Nuovo blocco delle auto già dal 2024 a sorpresa (dopo gli altri divieti) da Ue. Ecco i modelli vietati e il motivo

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovo blocco delle auto già dal 2024 a s

C'è una nuova proposta dell'Unione europea destinata a far discutere e coinvolge in pieno un numero considerevole di auto. Ecco cosa sta succedendo.

Ancora una proposta dell'Unione europea destinata a far discutere. Nell'ambito delle ipotesi sullo smaltimento dei veicoli a fine vita, l'idea è di porre fine all'utilizzo del cromo esavalente nelle auto prodotte nell'Unione Europea a partire dal 2024.

Questo elemento, tradizionalmente impiegato dai progettisti automobilistici per enfatizzare dettagli estetici e proteggere componenti come paraurti e cofani dalla corrosione, è ora oggetto di restrizioni a causa delle emissioni nocive che si verificano durante il processo di cromatura, le quali sono state associate allo sviluppo di tumori polmonari. La Commissione europea ha ritenuto necessario vietare l'uso di questo materiale in conformità con le preoccupazioni legate alla salute pubblica e all'ambiente. Facciamo il punto della situazione:

  • Nuovo blocco delle auto già dal 2024, a che punto siamo
  • Altri divieti e obblighi dall'Unione europea

Nuovo blocco delle auto già dal 2024, a che punto siamo

Affrontare la problematica delle cromature, per cui sono coinvolti tutti i modelli realizzati con questa modalità, richiederà una revisione significativa nell'approccio progettuale dell'industria automobilistica, allo scopo di sostituire il cromo esavalente, a seguito delle preoccupazioni relative alle sue emissioni nocive associate al rischio di cancro. Sebbene siano state proposte soluzioni come l'uso di abbattitori di fumi chimici, questi a loro volta contengono sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche altrettanto dannose. L'industria automobilistica sta già considerando alternative al cromo esavalente.

L'abbandono delle cromature rappresenterà una sfida per i designer automobilistici, che dovranno identificare materiali e finiture estetiche sostenibili come sostituti adeguati. Alcune opzioni potrebbero includere l'utilizzo di materiali riciclati come l'Alcantara o finiture naturali come l'ardesia o il sughero. Case automobilistiche come Renault hanno già indicato la loro disponibilità ad adottare tali alternative. Gilles Vidal, capo progettista di Renault, ha menzionato l'adozione di finiture in ardesia e sughero, oltre all'utilizzo del 60% di Alcantara riciclata. Alcuni produttori stanno esplorando processi come la nichelatura, la zincatura e il rivestimento a spruzzatura termica.

Alcuni progettisti, come Gilles Vidal, hanno persino proposto l'utilizzo di materiali come il legno e l'ottone al posto delle cromature. Tesla, d'altro canto, ha già eliminato completamente l'uso di cromature. Si discute anche della possibilità di adottare il cromo trivalente, che è meno tossico ma presenta limitazioni nella capacità di conferire un alto grado di lucentezza e brillantezza agli oggetti rispetto al cromo esavalente.

Altri divieti e obblighi dall'Unione europea

Un'altra direttiva dell'Unione europea ha introdotto un nuovo sistema di scambio delle quote di emissione di CO2 che si estende oltre al settore dei trasporti su strada, coinvolgendo anche il riscaldamento domestico. Questa direttiva impone alle compagnie petrolifere di versare un contributo finanziario per le emissioni di CO2 generate durante il processo di produzione dei carburanti. Tale disposizione comporterà un aumento dei costi, che inevitabilmente si rifletterà sui prezzi finali della benzina e del gasolio.

L'entrata in vigore completa di questo sistema è prevista per il 2027, suscitando preoccupazioni, soprattutto tra gli automobilisti europei. Le istituzioni mirano a stabilire un tetto massimo di 45 euro per tonnellata per il prezzo delle quote di CO2. In termini pratici, si tradurrà in un aumento dei costi di 10 centesimi al litro per la benzina e 12 centesimi al litro per il gasolio.

Previsto che tutti i veicoli debbano essere equipaggiati con soluzioni antivirus come parte integrante della loro configurazione. Questa imposizione è finalizzata a garantire la sicurezza informatica dei veicoli e a proteggere i conducenti da potenziali minacce informatiche. La Commissione europea ha l'obiettivo di stabilire norme standardizzate per l'industria automobilistica al fine di prevenire e mitigare gli attacchi informatici diretti ai veicoli. Queste disposizioni saranno vincolanti per tutti i paesi membri dell'Unione europea e le case automobilistiche, senza possibilità di deroghe o personalizzazioni.

Le nuove direttive richiedono anche una revisione delle linee guida relative al controllo interno dei veicoli, con l'obiettivo di impedire l'introduzione di software dannosi nei sistemi informatici delle auto. In un certo senso, questa iniziativa ha ricevuto l'approvazione sia dalle industrie del software che dalle case automobilistiche, riconoscendo l'importanza della sicurezza informatica. Emerge, una preoccupazione legata alla sostenibilità economica derivante dalle modifiche imposte dai nuovi regolamenti adottati dalla Commissione europea, con il rischio concreto che questi costi si riversino infine sui consumatori.