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Conviene aprire un conto corrente con Banca Intesa, Unicredit o meglio BCC locali e piccole banche? I pro e contro a confronto

di Marcello Tansini pubblicato il
Conto corrente con Banca Intesa

Scegliere tra grandi banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit o affidarsi a BCC e istituti locali significa confrontare solidit, sicurezza, costi e servizi. Vantaggi, svantaggi e criteri decisivi per ogni profilo.

Nell'attuale panorama finanziario italiano, la valutazione della convenienza nell'aprire un conto corrente ha acquisito una complessità crescente. Non esiste una soluzione che possa soddisfare universalmente ogni esigenza: la scelta tra una realtà come Intesa Sanpaolo, Unicredit o una Banca di Credito Cooperativo (BCC) deve essere ponderata considerando molteplici fattori specifici, dalla disponibilità di servizi digitali alla solidità istituzionale.

Diversi segmenti della popolazione — famiglie, giovani, piccole imprese — manifestano bisogni eterogenei che incidono sulla selezione tra grandi gruppi bancari e istituti locali. In queste circostanze, risulta centrale comprendere le peculiarità degli diversi attori e soppesare vantaggi, svantaggi e garanzie offerti da ciascun modello, sempre in relazione al profilo di rischio e alle prospettive di impiego del conto.

I tipi di banca in Italia: caratteristiche di Intesa Sanpaolo, Unicredit, BCC e piccole banche locali

Il sistema bancario italiano si articola in diverse tipologie di istituti, ciascuno con specifiche caratteristiche operative e di servizio. Tra i principali attori, spiccano:

  • Intesa Sanpaolo: È il maggiore gruppo bancario italiano per capitalizzazione e numero di sportelli. Integra una rete capillare con la spinta verso l'innovazione digitale, offrendo servizi multicanale e una gamma avanzata di prodotti per privati e imprese. Si distingue per attenzione alla sicurezza, solidità patrimoniale e presenza internazionale.
  • Unicredit: Altro colosso nazionale, è noto per il network di filiali ampio e la capacità di rispondere a esigenze diversificate, che vanno dai servizi ai privati a soluzioni complesse per il corporate e l'internazionalizzazione. Forte orientamento alla digitalizzazione e ampia gamma di conti dedicati a differenti segmenti.
  • Banche di Credito Cooperativo (BCC): Questi istituti sono caratterizzati da una proprietà diffusa e da un forte radicamento territoriale. La mission prevalente è la valorizzazione del tessuto locale. Offrono servizi su misura per le comunità, con attenzione particolare alle esigenze di famiglie e microimprese.
  • Piccole banche locali: Queste realtà, spesso società cooperative o popolari, operano in aree circoscritte. Puntano su un servizio personalizzato, relazioni dirette con i clienti e prodotti pensati per rispondere a particolari richieste locali.
Il sistema include inoltre banche internazionali con attività sul territorio nazionale e neobanche digitali, ma la distinzione tra grandi banche e istituti locali resta centrale nella valutazione della convenienza complessiva per chi desidera aprire un conto corrente adattato alle proprie esigenze.

Criteri di valutazione: sicurezza, solidità finanziaria e tutela dei risparmi

La sicurezza e la solidità sono elementi cardine nell'analisi di qualsiasi istituto bancario. In particolare, gli indici di patrimonializzazione come il CET1 ratio rappresentano una bussola per determinare capacità di resilienza e affidabilità di una banca. Un CET1 ratio elevato indica una più solida copertura dei rischi. La presenza di organismi di controllo – Banca d'Italia e BCE – garantisce vigilanza costante sui principali gruppi.

  • Tutela dei risparmi: In Italia, la protezione dei depositanti è sancita dall'adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che copre i depositi fino a 100.000 euro per ciascun cliente in caso di default dell'istituto. Le BCC aderiscono a un fondo dedicato (Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo).
  • Rating finanziari: Le valutazioni espresse dalle principali agenzie di rating costituiscono un ulteriore parametro per misurare la robustezza della banca e il suo rischio di credito.
  • Trasparenza: La chiarezza dei contratti e la facilità di accesso alle comunicazioni bancarie riduce il rischio di fraintendimenti in materia di costi e condizioni.
  • Punti di accesso e canali digitali: L'ampiezza della rete di sportelli, associata o meno a un'offerta digitale efficiente, può incidere sulla rapidità e l'efficacia nelle operazioni, soprattutto in caso di necessità urgenti.
Per chi ricerca affidabilità a lungo termine, il monitoraggio dei criteri di solidità e la verifica dell'effettiva adesione ai sistemi di garanzia costituiscono passaggi essenziali per una valutazione robusta della convenienza.

Costi e funzionalità dei conti correnti: confronto tra servizi, commissioni e canoni

Le banche italiane propongono una vasta gamma di conti correnti, differenziati per costi, strumenti inclusi e livelli di servizio. La comparazione fra grandi gruppi come Intesa Sanpaolo o Unicredit, banche cooperative e istituti minori implica il bilanciamento tra convenienza economica e completezza dei funzionalità. Il quadro è il seguente:

Tipologia banca

Canoni medi

Operazioni gratuite

Carte incluse

Servizi aggiuntivi

Intesa Sanpaolo

6-19,5 € mensili

Variabili per piano

Debito/credito (a consumo/uso)

Internet banking, home banking, app, mutui, assicurazioni

Unicredit

4-16 € mensili

Dal 50 operazioni trimestre

Debito internazionale

Digitale evoluto, prestiti, consulenza finanziaria

BCC

4-10 € mensili

Personalizzate

Debito (talvolta gratuita)

Forte personalizzazione, focus su clientela locale

Piccole banche locali

3-8 € mensili

Limitate

Debito/occasionale credito

Servizi base, canali essenziali

La valutazione finale si basa sull'incrocio tra le proprie abitudini operative – frequenza delle operazioni, uso di carte, necessità di accesso a credito – e la struttura dei costi proposta dall'istituto selezionato. In pratica:

  • Servizi digitali: Le banche di grandi dimensioni offrono app avanzate, chatbot e servizi online completi. Le soluzioni locali privilegiano la relazione umana, con un'offerta tecnologica meno ampia.
  • Commissioni: Costi per assegni, bonifici, prelievi e strumenti di pagamento variano anche all'interno delle singole banche, spesso in base al volume delle operazioni o alla scelta di servizi aggiuntivi.
  • Funzionalità extra: Spesso le grandi banche includono promozioni su mutui, soluzioni di investimento, assicurazioni. Le BCC si focalizzano su servizi vicini al territorio, come microcredito e prodotti agevolati.

Pro e contro delle grandi banche: Intesa, Unicredit e banche commerciali nazionali

La scelta di affidarsi a una banca di ampia scala comporta diversi vantaggi:
  • Capillarità della rete: Numerose filiali e sportelli bancomat, sia in Italia sia all'estero, garantiscono accessibilità e gestione agevole del denaro anche in mobilità.
  • Innovazione nei servizi: L'investimento nella digitalizzazione consente di usufruire di piattaforme avanzate, app dedicate e assistenza anche virtuale.
  • Ampiezza dell'offerta finanziaria: Oltre ai conti correnti, i grandi istituti forniscono accesso a prodotti finanziari sofisticati, consulenze specialistiche e condizioni agevolate su finanziamenti.
  • Maggior controllo e trasparenza: Le principali banche sono soggette a vigilanza stringente e devono assicurare trasparenza nei rapporti con la clientela.
Tuttavia, non mancano alcuni limiti:
  • Costi tendenzialmente elevati: I canoni possono risultare più alti rispetto a banche locali o digitali, specialmente per conti dotati di numerosi servizi.
  • Approccio meno personalizzato: Il numero elevato di clienti e la standardizzazione dei processi spesso penalizzano la relazione individuale.
  • Tempi di risposta: Nei momenti di maggiore richiesta, per esempio per assistenza, può riscontrarsi una minore reattività a livello locale rispetto alla filiale territoriale di una banca cooperativa.
La valutazione della convenienza aprire un conto corrente presso un grande gruppo va dunque rapportata all'importanza che si attribuisce a reperibilità, varietà di servizi, solidità e innovazione tecnologica, rispetto al costo potenzialmente maggiore e alla minore possibilità di personalizzazione.

Pro e contro delle BCC e delle banche locali: vantaggi territoriali e limiti strutturali

Le Banche di Credito Cooperativo e gli istituti locali presentano caratteri distintivi che risultano particolarmente attrattivi per un certo profilo di clientela:

  • Prossimità e conoscenza del territorio: La profonda radicazione nelle comunità di riferimento permette una maggiore sensibilità verso le necessità dei residenti, con vantaggi in termini di flessibilità e ascolto.
  • Costi competitivi: Alcune BCC e piccoli istituti, grazie alla riduzione dei costi strutturali, possono praticare canoni più contenuti e condizioni personalizzate, specie per giovani e famiglie.
  • Relazione personale: Il rapporto con il personale della filiale può risultare più diretto e fidato, con maggiore attenzione alle esigenze anche fuori dagli standard di mercato.
Sono tuttavia da segnalare alcuni aspetti critici:
  • Limitata offerta digitale: Spesso la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica sono meno avanzate, con una minore varietà di soluzioni rispetto ai colossi bancari.
  • Scarsa copertura extra-territoriale: Fuori dalla zona di competenza, la reperibilità di filiali e ATM si riduce considerevolmente, rendendo alcune operazioni più complesse.
  • Solidità patrimoniale variabile: Gli istituti locali possono presentare un CET1 ratio e parametri di solidità meno elevati rispetto ai grandi gruppi, anche se protetti dai fondi di garanzia dedicati.
La convenienza nell'aprire un conto presso queste realtà emerge soprattutto per chi privilegia la relazione personale, utilizza servizi essenziali e opera prevalentemente a livello locale.

La sicurezza bancaria si fonda su parametri oggettivi come il CET1 ratio, che esprime la solidità patrimoniale dell'istituto. A dicembre 2024, dati di BCE e Banca d'Italia attestano valori di CET1 tra il 13% e il 15% per i principali attori nazionali come Intesa Sanpaolo e Unicredit, cui si aggiungono BCC con parametri inferiori ma supportati da fondi di garanzia settoriali.

  • Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: Garantisce fino a 100.000 euro per depositante per le banche commerciali aderenti-
  • Fondo di Garanzia Credito Cooperativo: Copertura analoga alle BC.
Le garanzie sono effettive sul piano normativo ma, in caso di crisi sistemiche, possono dimostrarsi parziali. Il frequentissimo monitoraggio da parte degli organi di vigilanza tutela gli interessi dei piccoli e medi risparmiatori, rafforzando la fiducia nell'affidabilità istituzionale della maggior parte della banche operanti in Italia.
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