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Cosa prevede il concordato preventivo biennale con l’Agenzia dell’Entrate, chi può aderirvi e come funziona: i vantaggi possibili
Rivedere le regole dell’attuale sistema tributario, modificare il rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuenti per renderlo più trasparente e capace di dialogare offrendo ai contribuenti, debitori, diverse soluzioni e non ponendo lo Stato come ‘nemico’: sono questi alcuni degli obiettivi che il governo Meloni si propone di raggiungere con la definizione della nuova riforma del fisco. Diverse le novità previste, molto interessanti soprattutto per chi è in debito con lo Stato.
E, stando a quanto riportano le ultime notizie, sarebbero ben oltre 1 milione le partite ive pronte ad avere i vantaggi del concordato biennale con Agenzia Entrate. Vediamo di seguito cosa prevede e come funziona il concordato biennale e chi può aderirvi.
Si tratta di un accordo preventivo sulle tasse che il contribuente si impegna a pagare nei due anni successivi e che emergono dall’incrocio di infiniti dati in possesso del Fisco, tra fatturazione elettronica, liquidazioni periodiche Iva, pagelle fiscali (Isa), ecc, meccanismi che permettono all’amministrazione finanziaria di avere ben chiara la situazione delle piccole e medie imprese e di chi ha la partita Iva.
In sostanza, si tratta di un accordo tra il Fisco e il contribuente che prevede la definizione per due anni della base imponibile su cui pagare le tasse, per cui lo stesso contribuente è in grado di sapere quante tasse dovrà versare nei prossimi due anni.
La misura del concordato preventivo biennale non varrà per tutti i contribuenti ma solo per i titolari di reddito di impresa e per lavoratori autonomi o professionisti con Partita Iva e con un fatturato non particolarmente consistente.
Stando a quanto emerge da recenti dati, ben il 44,6% dei contribuenti con Partita Iva, pari a circa 1,2 milioni, avrebbe la possibilità di raggiungere accordo con il Fisco previsto dal concordato preventivo biennale.
Diversi sono i vantaggi dell’adesione a tale misura: essendo il concordato preventivo biennale inteso come uno strumento mirato a migliorare i rapporti tra Fisco e contribuente e abbassare il tasso di evasione fiscale, il contribuente che vi aderisce può pagare le tasse usufruendo di uno sconto fiscale.
Per chi aderisce ad un concordato preventivo biennale, inoltre, ci sarebbero meno controlli e, infine, il concordato preventivo biennale favorisce l’adempimento spontaneo del contribuente, per cui contribuisce a ridurre i casi di mancate dichiarazioni, favorendo, allo stesso tempo, un comportamento virtuoso del contribuente.