Investire diversificando: i consigli degli esperti
Sarà un 2014 pieno di incertezze quello che attende i mercati finanziari, soprattutto europei. Secondo, infatti, La Repubblica, le preoccupazioni sono legate soprattutto all’area euro, che non naviga certo in buone acque. Nel nuovo anno, infatti, il Vecchio Continente dovrebbe uscire a fatica dalla recessione e, nonostante l’ulteriore taglio tassi definito qualche settimana fa dalla Bce, restano ancora forti squilibri all’interno dell’area, in Paesi come l’Italia che ancora non riescono a intraprendere un processo di ricrescita.
E allora, secondo gli esperti di Ubi Pramerica sgr, per investire e ottenere buoni rendimenti il segreto è diversificare. E particolare attenzione meritano gli emergenti. “La crescita prevista nell’area emergente continua ad essere positiva”: Emilio Franco, Cfa, responsabile degli investimenti Ubi Pramerica sgr incita ad essere ottimisti nei confronti di quei Paesi definiti emergenti, come Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Indonesia, che “nei prossimi due-tre anni si svilupperanno molto più rispetto ai Paesi già sviluppati”.
Basti pensare che per il 2014 gli economisti prevedono per i Paesi sviluppati una crescita tra l’1 e l’1,7%, mentre per l’area emergente, che riguarda stati che hanno un debito pubblico e un deficit decisamente inferiore rispetto a quello di Usa e Ue, siamo fra il 4 e il 5%.
Il consiglio degli esperti è, dunque, quello di mantenere in portafoglio obbligazioni e azioni dei Paesi emergenti, anche perché in grado di garantire rendimenti sempre migliori soprattutto nel medio-lungo periodo. La crescita di lungo periodo delle economie emergenti rimane uno dei principali elementi a sostegno dell'investimento di lungo periodo sia sulle azioni che sulle obbligazioni.