dalla legge.
In Italia, la legge prevede una responsabilità solidale tra condomini nelle ipotesi di danni derivanti dalle parti comuni.
Secondo la normativa vigente, ogni proprietario risponde in solido con gli altri della quota parte dovuta al danneggiato in ragione dei millesimi di proprietà. Ciò vale anche per chi non abita nello stabile e per il condomino che subisce il danno, il quale partecipa comunque alle spese proporzionalmente.
Casi particolari sono rappresentati dalle ipotesi di caso fortuito (evento imprevedibile e inevitabile) e di comportamenti imprudenti del danneggiato, che possono escludere o ridurre la responsabilità del condominio.
Danno | Responsabile | Tutela |
Parti comuni | Condominio/condomini in solido | Assicurazione condominiale |
Unità immobiliare privata | Proprietario o inquilino | Assicurazione personale se presente |