Nuovi sconti reali su bollo auto al via da Regioni ma anche nel frattempo richieste di pagamento per anni passati

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovi sconti reali su bollo auto al via

Anche per il 2023 non mancano esempi di regioni virtuose che applicano sconti per il pagamento del bollo auto. Ma è caccia agli inadempienti.

L'obbligo relativo al pagamento del bollo auto non si può eludere. Fatta eccezione per alcuni specifici casi, tutti i possessori di un'auto sono tenuti a effettuare il versamento della tassa di possesso. L'imposta non è infatti legata all'effettivo utilizzo del mezzo quanto piuttosto alla sua proprietà. L'ammontare è correlato alla potenza del veicolo in termini di CV.

Successivamente, pur con un impatto minore, concorre a determinare l'importo anche la categoria ambientale di appartenenza. Approfondiamo adesso alcuni aspetti ben precisi, tutti di stretta attualità:

Bollo auto: nuovi sconti da parte delle Regioni

  • Quando non si paga il bollo auto
  • Richieste di pagamento del bollo auto per anni passati

Bollo auto: nuovi sconti da parte delle Regioni

La gestione del bollo auto segue un modello di competenza regionale e di conseguenza, per compre rendere quali sono le particolarità introdotte nel 2023, anche in riferimento all'applicazione di sconti e riduzioni, è indispensabili fare riferimento all'amministrazione locale.

Nella Regione Lombardia, l'opzione di addebito diretto tramite domiciliazione bancaria per il pagamento dell'imposta automobilistica consente di ricevere uno sconto del 15%. Questa agevolazione si applica sia a coloro che hanno già selezionato la domiciliazione per l'adempimento dell'imposta che a chi opta ora per questa metodologia di pagamento.

In precedenza, l'agevolazione relativa all'imposta automobilistica era fissata al 10%, destinata ai proprietari di un veicolo che sceglievano la domiciliazione bancaria, ovvero l'addebito automatico dal conto corrente. L'agevolazione è ora stata incrementata al 15%, rappresentando così un incentivo ancor più interessante per accogliere questa modalità. L'applicazione dell'agevolazione è eseguita in modo automatico al momento dell'adempimento, eliminando la necessità di richiedere l'agevolazione o completare documenti aggiuntivi.

Volgendo lo sguardo altrove, i veicoli ibridi acquistati dai residenti in Liguria beneficiano di un'esenzione dall'imposta automobilistica per un periodo di tre anni. Siamo davanti a una riduzione rispetto al previo periodo di cinque anni originariamente pianificato. Ma non è da escludere che altre Regioni seguano l'esempio della Lombardia così come non è da escludere l'introduzione di ageovolazioni legate all'Isee.

Quando non si paga il bollo auto

L'agevolazione dell'esenzione del bollo auto coinvolge i detentori di veicoli storici ultratrentennali. Sono esentati dall'imposta i veicoli elettrici, quelli ibridi, le automobili che si avvalgono esclusivamente di propulsione a Gpl e metano, nonché i veicoli adattati per l'uso da parte di persone con disabilità, invalidi e portatori di handicap.

Ecco poi per i titolari di partita Iva la possibilità di dedurre l'ammontare speso per l'imposta, a condizione che il veicolo sia utilizzato nell'ambito delle attività lavorative. In parallelo, le auto con valore storico e di interesse collezionistico, iscritte in uno dei registri delle associazioni quali Asi, Fiat, Alfa Romeo, Lancia e FMI, sono esentate dal pagamento del bollo.

Per quanto riguarda le esenzioni, l'obbligo di pagamento dell'imposta è escluso nel caso di veicoli intestati a individui con disabilità o a coloro che hanno un soggetto disabile a carico dal punto di vista fiscale. Questa esenzione è applicabile in situazioni di gravi patologie quali sordomutismo, disabilità psichica con indennità di accompagnamento, disabilità motoria con adeguamento del veicolo, nonché disabilità fisica con considerevole limitazione della capacità di deambulazione.

Richieste di pagamento del bollo auto per anni passati

Per il calcolo del bollo auto 2023 occorre tenere in considerazione una serie di parametri, sebbene la variabile di maggiore rilevanza sia la potenza del veicolo, espressa sia in kilowatt (KW) che in cavalli vapore (CV). In funzione della grandezza, sono individuati coefficienti di moltiplicazione con l'arrotondamento all'unità superiore, senza considerare le cifre decimali. Ha incidenza anche la categoria ambientale, come specificata nel certificato di circolazione del veicolo, che varia da Euro 0 a Euro 6.

In questo contesto, l'esempio di Venezia evidenzia come siano in corso indagini riguardo ai mancati adempimenti nel pagamento del bollo auto. In particolare, il 16% dei residenti veneziani risulterebbe inadempiente per l'anno 2021. Si tratta dell'ipotesi avanzata dalla Regione che ha avviato la spedizione di comunicazioni di accertamento relative alla tassa di possesso degli auto. Gli aventi diritto destinatari delle notifiche ammontano a 97.665, cifra che rappresenta quasi un quinto del totale dei più di 590.000 veicoli immatricolati nella provincia.

Se la verifica confermasse l'assenza di discrepanze, la Regione potrebbe rientrare di un importo non riscosso superiore a 26 milioni di euro. In media, il valore dell'imposta non adempiuta si aggira intorno a 268 euro, ma questa somma può oscillare notevolmente in base alla potenza del veicolo interessato.