Da revisione delle aliquote Irpef a estensione della flat tax al 15%, a introduzione del quoziente familiare, anche per riordino di bonus e detrazioni: sono diverse le misure al vaglio del governo per la prossima riforma fiscale che, come annunciato, sarà presentata il prossimo mese di marzo. E si delineano 4 fasi distinte per la riforma fiscale rivoluzione annunciata dalla Meloni.
Secondo quanto riportano le ultime notizie, la riforma del Fisco 2023 si articolerà in quattro fasi che sono nel dettaglio:
Misura cardine della riforma fiscale 2023 è la revisione delle aliquote Irpef per il pagamento delle tasse sui reddito. Il governo Draghi lo scorso anno ha già modificato le aliquote Irpef portandola da cinque a quattro in base ai diversi scaglioni di reddito sono le seguenti:
Il governo Meloni vuole modificare ancora le aliquote Irpef e portarle a tre, ma al momento le ipotesi di revisione dell’Irpef sono diverse. Potrebbero, infatti, essere:
E con queste tre nuove aliquote Irpef, gli aumenti maggiori sarebbero per pensioni di importi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, cioè per pensioni fino a circa 3.700 euro al mese, che aumenteranno per effetto di una netta riduzione delle tasse da pagare, considerando che si tratta di redditi per cui l’aliquota Irpef scenderebbe dal 35% al 27%, riducendosi di ben 8 punti percentuali.
Per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, non cambierebbe nulla con la riforma del fisco del marzo, considerando che l’aliquota Irpef da considerare resta al 23% nel primo caso e resta al 43% nel secondo caso.
Altra ipotesi potrebbe poi essere quella di un accorpamento delle prime due aliquote del 23% e del 25% in una sola aliquota al 20% per redditi fino a 28.000 euro, il che significa avvantaggiare coloro che percepiscono redditi inferiori con una netta riduzione delle tasse.
Si parla anche dell’introduzione di un’aliquota unica del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro, di un’aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro e del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro e quella
In ogni caso, le modifiche Irpef andranno certamente ad incidere su pensioni e stipendi che saranno al centro di un’altra misura fondamentale della nuova riforma fiscale, vale a dire l’aumento del taglio del cuneo fiscale.
Se con la Manovra Finanziaria 2023 il governo Meloni ha, infatti, approvato un nuovo taglio del cuneo fiscale del 3% per redditi fino a 25mila euro e del 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro annui, con la prossima riforma fiscale il taglio del cuneo fiscale potrebbe arrivare al 5% per tutti coloro che hanno redditi sempre entro i 35mila euro annui.