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Usare il cellulare per controllare e fare operazioni sul proprio conto corrente è sicuro? I rischi possibili e come difendersi

di Marcello Tansini pubblicato il
Usare il cellulare

Gestire il conto corrente dal cellulare offre praticità e innovazione, ma espone a rischi come truffe digitali e violazioni dei dati.

La gestione delle operazioni bancarie tramite dispositivi mobili, come iPhone o smartphone Android, rappresenta ormai la normalità per milioni di utenti in Italia. Grazie alle tecnologie digitali, il controllo del conto corrente e l'esecuzione di pagamenti sono diventati pratici e accessibili in ogni momento e luogo. Tuttavia, se da un lato le app bancarie e i servizi di home banking offrono innegabili vantaggi in termini di comodità, dall'altro pongono interrogativi sulla sicurezza dei dati e delle transazioni effettuate. Gli utenti si trovano di fronte a minacce informatiche sempre più sofisticate.

L'home banking tramite cellulare: funzionalità e vantaggi

L'home banking tramite smartphone o tablet si declina in servizi che permettono l'accesso diretto e costante al proprio conto. Attraverso applicazioni dedicate e sistemi di autenticazione avanzati, l'utente può:

  • effettuare bonifici e pagamenti nazionali e internazionali
  • controllare il saldo e la lista movimenti in tempo reale
  • gestire carte di pagamento, ricariche e operazioni sugli strumenti finanziari
  • ricevere notifiche e avvisi di sicurezza su operazioni anomale
Tra i vantaggi principali spicca la piena autonomia gestionale, l'immediatezza nell'operatività e la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di necessità, anche fuori dagli orari di apertura delle filiali. Le banche hanno investito in sistemi di sicurezza informatica che comprendono l'autenticazione a due fattori e la cifratura dei dati. Inoltre, i costi delle operazioni via app sono spesso inferiori rispetto a quelli effettuati allo sportello, rendendo il banking digitale vantaggioso sul piano economico e operativo per una grande varietà di utenti.

Quanto è sicuro gestire il conto corrente dal cellulare? Dati, tecnologie e rischi attuali

La sicurezza nell'impiego di dispositivi mobili per la gestione del conto corrente si fonda su diversi livelli di protezione digitale e normativa. Secondo il Rapporto della Banca d'Italia, nel 2024 il tasso di frodi sui bonifici elettronici in Italia è estremamente basso: circa una su 100.000 operazioni. Per le carte i tentativi di frode sono leggermente superiori (10 su 100.000), ma si tratta comunque di una minoranza rispetto al volume totale.

Le banche applicano la Strong Customer Authentication (SCA), ovvero l'obbligo di autenticazione forte tramite almeno due elementi tra password, dispositivi personali (ad esempio, il cellulare) e dati biometrici. Inoltre, la cifratura delle comunicazioni e il monitoraggio costante delle transazioni riducono sensibilmente il rischio che dati sensibili possano essere intercettati e utilizzati da soggetti non autorizzati.

Tuttavia, sebbene le tecnologie di sicurezza abbiano raggiunto elevati standard, persistono rischi legati prevalentemente a errori umani, come l'uso improprio di credenziali o la mancata attenzione a messaggi sospetti. I bonifici, pur con tassi di frode minimi, implicano spesso importi medi più alti (in media 3.500 euro per singola operazione) e, in caso di attacco riuscito, il danno finanziario può essere rilevante. È quindi richiesto un elevato livello di consapevolezza nell'adozione di tutte le cautele suggerite dagli istituti bancari e dall'Autorità Garante.

Le principali truffe digitali: vishing, smishing e phishing

L'incremento dell'utilizzo di dispositivi mobili ha portato allo sviluppo di truffe digitali che sfruttano canali diversi ma convergono verso il furto di credenziali e dati bancari. Le principali tipologie sono:

  • Vishing: manipolazione tramite telefonata, con l'obiettivo di ottenere dati riservati simulando affidabilità.
  • Smishing: invio di SMS o messaggi di chat che inducono a fornire informazioni personali o a cliccare link infezioni.
  • Phishing: e-mail contraffatte che simulano comunicazioni ufficiali per sottrarre accessi al conto corrente.
Questi attacchi si basano sull'ingegneria sociale, ovvero sfruttano le emozioni della vittima (ansia, urgenza, fiducia) per aggirare le difese individuali. La possibilità di “clonare” numeri o mittenti rende ancora più insidiose tali tentate frodi. Conoscere i meccanismi e i segnali di allarme è la chiave per ridurre la vulnerabilità personale.

Vishing: truffe telefoniche e manipolazione psicologica

Il vishing agisce tramite chiamate in cui il malintenzionato si finge dipendente di banca o delle Forze dell'Ordine. Spesso viene utilizzato il caller ID spoofing, che fa apparire sul display numeri ufficiali, ingannando l'utente sulla reale identità del chiamante. L'interlocutore induce la vittima a fornire credenziali, password, o effettuare bonifici con la scusa di un'emergenza (ad es. bloccare una transazione fraudolenta). Il successo di questa truffa si basa sulla creazione di ansia e senso di urgenza, stimolando decisioni impulsive e poca verifica dei fatti.

Smishing: rischi dei messaggi SMS e chat

Nel smishing, la truffa arriva via SMS o app di messaggistica, con testi che sembrano ufficiali (spesso inseriti nella cronologia dei messaggi reali della banca). Il cliente trova messaggi che comunicano problemi imprevisti o richiedono la verifica urgente di dati. Cliccando sui link proposti si rischia di fornire direttamente credenziali a pagine contraffatte, o di installare malware nel proprio dispositivo, garantendo così accesso remoto al conto corrente ai truffatori.

Phishing: email contraffatte e furto di dati

Il phishing arriva tramite email apparentemente autentiche: grafiche curate, loghi della banca e urgenza nell'eseguire operazioni (ad es. verifica dati o risoluzione di blocchi temporanei al conto). L'utente, ingannato dalla somiglianza dei messaggi con le comunicazioni reali, può immettere credenziali o dati sensibili in moduli che inoltrano le informazioni ai truffatori. Anche semplici allegati o link possono attivare infezioni informatiche o reindirizzare a siti-fotocopia.

Come riconoscere e difendersi dalle truffe digitali

Per proteggersi dalle minacce online nel banking digitale è importante riconoscere gli schemi ricorrenti dei tentativi di truffa:

  • Richieste di dati personali o codici bancari via telefono, email o SMS: le banche non li chiedono mai tramite questi canali.
  • Messaggi o chiamate che comunicano urgenze, problemi tecnici o blocchi del conto.
  • Link sospetti o indirizzi email/messaggi che differiscono, anche solo leggermente, da quelli ufficiali dell'istituto di credito.
  • Numero del chiamante apparentemente ufficiale, ma incoerenze nelle procedure richieste.
Strategie difensive efficaci includono:
  • Controllare sempre la fonte delle comunicazioni, rivolgendosi direttamente ai contatti ufficiali dell'istituto
  • Non cliccare su link o allegati se non si è certi della loro genuinità
  • Attenzione a richieste di trasferimenti di denaro per motivi di sicurezza: nessuna banca incentiva operazioni d'emergenza via messaggistica
  • Mantenere sempre software, app e dispositivi aggiornati

Disconoscere operazioni fraudolente: rimborsi, limiti e obblighi dell'utente

L'utente di home banking gode di tutele legislative importanti in caso di operazioni non autorizzate o fraudolente. In base alle normative europee in vigore (Direttiva PSD2), se un pagamento viene addebitato senza il consenso del titolare, è possibile richiedere il rimborso presso la propria banca. La responsabilità dell'intermediario viene meno solo se può dimostrare una grave negligenza da parte del cliente (per esempio, custodia inidonea delle credenziali, o condivisione con terzi).

Statistiche recenti segnalano che, in caso di bonifici oggetto di manipolazione psicologica della vittima, la banca rimborsa solo nel 10% dei casi, mentre la percentuale sale al 60% per le carte dove predominano le frodi tecniche. È rilevante che la segnalazione di operazioni sospette debba avvenire immediatamente e comunque entro 13 mesi dalla data dell'addebito: rapidità nella comunicazione aumenta le possibilità di rimborso.

L'utente ha inoltre l'obbligo di custodire attentamente i propri dispositivi, PIN e password come previsto dalla legge e dai fogli informativi dei servizi bancari. La mancata diligenza può comportare la perdita del diritto al rimborso.

Consigli pratici per la sicurezza: comportamenti da adottare e strumenti di protezione

Adottare precise abitudini e strumenti è il modo più efficace per rafforzare la sicurezza nelle operazioni digitali:

  • Non condividere, per alcun motivo, password, PIN o codici di autenticazione con terzi
  • Non rispondere a richieste sospette di dati, neppure in situazioni di apparente urgenza
  • Evitare di cliccare su link ricevuti via email o sms, specialmente se portano a pagine che richiedono accesso o conferma delle credenziali
  • Verificare la sicurezza del proprio smartphone: attivare funzioni come la biometria, mantenere sistemi operativi e applicazioni aggiornati
  • Attivare notifiche push o sms su tutte le operazioni rilevanti, per essere immediatamente informati di movimenti anomali
  • Recarsi o contattare la banca attraverso canali ufficiali per ogni dubbio
  • Consultare periodicamente la sezione "Sicurezza" dell'area personale sul sito o nell'app della banca per aggiornarsi su nuovi tentativi di frode e consigli di protezione
La sicurezza nell'utilizzo del cellulare per la gestione del conto corrente dipende dalle protezioni offerte dall'istituto e, in modo imprescindibile, dalla responsabilità individuale nel seguire le indicazioni fornite dai servizi bancari e dagli enti regolatori.
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