Al via calcolo dei nuovi tassi di interesse sui conti correnti: cosa potrebbe cambiare per i correntisti delle banche italiane
Quali sono i nuovi tassi di interessi su semplici conti correnti applicati che potrebbero essere una svolta storica tra le banche italiane? Il tasso di interesse è l'importo di denaro che si ottiene dai propri risparmi dopo determinati periodi di tempo. Si tratta cioè del rendimento che frutta ogni genere di investimento e che sembra sarà applicato anche sui conti correnti.
Gli interessi riconosciuti sui conti correnti sono contenuti, ma qualcosa potrebbe cambiare. Dal primo giugno la spagnola BBVA ha iniziato ad applicare tassi di interesse sui conti correnti, prevedendo un tasso di interesse del 2% e si tratta di una novità valida sia per i clienti già della banca e già titolari di un conto corrente e sia per i clienti nuovi che decidono di aprire un nuovo conto corrente.
Le condizioni si applicheranno anche ai nuovi clienti e fino al 31 gennaio 2025, ossia per un anno e mezzo. L’istituto ha deciso di remunerare i propri clienti che versano lo stipendio o depositano un importo pari o superiore a 800 euro con il 2% del saldo del Conto Corrente Online BBVA, mentre i clienti che effettuano acquisti almeno una volta al mese con la Carta di Debito BBVA riceveranno l’1%. Gli interessi che si maturano sul conto corrente vengono accreditati direttamente sul conto del cliente.
L’iniziativa della spagnola BBVA segue quanto già fatto dall’italiana Illimity, che, per prima, ha riconosciuto un tasso di interesse di rendimento del 2,5% sulla giacenza a vista, ma solo per il conto Premium che prevede il pagamento di un canone mensile di 7 euro, e dalla Banca d'Asti, che ha previsto il riconoscimento di tassi di interesse per i titolari dei suoi conti correnti ma a tempo limitato e a condizioni specifiche.
L'offerta di Bbva si rivolge, invece, a tutti i correntisti a prescindere da tipologia di conto aperto, costo del canone o altre condizioni vincolanti per cui l’auspicio è che tutte le banche italiane virino verso l’applicazione di tassi di interesse su tutti i conti correnti in modo da garantire a tutti i correntisti rendimenti che potrebbero rappresentare una vera e propria svolta.
Rispetto ai normali conti correnti, i tassi di interesse vengono sempre applicati invece ai conti deposito, prodotti finanziari finalizzati proprio ad ottenere un rendimento e che hanno sempre un tasso di interesse superiore a quello riconosciuto dal conto corrente.
A seconda della banca scelta, è possibile avere oggi tassi di interesse su conti depositi dallo 0,50% al 4%, che cambiano anche a seconda che si decida di investire in un conto deposito vincolato o non vincolato: il conto vincolato prevede, appunto, il vincolo della somma di denaro da investire per un determinato periodo temporale e offre generalmente un rendimento maggiore sul capitale depositato e se si decide di prendere prima della scadenza fissata il denaro investito è previsto il pagamento di una penale.
Con il conto deposito non vincolato, invece, è possibile prelevare il denaro versato in qualunque momento si voglia senza alcuna penale e si hanno comunque buoni rendimenti pur se leggermente ridotti rispetto a quelli fissati per i conti vincolati.
Stando a quanto previsto, infatti, i rendimenti aumentano se si vincolano i fondi per un periodo lungo e se il capitale investito è alto. Investire in conti deposito prevede diversi vantaggi, dai bassi rischi che si corrono a buoni rendimenti e più alti rispetto a quelli legati ai conti correnti; non è, inoltre, prevista spesa di apertura e chiusura del conto nella maggior parte dei casi e implica una buona tassazione.